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  15/05/2007 - I FRATELLI VINCENTI


Dino e Giovanni Pagliari hanno portato alla promozione Ravenna e Foligno

Nella stagione di C c’è un al­tro grande traguardo. Quel­lo centrato dal Ravenna di Dino Pagliari, tecnico in grado di bat­tere la concorrenza di un Avel­lino più volte sul punto di am­mazzare il campionato in virtù del suo straordinario potenziale offensivo (63 gol complessivi) eppure vittima di una incapaci­tà di assestare il colpo risoluti­vo. Ma sarebbe riduttivo consi­derare il Ravenna in B dalla porta principale solo per deme­riti altrui. In realtà il progetto tecnico dell’allenatore marchi­giano viene da lontano. Da quando aveva raccolto in corsa la guida della formazione roma­gnola nella passata stagione, coinvolto da un presidente scet­tico sull’esito di questo torneo per via della collocazione nel gi­rone centromeridionale. Pole­miche smentite dai fatti e da una promozione contro ogni pronostico.

In realtà, l’innesto di un bloc­co di calciatori di assoluta qua­lità per la categoria e la capaci­tà di organizzare sinergie frut­tuose con i grandi club Juve e Inter) ha prodotto un mix vin­cente. Come vincente è stata l’organizzazione di gioco che Pagliari è riuscito a dare alla squadra, retta non solo dall’asse Sciaccaluga-Chianese. Una me­dia di 2 punti a gara, 23 giocato­ri utilizzati, 21 vittorie all’atti­vo, una differenza reti di +20: insomma numeri da B a pre­scindere dalla concorrenza che non è poi stata così affabile.

Un’annata speciale per la fa­miglia Pagliari che ha festeg­giato anche un’altra promozio­ne. Quella in C1 ottenuta dal fratello Giovanni alla guida del Foligno, tornato nel terzo cam­pionato professionistico nazio­nale a distanza di 23 anni. An­che qui un risultato per nulla scontato nei pronostici della vi­gilia, quando erano altre le squadre accreditate per la vitto­ria finale, a cominciare dalla Ci­sco Roma di Paolo Di Canio, co­stretta a rassegnarsi ai play off. Si è ritagliato uno spazio spe­ciale anche il Sorrento di Rena­to Cioffi, l’allenatore di Cervi­nara, tifoso del Benevento, l’an­tagonista sconfitta nel lungo ed estenuante testa a testa finale per la promozione diretta in C1. Sorrentini capitanati moral­mente da un bandiera del cal­cio italiano: Gennarino Ruotolo, un traguardo simbolico per l’ex genoano che aveva firmato l’ul­timo salto di categoria in terza serie del Sorrento nella lontana stagione 1984-’85, quando ave­va appena 18 anni. Infine il Le­gnano di Motta e del bomber Bettini che ha fatto felice non solo l’ex milanista Marco Simo­ne.