Real di nuovo galattico
Quella di Huelva è la 5ª vittoria consecutiva delle merengues, l'11ª in trasferta nella Liga (record nella storia del club). A fine stagione, però, Calderon vorrebbe sostituire l'allenatore italiano con Bernd Schuster del Getafe
Il cuore, la fede, l'unione che fa la forza, la "suerte", che non guasta mai. E poi il record, la striscia positiva, il primato. E la frattura, apparentemente insanabile, i giochi di potere, la lotta fratricida. Non manca l'epica al Real Capello. Prima brutto e senz'anima, ora gagliardo e pieno di spirito. Quello spirito della maglia evocato da Capello sin dal suo primo giorno a Madrid, 10 mesi fa. Passando a Huelva il Don Fabio II ha riscritto un pezzettino di storia Real: 11 vittorie in trasferta, nuovo primato del club. Quinta vittoria consecutiva, mai successo quest'anno, rimediati 24 punti su 27 disponibili nelle ultime 9 giornate. E il primo posto in classifica difeso con i denti: 3-2 al Siviglia, 4-3 all'Espanyol, 3-2 al Recreativo, con rimonte da infarto nelle ultime due giornate. "Non mi vedo ancora campione", dice Capello. E come potrebbe?
SPRINT INCERTO - Mancano 3 giornate e i cugini dell'Atletico sono riusciti a ridare fiato, morale, fiducia a un Barcellona fermo. Il 6-0 dei catalani all'Atletico Madrid è un altro record: negativo per il Vicente Calderon, mai violato con tanta abbondanza. "Il Barça ha funzionato, però per me non è stato tanto impressionante", l'analisi sincera di Rijkaard. Troppo poveri gli avversari, troppo brutti per essere veri. Doveva essere una giornata di ribaltoni, la quart'ultima della Liga, e invece le prime 4 hanno vinto tutte nonostante le trasferte apparentemente insidiose e continuano a ritrovarsi raccolte in 4 punti. Guida sempre il Madrid.
FAZIONI IN LOTTA - "Capello e il problema di Calderon", titola oggi El Pais. "'Se il Madrid vince la Liga, sarà un problema'. Sono parole del contorno di Calderon, il presidente del Madrid. La dirigenza del club da 5 mesi prepara la sostituzione di Capello con Schuster. Lo stesso Capello non aspetta altro che la destituzione. In questo modo riceverà 8 milioni di euro in più, cosa essenziale per l'italiano, e romperà il suo legame con Calderon, un presidente dal quale non si sente appoggiato. La vittoria in campionato obbligherà però Calderon a spiegare quella che pare una mossa incoerente. Questo è un problema politico". In piena crisi di nervi, Calderon ha firmato un accordo con Schuster (penale da un milione di euro) e il tedesco lo ha convinto a prendere Saviola, svincolato dal Barça. Ora Calderon rischia di costringere il Real a ricominciare tutto daccapo per l'ennesima volta, con un tecnico nuovo e senza esperienza di alto livello, chiamato a guidare uno spogliatoio finalmente unito, da Capello. E forse vincente. Non è vero che il tecnico italiano aspetta la destituzione. È vero invece che il presidente è riuscito a creare un clima da carbonari: l'allenatore e il suo staff, la squadra mai così compatta, Mijatovic e Baldini da una parte, Calderon e i suoi pochi uomini dall'altra. E una vittoria che potrebbe diventare un problema.
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