Terry ha scelto l'Inter
Costa una ventina di milioni: Mancini è andato a studiarlo dal vivo a Londra contro il Liverpool. Insieme col capitano dei Blues può partire anche Lampard, che è un altro grande obiettivo nerazzurro.
Stavolta non è l’Inter che va a caccia di John Terry, ma il difensore del Chelsea che, attraverso il suo agente, si sarebbe proposto in maniera neppure troppo velata al club di Moratti. «In caso di addio preferirebbe l’Inter al Milan» , la voce ricorrente in Inghilterra, soprattutto dopo il ko di martedì del Chelsea contro il Liverpool.
Sarà un modo per mettere pressione ai dirigenti dei Blues che ancora non gli hanno rinnovato il contratto in scadenza nel 2009 oppure l’espressione della sua volontà di cambiare squadra dopo che ha debuttato nel club londinese nel 1998-99? Le prossime settimane chiariranno i contorni della vicenda e faranno capire se la società di via Durini riuscirà a piazzare un grande colpo di mercato acquistando un difensore per il quale Mancini stravede, magari insieme ad un altro Blues, quel Frank Lampard che Terry spera di avere ancora a lungo come compagno di squadra vista l’amicizia che li lega.
TERRY - Che l’Inter seguisse il capitano della nazionale inglese non è un mistero. Negli scorsi mesi si era interessata alla sua situazione contrattuale visto che, nonostante la volontà del giocatore di legarsi a vita al club di Stamford Bridge e di proseguire poi la sua avventura nel calcio proprio come manager dei Blues, il rinnovo dell’accordo non è ancora stato siglato. Lo scoglio da superare è di natura economica: Terry guadagna poco più di 3,5 milioni di euro netti mentre Shevchenko e Ballack, arrivati la scorsa estate, hanno un ingaggio superiore ai 6 milioni. Per apporre la firma sul prolungamento adesso John vuole che la situazione cambi e chiede di essere uno dei due più pagati. Alla motivazione di carattere economico, però, negli ultimi giorni se n’è legata una di tipo professionale: il deludente finale di questa stagione abbinato con il possibile addio di Mourinho alla panchina dei Blues potrebbe indurlo a cambiare squadra. Ci sta pensando concretamente, anche se è combattuto. Da una parte l’amore per la «sua» maglia, dall’altra la voglia di provare una nuova avventura in un campionato affascinante come quello italiano.
PREFERENZA - Il tecnico di Jesi stima tremendamente Terry. Lo ha visto all’opera dal vivo la scorsa settimana in Chelsea-Liverpool (doveva esaudire un desiderio di suo figlio...), ma certo non aveva bisogno di andare a Londra per capirne il valore. Il giocatore è a conoscenza della stima del Mancio e per questo, se deciderà di cambiare maglia, ha fatto capire di essere orientato sulla metà di Milano nerazzurra.
All’Inter però piace molto anche Frank Lampard, il centrocampista inglese compagno di squadra di Terry. Vederli partire entrambi dal Chelsea con destinazione Pinetina sembra difficile, ma gli uomini mercato di via Durini rimangono vigili. L’input è arrivato da Massimo Moratti in persona che in un’intervista a Sky, dopo aver confermato la sua volontà di non tirare fuori troppi soldi la prossima estate ( «Ogni anno c’è una scusa per spendere molto: prima quella che non si vince, poi quella del Centenario ed invece stavolta sarebbe saggio non acquistare nessuno perché questo gruppo è forte così» ), ha ammesso «che esistono certe opportunità che ti mettono in condizione di farlo» .
Terry e Lampard hanno tutte le caratteristiche per essere due delle «opportunità» in grado di convincere il numero uno della Saras ad aprire i cordoni della borsa. Se dunque nei colloqui per la permanenza a Milano di Crespo ( «Vedremo quello che succederà» ha aggiunto Moratti) salteranno fuori i nomi delle due stelle della nazionale inglese, l’Inter non si tirerà indietro. Entrambi hanno valutazioni elevate, oltre 20 milioni ciascuno, ma se Abramovich tornasse a bussare per Adriano come successo in passato, almeno uno dei grandi obiettivi potrebbe diventare realtà
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