Buffon:"Al 50% andrò via"
Il portiere manda segnali «Sì, al 50% potrei restare e al 50% andarmene via Ne parleremo presto, ma non devo diventare un caso» «Gli Agnelli hanno interessi in campi anche più importanti di questo». Inter (in pole) e Milan pronte: Julio Cesar e Amelia sono le alternative
Adesso la Juve vacilla. Il presidente Cobolli tiene strenuamente le posizioni sul futuro di Gigi Buffon. Ma Buffon manda i primi segnali. Quando gli chiedono se è giusto dire che che al 50 per cento resta e al 50% va via, gli viene da rispondere... « Sì, è giusto » . E’ qualcosa in più di quel che aveva già detto lasciando già intuire novità non del tutto piacevoli per la Juve: «I tifosi hanno paura di vedermi andar via? Prima di chiarire la mia posizione devo incontrarmi con i dirigenti, per cui penso che fra una o due settimane si saprà qualcosa di più certo. Credo però che alla fine questo non debba diventare un caso. Al momento non ho delle offerte precise, anche perché la società non mi ha messo sul mercato, ma nel momento in cui dovessimo decidere di separarci valuteremo tutto per bene. Per tornare competitivi ai massimi livelli occorreranno quattro- cinque anni e tanti investimenti. La famiglia Agnelli ha tanti interessi anche in altri campi più importanti di questo. Per restare ci vuole un fuoco dentro» . Nell’era in cui certe strette di mano valgono più dei contratti, già questa riflessione sembrava dire molto.
Come Toni ( e Della Valle lascia capire in altra parte del giornale che proprio per una stretta di mano il bomber viola è più fuori che dentro la Fiorentina) anche Buffon era rimasto strappando una sorta di via libera al futuro: aiutaci in B e poi se vuoi andare vai.
In questo quadro si inserisce e va pesata anche la dichiarazione ancora una volta spassionata del presidente Cobolli, ancora più che possibilista sul portiere: « La prossima settimana ci siederemo attorno a un tavolo con Buffon e, se ce ne fosse bisogno, lo convinceremo a restare. Lui sa che la Juventus non ha bisogno di fare cassa per il mercato con la sua cessione. C'è stato un investimento con l'aumento di capitale da parte del Cda, che diventerà reale da giugno prossimo e poi ci sono anche giocatori, da noi o in prestito in al- tre squadre, che saranno ceduti. Con i tifosi siamo stati chiari: è altamente improbabile che la Juventus l'anno prossimo vinca lo scudetto, ma lotterà fino in fondo. Mi ha amareggiato la contestazione di ieri fuori dallo stadio, ma ogni tifoso è libero di esprimere le proprie idee, purchè lo faccia civilmente, come è avvenuto. Ma noi rispondiamo che non si può mutare rotta o fermarci a ogni imprevisto, altrimenti non si arriva da nessuna parte. Bettega e Secco godono della fiducia della proprietà e lavoreranno con sempre maggiore efficacia per una Juve sempre che sia ancora più competitiva» .
Oggi quel che si sa è che le possibilità che Gigi mondiale resti si sono dimezzate. E che lui va a discutere con i suoi dirigenti con il 50 per cento della testa che contempla l’ipotesi di andar via. Dove? Archiviamo pure l’idea dell’estero, a Buffon in fondo non è mai piaciuta. Restano l'Inter e il Milan. Entrambe non hanno mai fatto mistero (e chi può fare mistero quando si parla di poter prendere Buffon?) e ora stanno alla finestra. L’Inter ha persino in testa la trattativa ed ha provata ad abbozzarla (ricordate la battuta di Secco, «se uno vuole Buffon deve pagare 40 milioni per la metà? » : era una battuta ma anche un messaggio diretto a destinatari precisi, evidentemente...). Julio Cesar era la contropartita tecnica e poi c’era un robusto conguaglio su cui discutere. Il Milan ha sì rinnovato con Dida, più volte difeso da Galliani e Berlusconi, ma... Buffon è Buffon: e prima di decidere di restare alla Juve, Gigi sembrava proprio diretto da Ancelotti. All’Inter campione d’Italia va comunque riconosciuto un vantaggio rispetto ai cugini rossoneri.
E’ chiaro che a questo punto la Juve, sottovoce, deve anche guardarsi intorno per pensare a delle alternative: non farebbe una piega Julio Cesar, ma piace molto anche Marco Amelia, già seguito, campione del mondo anche lui e che lascerà sicuramente Livorno. C’è, ma è più sfumata, l’ipotesi di Christian Abbiati che dovrebbe restare a Torino, ma sulla sponda granata.
corrieredellosport
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