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  11/05/2007 - BETTEGA A BARCELLONA PER APRIRE UN'IMPORTANTE TRATTATIVA


La Juve va da Saviola

TORINO - Jean Claude Blanc e Roberto Bettega a Barcellona. Mis­sione di mercato? Non proprio, visto che era in programma una riu­nione del G14. Difficile però credere che i due non abbiano prova­to a intavolare qualche discorso legato al mercato con alcuni dei presenti. Serve pazienza, questo è chiaro. E farsi illusioni diventa pericoloso: quanto accaduto con Frings, dato ormai per certo e nei giorni scorsi anche in visita a Torino per rendersi conto dell'ambien­te, dovrebbe mettere tutti sull'avviso. La Juve che è chiamata a muoversi sul mercato per colmare parte del gap che oggi la divide dalle big della serie A fa fatica: un po' perché non può disporre di milioni di euro in quantità, un po' perché il suo fascino - pur rima­nendo elevato - è stato gioco forza scalfito da calciopoli. Intanto da Milano arriva una voce: i rossoneri potrebbero girare in prestito il brasiliano Ricardo Oliveira alla Juve, per non bruciare i diciotto mi­lioni di euro pagati per l’attaccante, che non ha avuto modo di met­tersi in mostra in questa stagione. Ieri a Milano c’era uno degli agenti che cura gli interessi di Oliveira, l’avvocato Tanuri.

CACCIA AL CONIGLIETTO - A Bar­cellona, quindi. Magari anche per toccare con mano quale sia­no gli sviluppi legati a Saviola il quale, come tutti sanno, è in sca­denza di contratto con la società catalana. Pare che il 25enne ar­gentino (ieri impegnato a Getafe, nella semifinale di Coppa di Spa­gna) abbia già raggiunto un ac­cordo con il Real Madrid, ma sic­come nulla è scontato (Frings, appunto), tanto vale non deporre le armi prima del tempo.

Picco­lo e veloce, con ottimo fiuto del gol e una carriera ancora lunga davanti a sé, 'El Conejo' rappre­senterebbe un investimento si­curo: sta a lui decidere se accet­tare il quinquennale (2,5 milioni a stagione) proposto dai dirigenti bianconeri o prolungare la sua permanenza in Spagna. Sempre ri­manendo in terra di Catalogna, c'è Giuly (scadenza 2008) che ha già comunicato al mondo quanto gli piacerebbe vestire il bianconero: Deschamps lo conosce e lo apprezza, resta da capire se le sue ca­ratteristiche di attaccante esterno potrebbero servire ai biancone­ri. Rimanendo in tema di G14, Bettega e Blanc potrebbero avere per l'ennesima volta chiesto ai dirigenti dell'Arsenal una disponibilità a trattare il brasiliano Gilberto Silva: centrocampista di quantità e qualità, sarebbe più che utile a un reparto come quello bianconero che a questo punto necessita davvero di un paio di innesti impor­tanti. Peccato che sia anche quello più difficile da rimpolpare: d'ac­cordo che la Juve pare sempre in pole position per Almiron - sen­za che Deschamps però si strappi le vesti dalla contentezza -, ma giocatori dai piedi buoni disposti a prendere la strada di Torino non pare ce ne siano molti. Il discorso vale anche per Gilberto Silva, che a Londra sta bene ma che non ha mai escluso di poter prendere in considerazione altre ipotesi: la stazza fisica c'è (185 cm), il costo non è eccessivo (8 milioni di euro) e l'età quella giusta (classe 1976).

IPOTESI OBODO - Le piste da tenere d'occhio sono parecchie: van­no monitorate le posizioni di Appiah, Diarra, Tiago, Muntari e ma­gari Obodo. Rimanendo dalle parti di Udine e anche per certi ver­si di Barcellona, dove la famiglia Pozzo ha interessi economici, va detto che l'interesse della Juve per Iaquinta è sempre molto alto in­dipendentemente da quello che succederà con Trezeguet. A propo­sito del quale, il Valencia insiste: casualmente, anche la società spa­gnola fa parte del G14. E ieri Bettega e Blanc non hanno di sicuro voltato le spalle ai dirigenti spagnoli.

Domenico Latagliata/ass