Ci sarebbero altri 10 tesserati coinvolti


L’ inchiesta è finita, l’inchiesta va avanti. Sembra un’incongruenza, ma i magistrati
napoletani Giuseppe Narducci e Filippo Beatrice non fermano il loro lavoro. Mercoledì hanno consegnato il nuovo materiale ai legali per le ultime fasi di Moggiopoli, ma il lavoro di identificazione degli utilizzatori delle dieci schede ancora
senza un «proprietario» prosegue. Tra l’altro sarebbe imminente l’assegnazione della titolarità di almeno una delle schede ancora «segrete», quella di una utenza slovena. Ieri, infatti, i magistrati avrebbero dato delega ai carabinieri di acquisire i tabulati e fare una «tracciatura» di conferma per avere l’assoluta certezza del nominativo.

PASSI AVANTI
Una manifesta soddisfazione si respira nei corridoi della Procura, per la possibilità che pian piano si arrivi a tracciare la rete completa di persone legate da un vincolo così stretto da avere a disposizione un proprio sistema telefonico. La consegna delle schede come iniziazione a un «gruppo ristretto di amici» è questo il senso che gli inquirenti danno alla vicenda e quanto maggiore sarà il numero degli identificati,
maggiore sarà la possibilità di arrivare in fretta alla vera conclusione della vicenda.

IL PROFILO
Non ci sono anticipazioni sul nome del titolare della scheda della Slovenia Mobitel Mobile, ma sicuramente si tratta di un tesserato che aveva molti contatti con Moggi, perché l’utenza è stata rilevata proprio grazie a delle chiamate a una delle cinque schede svizzere in uso all’ex direttore generale della Juventus.