Moratti:"Bravo Milan", Vieira:"Non doveva essere lì"
Il presidente dell'Inter sull'impresa dei rossoneri: "Ha avuto solo qualche difficoltà a iscriversi alla Champions, poi ha meritato". Vieira: "Incredibile, dopo quel che era successo"
Scudetto in tasca, Massimo Moratti commenta tra l'ammirato e l'ironico l'ingresso del Milan nella finale di Champions."Il Milan ha fatto una bella Champions League - ha ammesso il presidente dell'Inter - e ha meritato la finale. Ha avuto solo qualche difficoltà a iscriversi a questa Champions... Noi comunque - ha aggiunto - la finale la vedremo serenamente".
VIEIRA INCREDULO - "Non riesco a capire come sia possibile che loro siano in Champions League dopo quello che è successo la scorsa stagione". Anche Patrick Vieira mette un po' di veleno nella finale di Champions conquistata ieri dal Milan. Intervistato dalla Reuters, il centrocampista dell'Inter però riconosce: "Hanno comunque dimostrato quanto sono bravi sul campo. Non voglio togliere loro alcun merito, perchè hanno battuto tutte le squadre che hanno affrontato e bisogna fargli i complimenti". All'Inter restano invece i rimpianti per la doppia sfida col Valencia... "Ovviamente mi dispiace, ma questo è il passato adesso. Vuol dire che la prossima stagione avremo un altro traguardo da centrare". Per il campionato, nessun dubbio: "Sarà emozionante e noi saremo ancora la squadra da battere".
IL SUO KAKA' - Moratti guarda comunque avanti. E "vede" Adriano. Nel giorno in cui l'Europa rende omaggio a Kakà, il presidente nerazzurro si coccola il "suo" brasiliano, Adriano. L'attaccante rappresenta la sua nuova sfida, da qui a fine stagione, ma soprattutto del suo futuro. E ancora una volta il presidente non lesina elogi e un atteggiamento assai indulgente: "E il più bravo in circolazione - ha detto oggi a Sky-, e noi l'abbiamo scelto più di una volta: quando l'abbiamo preso, dopo averlo prestato e l'anno scorso quando, dopo la crisi, abbiamo scelto di andare avanti con lui. Adriano ha un potenziale tale di qualità che messe insieme lo fanno essere certamente il più bravo in circolazione, e quindi non puoi abbandonarlo perchè ha un po' di crisi. È certamente un giocatore da seguire, dobbiamo stargli vicino e contare molto sulla sua volontà, che non è solo di espressione, è costante volontà nel crescere. Credo che ce l'abbia, perchè poi è un bravo ragazzo, ed è molto giovane".
ADRIANO GODOT - Non teme sia come Godot, l'Inter lo aspetta e non arriva mai? "Quest'anno non avrà fatto tantissimo, però è servito per vincere delle partite che se le metti insieme vinci il campionato. Ha sempre un livello leggermente più alto di un giocatore medio, perchè la classe ce l'ha, la potenza fisica ce l'ha, comunque non hai a che fare con un bidone. Hai a che fare con uno che aspetti possa dare qualcosa in più: l'ha dato già, quindi non aspettiamo qualcosa che speriamo ci sia, aspettiamo una qualità che abbiamo già visto". Ancora arrabbiato per la squalifica per la simulazione contro la Roma? "Per la cosa in sè sì, nel senso che l'ho considerata qualcosa di strano, io faccio fatica a capirla, però sbaglio perchè dall'altra parte ci sono persone che fanno il loro mestiere. Approfitto dell'occasione per chiarire: qualsiasi mio giudizio sulla cosa in sè non è un giudizio sulle persone che hanno dato questa squalifica, persone che conosco e che stimo parecchio perchè ne conosco il valore. Non vorrei si fossero offesi loro, spero di no. Quanto alla cosa in sè, andrebbe rivisto il tutto perchè la decisone di un arbitro presa con coscienza - anche se è il più grande errore del mondo - non può essere rivista successivamente colpendo una squadra".
Livia Taglioli
gasport
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