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  17/05/2007 - UN CASO ALLA JUVENTUS


Ora Deschamps detta le condizioni

TORINO - Il caso Deschamps si arricchi­sce di nuovi particolari diretti e trasversa­li. Sui disagi di Didier ieri si è espresso anche il suo procuratore, Jeannot Werth, il quale ha portato allo scoperto (qualora ce ne fosse stato biso­gno) le incertezze del­l’allenatore di Bayonne indeciso sull’opportu­nità o meno di restare alla Juventus il prossi­mo anno. In una inter­vista concessa al gior­nale francese France Football, Werth ha messo il dito nella piaga: « Didier non ha ancora preso una decisione sul futuro. Pe­rò non sente più la piena fiducia da parte della Juve che gli sta mancando di ricono­scenza e non apprezza nella giusta ma­niera il suo lavoro. Non abbiamo ancora ricevuto garanzie sui progetti economici e sportivi del futuro. Se la Juventus vuole tenere Deschamps, deve garantirgli più potere decisionale oltre ad assicurargli più anni di contratto e rinforzare la squa­dra
» .

Sono dichiarazioni importanti che met­tono chiaramente in luce i problemi che sta vivendo Deschamps alla Juventus. Il nodo della questione è quel “ potere deci­sionale”

che Didier non ha e che giusta­mente pretende di avere per proseguire nel progetto di ricostruzione della squa­dra. Deschamps vuole scegliersi i giocato­ri e avere la facoltà di decidere, ovvia­mente in base alle possibilità finanziarie del club. Siccome tutto questo non succe­de, sta maturando l’idea di andarsene. En­trato in rotta di collisione con Secco e Bet­tega convinti che in qualche modo spetti a loro il compito di allestire la squadra dei prossimi anni, Deschamps - anche per onestà intellettuale ­ non intende recedere.

Sabato prossimo la Juventus, vincendo ad Arezzo la ventiset­tesima gara di cam­pionato avrebbe la matematica certezza della promozione in serie A e questa sarà anche l’opportunità per fare chiarezza a tutti i livelli.

Stupisce semmai che la società non ab­bia preso posizione a proposito dei disagi lamentati da Deschamps. Può darsi che la governance bianconera attenda la serie A per affontare il problema di Didier, ma certamente le recenti dichiarazioni di Co­bolli e Sant’Albano hanno regalato poche certezze. « Speriamo che Deschamps re­sti con noi » ha detto l’amministratore de­legato Ifil a dimostrazione che il problema esiste e che neppure i dirigenti sono in grado di dare certezze a Deschamps come se non condividessero le idee del loro al­lenatore. Il problema è sempre l’accop­piata Secco-Bettega che non riesce a tro­vare feeling con Didier, ma per adesso la società non si è espressa e questo è quan­to meno curioso.

Ad arricchire il nebuloso panorama rendendolo ancora meno chiaro, è arriva­ta anche una dichiarazione di Luciano Moggi che in pratica ci regala indiretta­mente uno strano spaccato di vita juven­tina. L’ex direttore generale della Juven­tus nel corso della trasmissione “Antenna 3“ ha dichiarato di parlare abitualmente con il direttore sporti­vo della Juventus Ales­sio Secco. Ha aggiunto Luciano Moggi: « Dico sempre ad Alessio di dimostrarsi impassibi­le durante le trattative ». Il che signi­fica che il giovane diri­gente continua a man­tenere rapporti con il suo vecchio diretto­re generale, ma neanche su questo punto la società si è espressa.

L’amministratore delegato Jean Claude Blanc, uno degli uomini sicuramente più vicini a Deschamps, ieri non è intervenu­to sull’argomento che scotta limitandosi a parlare della prossima partita che vale la serie A: « Ad Arezzo la Juventus potrà fi­nalmente vedere la luce alla fine di un lungo e difficile cammino. In questa setti­mana ci sarà molta Juve. Negli ultimi die­ci mesi molto è stato fatto e adesso è arri­vato il momento di raccogliere elementi concreti. Il periodo negativo è finito » . Nessun commento sul futuro del tecnico. Blanc ha rimandato ad altre occasioni la risposta. Ma se la Juve perdesse Didier proprio adesso sarebbe davvero un brut­to colpo a livello mediatico e tecnico.

corrieredellosport