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  04/05/2007 - PLAY-OFF: POLEMICHE IN SERIE B


De Laurentiis: Niente trucchi

«Trovo illecito che per andare ai play off possa convenire perdere. E’ antisportivo: meglio promuovere quattro club»

NAPOLI - Non fate scherzet­ti a De Laurentiis, chiaro? Vi aspetta al varco. Non mette­tevi in testa strane idee. Non pensate a gio­chetti « sub­doli » . Non ipotizzate fur­berie e/o stra­ne alleanze da ultima giornata per arrestare la voragine ter­zo- quarto po­sto sotto i 10 punti e far di­sputare i play-off in B. No, no e no.

LA REAZIONE - Il presiden­te del Napoli non ci sta, ha messo le mani avanti per non fare la parte del fesso. E non vuole sentirsi raccontare balle: «E’ una cosa illegale, non etica, sarebbe un illecito » ha detto martedì se­ra ai microfoni di Sky. Si è fatto sentire in anticipo sui tempi, ha orecchiato la possi­bilità che il Napoli ( oggi tranquillo dei suoi fatti per­ché secondo) possa ritrovar­si invischiato nei play- off a causa di qualche «giochetto» da realizzare il 10 giugno prossimo e ha tirato fuori le unghie: «Credo sia prematu­ro fare previsioni, ma trovo iniquo che in un campionato dove si richiede massima le­altà e sportività ci si debba rendere conto che forse, alla fine, un paio di squadre po­trebbero decidere di farsi fa­re gol per far scattare i pla­yoff » . Riferimento non ca­suale al match Rimini-Man­tova che si disputerà in con­temporanea con Genoa- Na­poli nel turno finale. Una delle due potrebbe giocare «per perdere» e condannare le sorellastre alla disputa dei play- off famigerati, come ipotizzato martedì dal Cor­riere dello Sport-Stadio.

LA RABBIA - Il patron ha sputato fuoco e fiamme: «Lo trovo di un’antisportività in­credibile... ». E ha lanciato un messaggio al presidente del­la Figc Abete, con tanto di proposta choc ma difficil­mente realizzabile: «Sarebbe meglio che Abete decidesse di far passare quattro squa­dre in A e non solo tre. Già è assurdo che tra Genoa e Na­poli una rischi di non essere promossa, sarebbe giusto far salire la seconda e la terza classificate e le altre squa­dre si gioche­rebbero il po­sto restante attraverso i play- off » . Le sue idee sono rivoluziona­rie: « Parto dal concetto che si dovreb­bero promuo­vere nella massima competizione quelle squa­dre che pos­sono far siste­ma e poi chiudere i boccaporti e non far più scendere e salire nes­suno!» .

L’ATTACCO - Non ha rispar­miato l’attacco frontale allo stato maggiore del calcio che per quanto ripulito e riorga­nizzato non lo convince. De Laurentiis dice di avere del­le rivelazioni poco gratifi­canti da portare a conoscen­za dell’opinione pubblica: « A fine campionato vi racconte­rò delle cose che vi faranno mettere le mani nei capelli su come è considerato il calcio italia­no all’este­ro... » . Ha par­lato a tutto tondo nel do­po Napoli- Al­binoleffe e ha trovato tem­pi, modi e spazi per ri­ferire dell’in­contro avuto martedì mat­tina con il sindaco Ier­volino:
« L’ho incontrata per prendere un caffè, è stato un incontro di cortesia, nulla di più ». Sa­rà vero? Svanita l’eventualità che l’Italia possa ospitare gli Europei è svanita pure la co­struzione del nuovo stadio, almeno per ora. De Lauren­tiis, anzi, vuole ragionarci con calma: « Sì, perchè con calma si può pensare se ri­modernare lo stadio o sce­gliere un terreno su cui co­struire un nuovo impianto » .

IL NAPOLI - Per fortuna sua c’è il Napoli che lo fa distrar­re da certi «cattivi» pen­sieri. E in più c’è la gente azzurra, i ti­fosi, che sen­te a sè vicini:
« Il pubblico ha capito che c’è lealtà da parte della società » . La vittoria con l’Albinoleffe gli ha fatto ti­rare un sospi­ro di sollievo:
« Era una ga­ra che mi metteva pau­ra » . Superato l’ostacolo c’è da guardare alla doppia tra­sferta Mantova-Brescia: «E’ abbastanza tosto il calenda­rio per noi. Abbiamo due par­tite molto difficili fuori casa, tutte gare determinanti sia per il Napoli che per gli av­versari che affrontiamo » .

Sente il traguardo più vicino, questo gli dà fiducia e spe­ranza:
« Mi auguro di conti­nuare così, noi ci crediamo, la squadra sta dimostrando di star bene. Le sicurezze le abbiamo e poi anche le giu­ste frecce».

REJA - Dopo il bastone la carota. De Laurentiis ha fat­to i complimenti a Reja: « E’ veramente entrato in partita come allenatore, con questo non voglio dire che prima non lo fosse ma se in prece­denza faceva gli esperimen­ti, studiava, verificava ora è diventato univoco nelle deci­sioni non facendosi influen­zare da nessuno... » . Ma poi da chi? Non ha fatto nomi, ha lasciato il dubbio. E il colpo di scena l’ha riservato nel fi­nale della sua confessione: « Reja rimane se andiamo subito in serie A perchè io so­no un uomo di parola. E an­che in serie B rimarrebbe » . Pure in B, sì. Ha cambiato idea e versione, poco tempo fa non era dello stesso avvi­so. C’è da credergli? Se son rose fioriranno, se son pomo­dori matureranno. Farà lui qualche scherzetto?

Daniele Rindone
corrieredellosport