Home Calciatori e Club Notizie calcio Allenatori Arbitri Campioni Marcatori Albo d'oro Contatti
 ITALIA
  Serie A
  Serie B
  Serie C - A
  Serie C - B
  Serie C - C
  Serie D
  Primavera 1
  Primavera 2A
  Primavera 2B
  Eccellenza Emilia Romagna A
  Eccellenza Emilia Romagna B
  Eccellenza Liguria
  Eccellenza Lombardia A
  Eccellenza Lombardia B
  Eccellenza Lombardia C
  Eccellenza Marche
  Eccellenza Abruzzo
  Eccellenza Puglia
  Eccellenza Calabria
  Eccellenza Toscana A
  Eccellenza Toscana B
  01/05/2007 - CHAMPIONS: CHELSEA OUT


Il Liverpool conquista la finale ai calci di rigore

Un gol di Agger pareggia la rete di Joe Cole nella gara d'andata e manda la sfida ai supplementari. Ai rigori, decisive le parate di Reina su Robben e Geremi. I Reds sfideranno la vincente di Milan-Manchester Utd

LIVERPOOL (Gb), 1 maggio 2007 - E alla fine la spunta Rafa Benitez, con buona pace del collega-rivale José Mourinho. La prima finalista di Champions League è il Liverpool, che ferma la corsa del Chelsea dopo più di 210 minuti di lotta. I londinesi vedono sfumare il sogno di conquistare tutti i trofei in questa stagione. La vincente di Milan-Manchester Utd (in campo domani sera a San Siro) se la vedrà, dunque, coi Reds, che nella quinta sfida stagionale coi Blues si prendono la soddisfazione più importante. A portare la sfida ai supplementari ci pensa il gol di Agger nel primo tempo. Una bella rivincita per il danese, un po' colpevole in occasione del gol di Joe Cole nella gara d'andata. Poi ci pensa Reina, che dal dischetto gela Robben e Geremi.

PARTITA A SCACCHI - Il primo tempo ad Anfield è esattamente quello che ci si aspetterebbe: Liverpool che attacca con giudizio, Chelsea che non si scopre e prova a pungere con la vivacità di Joe Cole e la rapidità degli attaccanti ivoriani Drogba e Kalou. Benitez decide di coinvolgere Gerrard nella costruzione della manovra schierandolo in posizione centrale insieme al "cagnaccio" Mascherano. Xabi Alonso va in panchina. In attacco, i Reds puntano sulla stazza di Crouch e il dinamismo di Kuyt, che se la devono vedere con la coppia di centrali difensivi dei Blues formata da Terry ed Essien. La pressione del Liverpool, non furiosa ma continua, dà i suoi frutti al 22', quando Gerrard costringe Joe Cole a concedere una punizione da buona posizione. Lo stesso Gerrard va alla battuta, ma invece del cross alto sceglie la soluzione bassa, sulla quale Agger accorre e indovina il rasoterra vincente. L'1-0 dei Reds è merito anche di Kuyt, il cui "blocco" in area porta via due uomini e spalanca la porta al danese. Con la semifinale in perfetto equlibrio, la partita diventa ancora più tattica: molti scontri, tanto agonismo ma tutto nei limiti della correttezza. Il Chelsea si scuote e inizia ad accelerare: pur privi di Shevchenko, e Ballack, i Blues sanno come rendersi pericolosi. Reina deve superarsi per negare il pareggio a Drogba, poi Essien spreca di testa una grande chance prima dell'intervallo.

TRAVERSA DI KUYT - Nella ripresa, dopo qualche minuto, il Liverpool torna a pungere. Lo fa con uno scatenato Pennant, che sulla fascia destra vince spesso il duello con Ashley Cole. Prima del quarto d'ora, Cech trema due volte: è bravissimo a respingere l'incornata di Crouch su cross di Pennant, è fortunato quando la zuccata di Kuyt si stampa sulla traversa. La partita sale un po' di tono, Pennant va ancora vicino al raddoppio e Agger, dall'altra parte, sfiora l'autogol per togliere dall'area piccola un cross basso insidiosissimo di Ashley Cole. Sono le fiammate di un secondo tempo in cui, col passare dei minuti, prevale la paura di incassare una rete che sarebbe decisiva. E i supplementari arrivano, dopo 180 minuti di equilibrio.

RIGORI - La mezz'ora di extra-time serve solo ad appesantire le gambe dei protagonisti. Kuyt segna un gol a gioco fermo (molto dubbia la sua posizione al momento del tiro di Zenden, respinto da Cech). Poi Drogba e ancora Kuyt hanno una chance per parte, ma i rigori diventano inevitabili. Tiri dal dischetto che ricordano al Liverpool le vittorie nella Champions League 2004-05 e nella coppa d'Inghilterra 2005-06. E la magia dei Reds dal dischetto prosegue. Bastano 4 penalty segnati (Zenden, Xabi Alonso, Gerrard e Kuyt), perché Reina para i tiri di Robben e Geremi, facendo esplodere Anfield. Ironia della sorte, l'olandese e il camerunese erano stati inseriti nel finale da Mourinho proprio perché ritenuti rigoristi affidabili. Scelta sbagliata. Capita anche ai migliori.