Ora Deschamps detta le condizioni
TORINO - Il caso Deschamps si arricchisce di nuovi particolari diretti e trasversali. Sui disagi di Didier ieri si è espresso anche il suo procuratore, Jeannot Werth, il quale ha portato allo scoperto (qualora ce ne fosse stato bisogno) le incertezze dell’allenatore di Bayonne indeciso sull’opportunità o meno di restare alla Juventus il prossimo anno. In una intervista concessa al giornale francese France Football, Werth ha messo il dito nella piaga: « Didier non ha ancora preso una decisione sul futuro. Però non sente più la piena fiducia da parte della Juve che gli sta mancando di riconoscenza e non apprezza nella giusta maniera il suo lavoro. Non abbiamo ancora ricevuto garanzie sui progetti economici e sportivi del futuro. Se la Juventus vuole tenere Deschamps, deve garantirgli più potere decisionale oltre ad assicurargli più anni di contratto e rinforzare la squadra
» .
Sono dichiarazioni importanti che mettono chiaramente in luce i problemi che sta vivendo Deschamps alla Juventus. Il nodo della questione è quel “ potere decisionale”
che Didier non ha e che giustamente pretende di avere per proseguire nel progetto di ricostruzione della squadra. Deschamps vuole scegliersi i giocatori e avere la facoltà di decidere, ovviamente in base alle possibilità finanziarie del club. Siccome tutto questo non succede, sta maturando l’idea di andarsene. Entrato in rotta di collisione con Secco e Bettega convinti che in qualche modo spetti a loro il compito di allestire la squadra dei prossimi anni, Deschamps - anche per onestà intellettuale non intende recedere.
Sabato prossimo la Juventus, vincendo ad Arezzo la ventisettesima gara di campionato avrebbe la matematica certezza della promozione in serie A e questa sarà anche l’opportunità per fare chiarezza a tutti i livelli.
Stupisce semmai che la società non abbia preso posizione a proposito dei disagi lamentati da Deschamps. Può darsi che la governance bianconera attenda la serie A per affontare il problema di Didier, ma certamente le recenti dichiarazioni di Cobolli e Sant’Albano hanno regalato poche certezze. « Speriamo che Deschamps resti con noi » ha detto l’amministratore delegato Ifil a dimostrazione che il problema esiste e che neppure i dirigenti sono in grado di dare certezze a Deschamps come se non condividessero le idee del loro allenatore. Il problema è sempre l’accoppiata Secco-Bettega che non riesce a trovare feeling con Didier, ma per adesso la società non si è espressa e questo è quanto meno curioso.
Ad arricchire il nebuloso panorama rendendolo ancora meno chiaro, è arrivata anche una dichiarazione di Luciano Moggi che in pratica ci regala indirettamente uno strano spaccato di vita juventina. L’ex direttore generale della Juventus nel corso della trasmissione “Antenna 3“ ha dichiarato di parlare abitualmente con il direttore sportivo della Juventus Alessio Secco. Ha aggiunto Luciano Moggi: « Dico sempre ad Alessio di dimostrarsi impassibile durante le trattative ». Il che significa che il giovane dirigente continua a mantenere rapporti con il suo vecchio direttore generale, ma neanche su questo punto la società si è espressa.
L’amministratore delegato Jean Claude Blanc, uno degli uomini sicuramente più vicini a Deschamps, ieri non è intervenuto sull’argomento che scotta limitandosi a parlare della prossima partita che vale la serie A: « Ad Arezzo la Juventus potrà finalmente vedere la luce alla fine di un lungo e difficile cammino. In questa settimana ci sarà molta Juve. Negli ultimi dieci mesi molto è stato fatto e adesso è arrivato il momento di raccogliere elementi concreti. Il periodo negativo è finito » . Nessun commento sul futuro del tecnico. Blanc ha rimandato ad altre occasioni la risposta. Ma se la Juve perdesse Didier proprio adesso sarebbe davvero un brutto colpo a livello mediatico e tecnico.
corrieredellosport
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