Doppio Ronaldo stende il Cagliari
I rossoneri battono 3-1 il Cagliari con una doppietta del brasiliano e una punizione magica di Pirlo. Sul 2-0 Suazo accorcia su rigore. Kaladze espulso nella ripresa per doppia ammonizione
Il Milan ottiene la quarta vittoria consecutiva con vista Manchester. Batte 3-1 il Cagliari e consolida il quarto posto in classifica. Ronaldo regala una nuova doppietta dopo quella di Siena, Suazo spaventa su rigore, ma Pirlo con una punizione perfetta chiude il discorso.
TURNOVER ROSSONERO Con l'Old Trafford che incombe, meglio fareriposare Kakà. E per non farsi tentare, Carlo Ancelotti lo spedisce tra i vip sul primo anello. Tocca così a Clarence Seedorf indossare i panni del brasiliano nel 4-3-1-2, in cui l'olandese gioca alle spalle di Ronaldo e Oliveira. Il turnover è forzato. Nesta, Maldini, Oddo, Jankulovski, Pirlo, Ambrosini e Gilardino si dividono tra panchina e tribuna. Giampaolo sfodera un 4-4-1-1, puntando sulla velocità di Suazo e Capone. Il Milan deve avere ricevuto ordini ben precisi, perché, imperativo, tende a risparmiare i garretti, badando al sodo senza perdersi in inutili discorsi. Prevedibile, infatti, è la compattezza del centrocampo sardo, bravo a supportare la difesa, il cui compito è di non concedere spazi a rossoneri.
EFFETTO RONALDO Seedorf è in serata di grazia. Quando parte palla al piede è un ciclone. E' sufficiente al 14' il lancio sulla destra per Cafu che vince di forza un contrasto e lancia per Ronaldo il cui tap in vincente è inevitabile. Il gol cambia la fisionomia della gara. Il Cagliari spinge, sfruttando soprattutto la fascia destra dove si sovrappongono Marchini e Capone, mentre il Milan sfrutta il contropiede, senza mai alzare il ritmo, concedendosi però qualche distrazione in difesa, soprattutto quando Suazo innesta la quarta e punta Kalac. La chiave del gioco rossonero è a centrocampo. Gattuso (su tutti), Brocchi e Gourcuff coprono bene, impedendo a Conti e Budel, le due menti della linea mediana di Giampaolo, di lanciare l'azione. Manovre strategiche che non lasciano campo ai sardi, forse troppo bassi per impensierire i rossoneri.
PARABOLA PIRLO E' un po' il leit-motiv della ripresa, anche se il Milan pressa molto alto, lasciando talvolta l'iniziativa agli ospiti che si concentrano sulle capacità di Suazo, strepitoso nell'uno contro uno. L'honduregno quando parte è una saetta imprendibile e Simic deve fare i salti mortali per placare la sua forza. Soprattutto in un caso, quando con un'entrata poco ortodossa in area del croato, fa gridare al rigore. I cambi di Ancelotti e Giampaolo regalano più emozioni alla partita. Ambrosini e Pirlo rilevano Gattuso e Seedorf, mentre Langella sostituisce D'Agostino. Proprio Pirlo lancia Cafu, abile a servire Ronaldo che infila il 2-0 nell'unico modo possibile: spingendo in rete di petto, ma dopo una papera di Chimenti. Ma il Cagliari non molla e grazie a Capone conquista un giusto rigore che Suazo trasforma. Giampaolo ci crede e toglie Marchini per Pepe, ma dopo lo splendido diagonale di Oliveira deviato da Chimenti, Pirlo gli rovina la festa trasformando una punizione come solo lui sa fare. C'è il tempo per assistere all'espulsione di Kaladze (doppia ammonizione), probabilmente una delle poche note dolenti della serata rossonera, e all'ingresso di Jankulovski e di Semedo. Il 3-1 finale, ottenuto con carattere, consegna un Milan in salute, pronto per Manchester. E un Suazo che meriterebbe il salto nel grande calcio.
Gaetano De Stefano
Gazzetta.it
|