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  15/04/2007 - SERIE A:VITTORIA PER ENTRAMBE


Milan e Roma sul velluto

MESSINA-MILAN 1-3 (0-2)
MARCATORI: Kakà (Mi) al 14', Favalli (Mi) al 30' p.t.; Ronaldo (Mi) al 41', Masiello (Me) al 48' s.t.
MESSINA(4-5-1): Paoletti; Lavecchia, Zanchi, Iuliano, Giallombardo; Alvarez, Pestrin (28' s.t. Cordova), D'Aversa, De Vezze (12' s.t. Floccari), Masiello; Riganò. (Cesaretti, Rea, Parisi, Morello, Bakayoko). All. Giordano.
MILAN (4-3-1-2): Dida; Cafu, Bonera, Kaladze, Favalli (45' s.t. Jankulovski); Gattuso, Pirlo (42' s.t. Ambrosini), Gourcuff; Kakà; Gilardino (32' s.t. Serginho), Ronaldo. (Kalac, Nesta, Oddo, Oliveira). All. Ancelotti.
ARBITRO: Rosetti di Torino

MESSINA - Il Milan sta giocando il suo miglior calcio nel momento cruciale della stagione. L'onda lunga dell'impresa di Champions a Monaco di Baviera travolge il Messina. I rossoneri vincono 3-1 con gol di Kakà e Favalli nel primo tempo, di Ronaldo nella ripresa, e sfiorano la goleada, scongiurata solo da un ottimo Paoletti, rischiando quasi nulla (Masiello ha segnato al 3' di recupero). Per la prima volta in stagione, in attesa del posticipo Inter-Palermo, i rossoneri, quarti in classifica, sarebbero qualificati per la prossima Champions League, seppur partendo dai preliminari. La squadra di Ancelotti, che pure aveva concesso un turno di riposo ai vari Seedorf, Maldini e Inzaghi, ha chiuso la gara già nella prima mezz'ora, contro una formazione affamata di punti in chiave salvezza. E così ha potuto giocare la ripresa con il freno a mano tirato, centellinando le energie. Per il Messina prestazione deludente, contestata dai tifosi.
EFFETTO MONACO - Il Messina parte forte. Pestrin ci prova di destro e di sinistro, senza fortuna. Masiello scalda Dida con il suo mancino: la conclusione angolata è deviata in angolo dal portiere brasiliano dei rossoneri. Ma il Milan alla prima incursione va subito in vantaggio. Kakà, a tratti irresistibile, "spara" un destro potente da fuori area, forse sfiorato di testa da Kaladze: Paoletti è battuto. La partita del Messina finisce qui. I siciliani spariscono dal campo, sgonfiandosi come un palloncino. Il Milan cavalca l'onda lunga di Monaco di Baviera: è in fiducia, macina gioco e crea occasioni una dietro l'altra. Kakà sfiora per due volte il raddoppio: ottimo Paoletti in entrambe le circostanze. Poi arriva il 2-0: sinistro vincente di Favalli che sfrutta un suggerimento intelligente in profondità di Gourcuff. Per il terzino sinistro ex Lazio è il secondo gol consecutivo dopo quello di Empoli, e pensare che il centro precedente risaliva al maggio 2003. Il Milan esonda e sfiora la goleada: Cafu e Kakà vanno vicini al terzo gol, Gilardino se ne divora uno da due passi calciando su Paoletti, ancora strepitoso. Al riposo è 2-0 Milan.
RONALDO GOL - Nella ripresa il Milan continua a fare la partita. Il Messina al massimo riesce a ripartire in contropiede, con qualche volata del guizzante Alvarez. Ma Riganò in avanti è solo come un eremita: i palloni scarseggiano ed è sempre raddoppiato. Allora Giordano inserisce, dopo 10', un'altra punta. Dentro Floccari al posto di D'Aversa. Cambia poco. Il Milan sfiora ancora la rete con Kakà e Gilardino (troppo impreciso sottoporta), il terzo gol lo trova il solito Ronaldo con un bel destro dalla grande distanza. Nel recupero segna Masiello. Ma al Milan va bene così: è la terza vittoria in otto giorni dopo quelle con Empoli e Bayern.

ROMA-SAMPDORIA 4-0 (1-0)
MARCATORI: Totti al 21' p.t.; Totti al 21', Ferrari al 26', Panucci al 42' s.t.
ROMA (4-2-3-1): Doni; Panucci, Ferrari, Mexes, Chivu; De Rossi, Pizarro (Vucinic dal 40' s.t.); Mancini, Perrotta (Faty dal 38' s.t.), Tavano (Wilhelmsson dal 14' s.t.); Totti. (Curci, R. Defendi, Rosi, Okaka). All. Spalletti.
SAMPDORIA (4-1-4-1): Berti; Maggio, Falcone, Accardi, C. Zenoni (Pieri dal 28' s.t.); Volpi; Palombo, Delvecchio (Ziegler dal 23' s.t.), Parola, Franceschini (Bazzani dal 1' s.t.); Quagliarella. (Castellazzi, Sala, Koman, Romeo). All. Novellino.
ARBITRO: Morganti di Ascoli Piceno.

ROMA - Ci voleva una vittoria sulla Sampdoria, magari larga e confortante, per aiutare la Roma a superare l'eliminazione choc in Champions League. Così è stato, missione compiuta per i giallorossi: la 32ª giornata di campionato porta in regalo un 4-0, doppietta di un Totti più che mai determinato e reti di Ferrari e Panucci.
ROTTO IL GHIACCIO - La Sampdoria non avrebbe potuto trovare una giornata peggiore per affrontare la Roma: il reale valore dei giallorossi non è certo quello visto all'Old Trafford e la squadra di Spalletti lo dimostra fin da subito, aggredendo i malcapitati avversari con la foga di chi ha qualcosa da farsi perdonare. I tifosi romanisti apprezzano e applaudono la determinazione di Totti e compagni, desiderosi di riscatto. La Samp non inizia male la gara e sa rendersi pericolosa con qualche spunto di Quagliarella (unica punta nella formazione titolare scelta da Novellino) e con un paio di ottime conclusioni dalla distanza di Parola. Ma il conto delle occasioni, nei primi 45', fa registrare un netto predominio giallorosso. La Roma tira spesso e volentieri dalla distanza, soprattutto con il suo capitano. E proprio Totti, al 21', indovina il destro giusto per soprendere Berti. Perrotta, che insieme a Mancini e Tavano compone il trio di mezze punte dietro Totti, non è preciso nelle situazioni in cui può liberare il tiro. Così, incamerato il vantaggio, la chance più propizia per il raddoppio giallorosso capita sul sinistro di Chivu, il cui diagonale sbatte sul palo interno poco prima dell'intervallo.
CAVALCATA - Dagli spogliatoi esce una Sampdoria trasformata, anche perché Novellino opera il cambio giusto: fuori Franceschini e dentro Bazzani, con Quagliarella dirottato sulla fascia sinistra. Quagliarella manca subito la chance del pareggio, Spalletti si accorge che la Roma soffre il 4-1-4-1 dei blucerchiati e cambia assetto, inserendo Wilhelmsson al posto di un opaco Tavano. Più che la mossa del tecnico toscano, però, la Roma trae giovamento dal gol del raddoppio, che arriva al 21' della ripresa. E' ancora Totti ad andare in rete (20° gol in campionato, è sempre più capocannoniere), ben servito da un lancio di Mancini. Il numero 10 giallorosso corona la sua splendida domenica con l'assist per Ferrari, che di testa fa 3-0. E prima della fine c'è gloria per un altro difensore, Panucci, che devia in rete una punizione per il 4-0. L'Old Trafford e gli incubi di Champions sono ormai alle spalle. Il secondo posto in serie A è sempre più vicino, ora il primo obiettivo per i giallorossi sarà evitare di assistere alla festa scudetto dell'Inter già mercoledì sera, dopo lo scontro diretto a San Siro.

DA: GAZZETTA.IT