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  12/04/2007 - ARIA DI RINNOVO A TORINO


Cobolli Gigli:"Siamo vicini all'accordo con Trezeguet"

Presidente Cobolli Gigli, che day-after è stato quello di Juve-Napoli?
«Ottimo, per tanti motivi».

A partire dalla classifica: nove punti di vantaggio sulla terza.
«Vero, ma non è solo una questione di punti. Dopo giornate difficili, e dopo tutto quello che è successo nei mesi scorsi, ci siamo goduti una bellissima partita di calcio ed una vittoria importantissima».

Non ha tremato alla fine con quei due pali colpiti da Domizzi e Sosa?
«Sì, un po': come ha detto Deschamps, era una gara che rischiavamo di poter pareggiare. E allora i tre punti pesano ancora di più».

Sente già il profumo di serie A?
«Diciamo che contro il Napoli abbiamo visto una partita da serie A, con un grande palcoscenico, un grande tifo ed uno stadio splendido. All'interno è andato tutto bene».

Un po' meno fuori e nel settore ospiti, però.
«Vero, ma i tifosi devono capire che l'agonismo in campo va bene, ma non c'entra nulla con l'aggressività sugli spalti».

Non ha temuto che la Juventus, con la nuova legge, potesse subire una squalifica del campo?
«No, ma vorrei ribadire il concetto: i tifosi devono comprendere per primi che bisogna abbandonare la violenza e che questa deve essere sempre condannata».

Alla fine è arrivata una multa da 4.000 euro e una al Napoli da 15.000. Rabbuiato?
«Ma no, io ripenso al tifo che la nostra gente ha fatto dentro lo stadio e dico che sono molto soddisfatto. Ci hanno sostenuto con calore e passione, aiutandoci a vincere una partita decisiva. Non vorrei che qualcuno cominciasse a sminuire il successo: abbiamo battuto una squadra di valore».

Cosa le è piaciuto di più?
«La dimostrazione di forte volontà che tutti i giocatori hanno mostrato in campo».

Allude a Zebina e Camoranesi?
«Loro sono due giocatori che stanno facendo bene quello che devono fare bene. Zebina è in crescendo, mentre Camoranesi sta mantenendo il suo elevato rendimento».

I tifosi li chiamavano "mercenari".
«Ho apprezzato che nessuno li abbia più fischiati, ma se devo essere sincero, non ho mai capito i fischi dei tifosi nei loro confronti».

Juve-Napoli è stato l'antipasto del grande palcoscenico che volete offrire ai vostri campioni per trattenerli?
«Direi di sì. Sono partite che creano stimoli automatici e speriamo di viverne ancora tante così il prossimo anno».

Un messaggio da girare immediatamente a Trezeguet e Buffon?
«Anche».

L'attaccante francese e Secco continuano nel loro botta e risposta, a che punto è la trattativa?
«Trezeguet e il nostro direttore sportivo sono in una simpatica fase negoziale. Quelle battute si fanno quando si è vicini all'accordo».

Sembra quasi una svolta.
«Lui è sempre stato, è e spero sarà un elemento fondamentale della nostra squadra. Trezeguet cerca di fare i suoi interessi per il futuro, ma penso che sia possibile trovare un accordo con il giocatore».

Anche con Buffon siete in una «simpatica fase negoziale»?
«Qui è un po' più diverso (sorride, ndr). Con Buffon è meno negoziale e più rigidamente contrattuale. I contratti ci sono per tutti, ma allo stesso tempo esiste una grande amicizia e stima nei suoi confronti».

Lei ha affermato che «Gigi resta soltanto se è convinto». E' cambiato qualcosa?
«Forse ora è più convinto».

La permanenza di Buffon passa anche attraverso il rafforzamento della Juve. Come vi state muovendo?
«Abbiamo già fatto acquisti importanti, ma stiamo pensando ad un centrale per la difesa, guardiamo con attenzione al centrocampo e poi, in base agli accordi con Trezeguet, ci porremo il problema di come rinforzare l'attacco».

A giugno dovete decidere se riscattare la comproprietà di Bojinov con la Fiorentina o lasciarlo libero. Avete già deciso cosa fare?
«Direi di no, anche se si tratta di un giovane di valore».

Forse le priorità di mercato sono altre.
«Non la metterei così, non vorrei che poi voi titolaste “Bojinov non ci interessa”».

fonte: la stampa