Val di Sangro, i play-off una questione d'orgoglio
ATESSA - Miracolo Val di Sangro. La società abruzzese nata nel 1961 nell'oratorio di una parrocchia di Atessa, cittadina in provincia di Chieti, è piombata in zona play off nel girone C della C2, al quale quest'anno partecipa per la prima volta nella sua storia. Solo a pronunciarne il nome, torna alla mente un'altra piccola grande favola del calcio abruzzese che prese il via da queste parti: quella del Castel di Sangro, che circa un decennio fa dai campi di provincia arrivò fino alla serie B.
La storia si ripeterà? Chissà, è quello che si augurano i tifosi e i dirigenti di questa piccola comunità, diventata una storia sportiva da raccontare. Per il momento va benissimo alla Valle avere in tasca un quinto posto solitario in classifica, con 49 punti conquistati in 31 giornati di campionato. Non è affatto poco, a tre turni dal termine della regular season e con tante grandi in affanno estaccate in classifica.
SCONTRO DIRETTO - E c'è uno scontro diretto alle porte, domenica prossima a Benevento, che potrebbe regalare la certezza di un posto agli spareggi per la C1, se la Vigor Lamezia non vincesse a Andria. La bella storia del patron Amerigo Pellegrini, ambizioso imprenditore locale che in gioventù ha vestito la casacca biancazzurra, non si ferma: in meno di dieci ha portato il suo giocattolo dalla Promozione al calcio professionistico. L'uomo della provvidenza, scelto dalla società per raggiungere i traguardi attuali, è il tecnico molisano Vincenzo Cosco, un po' un ' Mourinho dei dilettanti' ( ha portato in C2 anche la Pro Vasto). Un vincente per antonomasia. Dopo aver sofferto per l'indisponibilità del piccolo stadio di Monte Marcone all'inizio della stagione, la Val di Sangro ha ingranato le marce alte ed ha iniziato una corsa travolgente verso i play off.
QUINTO POSTO - I biancazzurri hanno costruito il quinto posto attuale soprattutto nelle gare esterne, in cui hanno raccolto 20 punti su 49. Squadra quadrata, che perde poco (8 sconfitte, nel girone di ritorno a Cassino l'unica partita persa) e gioca alla pari anche contro le grandi. Chiedere al Sorrento, che ha dovuto accontentarsi di un punto al Monte Marcone. «Il primo obiettivo stagionale, la salvezza, è stato raggiunto - dice Cosco -.
Adesso stiamo vivendo un sogno e vogliamo continuare a crederci, anche se non dobbiamo caricarci di troppe responsabilità. I play off sarebbero un traguardo storico e bellissimo per noi, ma dobbiamo fare i conti con molte società blasonate che hanno allestito squadre molto forti prima di qualificarci. Domenica a Benevento, ad esempio, ci aspetta una partita difficilissima » .
UNA PICCOLA CONTRO LE GRANDI La corsa della piccola Val di Sangro potrebbe arricchirsi di un'altra tappa fondamentale al Santa Colomba, dove il sannita doc Alessandro Bruno giocherà la sua partita del cuore: cresciuto nel vivaio giallorosso, oggi è un pilastro della formazione abruzzese. Ma il più temuto è Riccardo Innocenti, bomber di razza purissima che con 15 gol sta facendo volare la Valle dopo le imprese di Gallipoli.
Nell'anno nero del calcio abruzzese (Pescara ultimo in B, Giulianova retrocesso, Lanciano e Teramo non ancora salve in serie C1, Pro Vasto ultima e Celano in zona play out in serie C2, L'Aquila in Eccellenza, Chieti e Castel di Sangro in Promozione), questa piccola comunità è un'isola felice che ha raccolto le simpatie di tutti gli sportivi della regione. Che la favola continui e abbia un lieto fine.
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