La Roma su Juan e Felipe
Il procuratore di Chivu «I giallorossi hanno sempre la priorità ma se restano fermi sul tetto degli ingaggi... » Juan è un nazionale e per lui garantisce Voeller
Cristian Chivu all’Inter. A Trigoria tutto Pizarro, Grosso e cash. Cash che, più o meno, servirà ad acquistare il compagno al centro della difesa romanista di Philippe Mexes con contratto, il francese, prolungato sino al 2012. Compagno che potrebbe essere brasiliano, Juan ora al Bayer Leverkusen, oppure Felipe dell’Udinese, per andare a completare il pacchetto dei centrali difensivi con Matteo Ferrari (ieri positivo l’incontro).
E’ uno scenario possibile per il prossimo futuro della Roma. Che, ormai da qualche giorno, ha la certezza che entrambi i suoi centrali difensivi titolari non si accontenteranno di due milioni e mezzo netti a stagione, come da tetto societario per prolungare il contratto con la società giallorossa. E, allora, se ne potrebbe tenere uno e puntare su qualcun altro che costa di meno di cartellino e ingaggio.
CHIVU - Sul rinnovo contrattuale del romeno, la frase chiave l’ha detta il suo procuratore, Victor Becali: «Per Chivu, la Roma ha sempre la priorità. Ma se la società resta ferma al tetto degli ingaggi, sarà difficile trovare un accordo » . Come dire: due milioni e mezzo non bastano, ci sono squadre che ci offrono almeno un milione in più. In primis l’Inter che, su precisa indicazione di Roberto Mancini, vuole portare il romeno ad Appiano Gentile. E ha le carte giuste (metà Pizarro, Grosso che è l’esterno sinistro che cerca la Roma e soldi) per portare avanti la trattativa con solido ottimismo (a meno che non sia Chivu a stoppare tutto al motto la squadra me la scelgo io). Con il romeno in nerazzurro, la società giallorossa poi potrebbe fare lo sforzo economico necessario per trattenere Mexes ( nei contratti spesso vengono inserite clausole che garantiscono cash comunque sicuro). E puntare, con la liquidità incassata da Moratti, su un altro centrale con un contratto a cifre inferiori e col costo del cartellino che ha un prezzo dimezzato rispetto al romeno.
JUAN - Identikit, economico, che calza a pennello a Juan, 28 anni, brasiliano, nazionale; contratto da un milione e mezzo di euro netti a stagione sino al 2009 con il Bayer Leverkusen; prezzo del cartellino otto milioni (trattabili), già da qualche mese ufficialmente sul mercato, come confermato dal grande capo del Bayer, un signore che si chiama Rudi Voeller che a Trigoria conoscono bene, anzi di più; procuratore che si chiama Alessandro Lucci, manager che a Trigoria ha già Taddei, Vucinic, il portiere Julio Sergio (in partenza). Ieri, sarà un caso, Lucci è stato a Trigoria dove ha incontrato anche la dottoressa Mazzoleni, responsabile amministrativa della società. Ci sono, quindi, tutti i presupposti perché la trattativa possa andare in porto, anche se sul nazionale brasiliano hanno messo gli occhi pure Milan e Fiorentina.
FELIPE - L’altro centrale difensivo che piace tanto a Luciano Spalletti è il brasiliano dell’Udinese Felipe, giocatore che il tecnico toscano conosce molto bene avendolo visto crescere in maniera esponenziale negli anni trascorsi sulla panchina dell’Udinese. E’ lui, probabilmente, il centrale difensivo primo nella lista spallettiana. Anche se questa trattativa presenta diverse controindicazioni di non facile soluzione: 1) Pozzo lo valuta non meno di quindici milioni di euro, prezzo fuori mercato, ma fissato così alto dal patron friulano proprio perché non lo vorrebbe vendere nella convizione che tra dodici mesi il giocatore avrà un valore superiore; 2) i rapporti tra Roma e Udinese sono tornati normali ma non possono definirsi idilliaci; 3) il procuratore del brasiliano è Mino Raiola, sì quello che in alcune intercettazioni recentemente rese pubbliche, parlando con Luciano Moggi, non è che si rivolgesse in termini amichevoli nei confronti della società giallorossa; 4) è stato a lungo fuori in questo campionato per un’operazione di ernia inguinale.
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