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  26/04/2007 - SERIE C2: LA STORIA


Val di Sangro, i play-off una questione d'orgoglio

ATESSA - Miracolo Val di Sangro. La società abruzzese nata nel 1961 nell'oratorio di una parrocchia di Atessa, cittadina in provincia di Chieti, è piombata in zona play off nel girone C della C2, al quale que­st'anno partecipa per la prima vol­ta nella sua storia. Solo a pronun­ciarne il nome, torna alla mente un'altra piccola grande favola del calcio abruzzese che prese il via da queste parti: quella del Castel di Sangro, che circa un decennio fa dai campi di provincia arrivò fino alla serie B.
La storia si ripeterà? Chissà, è quello che si augurano i tifosi e i dirigenti di questa piccola comuni­tà, diventata una storia sportiva da raccontare. Per il momento va be­nissimo alla Valle avere in tasca un quinto posto solitario in classifica, con 49 punti conquistati in 31 gior­nati di campionato. Non è affatto poco, a tre turni dal termine della regular season e con tante grandi in affanno estaccate in classifica.
SCONTRO DIRETTO - E c'è uno scontro diretto alle porte, domeni­ca prossima a Benevento, che po­trebbe regalare la certezza di un posto agli spareggi per la C1, se la Vigor Lamezia non vincesse a An­dria. La bella storia del patron Amerigo Pellegrini, ambizioso im­prenditore locale che in gioventù ha vestito la casacca biancazzur­ra, non si ferma: in meno di dieci ha portato il suo giocattolo dalla Promozione al calcio professioni­stico. L'uomo della provvidenza, scelto dalla società per raggiunge­re i traguardi attuali, è il tecnico molisano Vincenzo Cosco, un po' un ' Mourinho dei dilettanti' ( ha portato in C2 anche la Pro Vasto). Un vincente per antonomasia. Do­po aver sofferto per l'indisponibi­lità del piccolo stadio di Monte Marcone all'inizio della stagione, la Val di Sangro ha ingranato le marce alte ed ha iniziato una cor­sa travolgente verso i play off.

QUINTO POSTO - I biancazzurri hanno costruito il quinto posto at­tuale soprattutto nelle gare ester­ne, in cui hanno raccolto 20 punti su 49. Squadra quadrata, che per­de poco (8 sconfitte, nel girone di ritorno a Cassino l'unica partita persa) e gioca alla pari anche con­tro le grandi. Chiedere al Sorrento, che ha dovuto accontentarsi di un punto al Monte Marcone. «Il primo obiettivo stagionale, la salvezza, è stato raggiunto - dice Cosco -.

Adesso stiamo vivendo un sogno e vogliamo continuare a crederci, anche se non dobbiamo caricarci di troppe responsabilità. I play off sarebbero un traguardo storico e bellissimo per noi, ma dobbiamo fare i conti con molte società blaso­nate che hanno allestito squadre molto forti prima di qualificarci. Domenica a Benevento, ad esem­pio, ci aspetta una partita diffici­lissima » .

UNA PICCOLA CONTRO LE GRANDI ­La corsa della piccola Val di San­gro potrebbe arricchirsi di un'altra tappa fondamentale al Santa Co­lomba, dove il sannita doc Alessan­dro Bruno giocherà la sua partita del cuore: cresciuto nel vivaio gial­lorosso, oggi è un pilastro della for­mazione abruzzese. Ma il più te­muto è Riccardo Innocenti, bom­ber di razza purissima che con 15 gol sta facendo volare la Valle do­po le imprese di Gallipoli.

Nell'anno nero del calcio abruz­zese (Pescara ultimo in B, Giulia­nova retrocesso, Lanciano e Tera­mo non ancora salve in serie C1, Pro Vasto ultima e Celano in zona play out in serie C2, L'Aquila in Ec­cellenza, Chieti e Castel di Sangro in Promozione), questa piccola co­munità è un'isola felice che ha rac­colto le simpatie di tutti gli sporti­vi della regione. Che la favola con­tinui e abbia un lieto fine.