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  26/04/2007 - SERIE A: DOMENICA IL DERBY DELLA CAPITALE


Rossi:"Serve una Lazio perfetta"

FORMELLO - Mister Delio Rossi, che Lazio si aspetta per il derby?
«Voglio rivedere lo stesso spirito della gara di an­data, perché con quello spirito siamo arrivati dove siamo. A dicembre abbiamo fatto la partita perfet­ta e siamo riusciti in un’impresa eccezionale: dob­biamo ripetere una partita perfetta, perché la Ro­ma è più forte di noi».

La vittoria dell’andata pone la Lazio in una con­dizione diversa?

«No, perché le situazioni sono le stesse: la Roma era ed è davanti a noi, era ed è la favorita».

Mancherà però l’effetto-sorpresa: all’andata la Lazio cominciava ad assumere un’identità che og­gi è invece molto chiara.

«Io credo che anche all’andata la Roma si aspettasse una Lazio ad alto livello. Quella partita ha fatto piuttosto prendere consapevolez­za a noi, dei nostri mezzi».

Per fare la “gara perfetta”, serve anche una condizione fisica ec­cellente.

«Noi siamo una squadra sia fisica sia tecnica, e dobbiamo ripetere la partita sotto entrambi gli aspet­ti. E poi serve cuore caldo e testa fredda, l’aspetto mentale ha inci­denza: chi ha gli attributi, li tira fuori».

Ma come sta fisicamente la La­zio?

«Il metro di valutazione lo dà la partita, e con la Fiorentina la squadra è apparsa più in palla rispetto alle gare precedenti. La nostra con­dizione è accettabile».

In termini di serenità, quanto le ha dato il 3-0 del­l’andata?

«A me ha dato tre punti. Quello in cui credevo, è ri­masto. Ma ha dato consapevolezza ai giocatori, e considerazione per questa squadra. E’ cambiato qualcosa non in noi, ma nei nostri confronti».

Il bis sarebbe il suggello a una stagione eccellente?
«Il bis sarebbe regalare una grande gioia ai nostri tifosi, e un avvicinarsi a un traguardo storico».
Ecco, quanti punti mancano per la Champions?
«Non lo so. Non faccio questi ragionamenti: vado avanti alla giornata. E la prossima è un incontro di un minicampionato che ci ha visto vincenti all’an­data ».

Che cosa non le è piaciuto della gara del 10 di­cembre?

«Ciò che è successo dopo. Qualcuno non ha detto la verità, ha dato giudizi su situazioni che non aveva vissuto e che sono state riportate evidentemente in maniera distorta».

Ha varato l’identica settimana, ritmi e riti, del­l’andata, lei che parla in conferenza il martedì e non il sabato...

«No, non è così... E’ che del derby si parla da sei me­si prima, poi quattro mesi tra andata e ritorno, e sei mesi dopo. Si diranno tante di quelle cose che è su­perfluo che parli io ulteriormente. Meglio che par­lino i giocatori».

Un’altra scommessa dopo il tuffo nel Fontanone dell’andata?

«L’ho detto: nella mia razionalità, sono irrazionale. Faccio quello che mi dice la testa: allora mi ha detto una cosa e l’ho fatta, ora vedrò... L’importante è non offendere nessuno, la suscet­tibilità degli altri, con i propri ge­sti. Un bagno nella fontana non credo possa dar fastidio agli altri».

Il prossimo sarà nella Fontana di Trevi?

«No, no. L’hanno già fatto Anita Ekberg, Claudia Schiffer e una ra­gazza l’altro giorno: volete mette­re quelle con me?».

E’ difficile preparare la setti­mana del derby?

«No, anzi. E’ la settimana più faci­le, perché non c’è bisogno di cari­care i giocatori».
Che cosa porterebbe della ga­ra persa con la Fiorentina, e che cosa lascerebbe?
«Porterei lo spirito e la voglia di superarsi che i ra­gazzi hanno messo in campo. Butterei il risultato, e qualche distrazione, che con la Roma non ci possia­mo permettere».

Come giudica la stagione di Totti?
«Parlano i gol che ha fatto. E’ stato bravo il suo al­lenatore a trovargli una posizione in cui Totti riesce ad esprimersi tramutando in gol ciò che fa la squa­dra ».

Dopo l’andata Totti disse: guardate con chi abbia­mo perso...

«Non lo so, non l’ho sentito. Sono problemi suoi. So­no espressioni che non direi mai, perché in carrie­ra ho perso con tutti... E’ un atteggiamento che non condivido, bisogna sempre aver rispetto per gli av­versari ».