Rossi:"Serve una Lazio perfetta"
FORMELLO - Mister Delio Rossi, che Lazio si aspetta per il derby?
«Voglio rivedere lo stesso spirito della gara di andata, perché con quello spirito siamo arrivati dove siamo. A dicembre abbiamo fatto la partita perfetta e siamo riusciti in un’impresa eccezionale: dobbiamo ripetere una partita perfetta, perché la Roma è più forte di noi».
La vittoria dell’andata pone la Lazio in una condizione diversa?
«No, perché le situazioni sono le stesse: la Roma era ed è davanti a noi, era ed è la favorita».
Mancherà però l’effetto-sorpresa: all’andata la Lazio cominciava ad assumere un’identità che oggi è invece molto chiara.
«Io credo che anche all’andata la Roma si aspettasse una Lazio ad alto livello. Quella partita ha fatto piuttosto prendere consapevolezza a noi, dei nostri mezzi».
Per fare la “gara perfetta”, serve anche una condizione fisica eccellente.
«Noi siamo una squadra sia fisica sia tecnica, e dobbiamo ripetere la partita sotto entrambi gli aspetti. E poi serve cuore caldo e testa fredda, l’aspetto mentale ha incidenza: chi ha gli attributi, li tira fuori».
Ma come sta fisicamente la Lazio?
«Il metro di valutazione lo dà la partita, e con la Fiorentina la squadra è apparsa più in palla rispetto alle gare precedenti. La nostra condizione è accettabile».
In termini di serenità, quanto le ha dato il 3-0 dell’andata?
«A me ha dato tre punti. Quello in cui credevo, è rimasto. Ma ha dato consapevolezza ai giocatori, e considerazione per questa squadra. E’ cambiato qualcosa non in noi, ma nei nostri confronti».
Il bis sarebbe il suggello a una stagione eccellente?
«Il bis sarebbe regalare una grande gioia ai nostri tifosi, e un avvicinarsi a un traguardo storico».
Ecco, quanti punti mancano per la Champions?
«Non lo so. Non faccio questi ragionamenti: vado avanti alla giornata. E la prossima è un incontro di un minicampionato che ci ha visto vincenti all’andata ».
Che cosa non le è piaciuto della gara del 10 dicembre?
«Ciò che è successo dopo. Qualcuno non ha detto la verità, ha dato giudizi su situazioni che non aveva vissuto e che sono state riportate evidentemente in maniera distorta».
Ha varato l’identica settimana, ritmi e riti, dell’andata, lei che parla in conferenza il martedì e non il sabato...
«No, non è così... E’ che del derby si parla da sei mesi prima, poi quattro mesi tra andata e ritorno, e sei mesi dopo. Si diranno tante di quelle cose che è superfluo che parli io ulteriormente. Meglio che parlino i giocatori».
Un’altra scommessa dopo il tuffo nel Fontanone dell’andata?
«L’ho detto: nella mia razionalità, sono irrazionale. Faccio quello che mi dice la testa: allora mi ha detto una cosa e l’ho fatta, ora vedrò... L’importante è non offendere nessuno, la suscettibilità degli altri, con i propri gesti. Un bagno nella fontana non credo possa dar fastidio agli altri».
Il prossimo sarà nella Fontana di Trevi?
«No, no. L’hanno già fatto Anita Ekberg, Claudia Schiffer e una ragazza l’altro giorno: volete mettere quelle con me?».
E’ difficile preparare la settimana del derby?
«No, anzi. E’ la settimana più facile, perché non c’è bisogno di caricare i giocatori».
Che cosa porterebbe della gara persa con la Fiorentina, e che cosa lascerebbe?
«Porterei lo spirito e la voglia di superarsi che i ragazzi hanno messo in campo. Butterei il risultato, e qualche distrazione, che con la Roma non ci possiamo permettere».
Come giudica la stagione di Totti?
«Parlano i gol che ha fatto. E’ stato bravo il suo allenatore a trovargli una posizione in cui Totti riesce ad esprimersi tramutando in gol ciò che fa la squadra ».
Dopo l’andata Totti disse: guardate con chi abbiamo perso...
«Non lo so, non l’ho sentito. Sono problemi suoi. Sono espressioni che non direi mai, perché in carriera ho perso con tutti... E’ un atteggiamento che non condivido, bisogna sempre aver rispetto per gli avversari ».
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