Juve bloccata e nervosa
Il Cesena ferma la capolista sul 2-2: Salvetti firma l'1-0, poi Trezeguet e Nedved ribaltano il punteggio. Di Papa Waigo il gol del definitivo 2-2. Tanti errori e molta tensione: scintille tra il tecnico Castori e il ceco
CESENA, 6 maggio 2007 - Quattro gol, tanti errori e parecchio nervosismo. Non è mancata l'intensita nella partita del Manuzzi, dove la squadra di Castori ha blocca la Juve (al decimo pareggio in campionato) dopo 90 minuti tirati.
SUPER PAPA - Il fatto di affrontare la Juventus non spaventa il tecnico del Cesena, che piazza Pellé al centro dell'attacco e tiene larghissimi Papa Waigo e Del Core. Gli attacchi portati da questi ultimi fanno malissimo alla difesa di Deschamps, che va in crisi dalla parte di Chiellini, troppo esposto con un uomo in meno a centrocampo. La partita è equilibrata. Castori, che perde Doudou in avvio per infortunio, l'ha evidentemente preparata benissimo, e dopo 11 minuti raccoglie i frutti di una pressione sorprendente. Papa Waigo affonda a modo suo, sbilancia Chiellini e mette in mezzo un traversone che trova la sponda di Salvetti, lasciato solo da Marchionni.
TENSIONE - La Juve sbanda, trova poco da Del Piero e si fa sotto solo con Boumsong (colpo di testa alto). Buffon mura un tentativo di Del Core in contropiede ma in generale il Cesena dà l'impressione di poter disporre dell'avversario. All'improvviso però, la partita si accende. Da una rimessa laterale di Chiellini, condita con l'errore generale della difesa romagnola, nasce l'1-1 di Trezeguet. Manca poco a Sarti e Anastasi per venire alle mani, ed è proprio il nervosismo a disunire il Cesena, che incassa il 2-1 di Nedved in contropiede e si ribella all'esultanza eccessiva del ceco davanti alla panchina avversaria.
EQUILIBRIO - Castori, infuriato con Nedved, si rasserena a inizio ripresa, quando l'ennesimo errore difensivo della partita spalanca a Papa Waigo le porte del 2-2. Deschamps rinuncia al tridente e arretra Zalayeta a sinistra. Davanti restano Del Piero (più avanzato) e Trezeguet per guadagnare equilibrio. Sembra una mossa saggia ma la Juve si ferma e rischia dietro concedendo troppo sia su palla inattiva che in movimento. Così Deschamps deve accontentarsi del pareggio. Il margine sul Genoa è talmente ampio, che il 2-2 di Cesena è più un passo avanti verso la A che una battuta d'arresto.
Antonino Morici
gasport
|