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  29/05/2007 - LA JUVE VUOLE UN ALLENATORE LEADER


Blanc:"Lippi alla Juve se viene subito"

Cinquanta milioni per la Juve di Lippi. Ma deve arrivare subito, prende­re in mano la situazione e partire con la squadra per il ritiro di Pinzolo a metà lu­glio. Se così non fosse, la società si orien­terebbe verso altre soluzioni. Questa l’in­dicazione emersa dopo un incontro con l’amministratore delegato Jean Claude Blanc che ha parlato a lungo della suc­cessione di Deschamps. Il nome nuovo è sempre quello vecchio: Lippi rimane in cima ai pensieri bianconeri.

Ma Blanc ha spiegato in modo molto chiaro che al­la nuova squadra “ serve subito un allenatore lea­der a capo di un progetto che continua”. Quindi la decisione spetta adesso a Marcello: o viene subito o perde l’autobus. Non è tut­to: l’amministratore dele­gato ha parlato anche di altre soluzioni per la pan­china (senza fare nomi) e ha annunciato pure che la metà dei 105 milioni che arriveranno dall’aumento di capitale (sottoscrizione cominciata ieri) la società li destinerà al mercato di quest’anno. Una precisa­zione: i cinquanta milioni a disposizione verranno spesi soltanto per i cartel­lini dei giocatori. Stipendi e benefit sono esclusi. Blanc ha fatto anche alcu­ne precisazioni sulla vi­cenda Deschamps affron­tando ( ma con un pizzico di imbarazzo) l’argomento degli uomini della vecchia Juventus che sono rimasti in sella: Secco e Bettega in particolare.

PRESSIONI - Molto chiaro il pensiero di Blanc: « Sappiamo che la prossi­ma stagione sarà difficile, quindi la Juventus ha bi­sogno di un allenatore che sia in grado di sopportare la grande pressione che ci sarà attorno alla squadra e all’ambiente tecnico. Chiunque arriverà dovrà convivere con queste pres­sioni. Il cammino è bello perchè è difficile, la nostra è una sfida importante, ma dobbiamo trovare l’uo­mo giusto ». E’ saltato fuo­ri il nome di Lippi e Blanc non ha fatto una piega la­sciando chiaramente capi­re che Marcello è il candi­dato numero uno: « Lippi ha una sala coppe perso­nale e una grande storia juventina » . Confermato. Ma la domanda è stata ov­via: se la Juve ha avuto problemi per il contratto di Deschamps che guada­gnava seicento mila euro, sarà in grado di soddisfare le richieste di un ct cam­pione del mondo? Risposta secca: « Abbiamo la capa­cità di pagare il giusto. Ogni professionista ha un valore e una storia. Un giovane calciatore costa meno di un grande cam­pione. Noi siamo in grado di riconoscere capacità, esperienza, competenza, valore a un uomo di presti­gio, chiunque sia, che vie­ne a lavorare con noi » .

IN FRETTA - Dunque è Lippi l’uomo del destino. Ma ci sono problemi. Ab­biamo chiesto a Blanc se la Juve sia disposta ad aspettare Lippi per qual­che mese mettendo in pan­china un tecnico gradito al viareggino. La porta è ri­masta chiusa: « Noi dob­biamo avere subito un al­lenatore leader in panchi­na. Chiunque egli sia » . Non è dunque più pratica­bile l’idea di aspettare Marcello che ha la Juve in mano ma deve decidersi. Diverso invece l’atteggia­mento sulla eventuale qualifica dell’ct campione del mondo: « La Juve è aperta a tutto, è una socie­tà moderna. Se per il bene della società è necessario staccarsi dall’idea di ave­re un allenatore tradizio­nale per arrivare a un’al­tra figura tecnico-dirigen­ziale, facciamo volentieri anche questo passo. L’im­portante però è andare avanti con il progetto a grande velocità. Gli orien­tamenti non cambiano: il mercato porterà alla Juve tre grandi giocatori. Nel­l’ordine di priorità: un centrocampista, un difen­sore e un attaccante » .

ALTRE SOLUZIONI - Blanc ha parlato a lungo anche delle altre soluzioni in cantiere e questo, unita­mente alle dichiarazioni che Marcello ha reso a Na­poli, ci ha fatto anche pen­sare che l’ipotesi Lippi ie­ri si fosse un po’ raffred­data. L’ex ct ha detto chia­ramente che non ha inten­zione di tornare a lavorare prima di qualche mese e il concetto stride con la fret­ta della Juventus messa in bella evidenza da Blanc. Il quale ha pure aggiunto: « Ci sono altre soluzioni che stiamo valutando an­che se gli allenatori cam­pioni del mondo non sono tanti. Insomma, ci sono due strade: la prima porta a tecnici di livello molto giovani e intriganti. Una scelta che presenterebbe dei rischi che potremmo anche correre visto che or­mai ai rischi siamo abi­tuati. La seconda strada porta a tecnici con espe­rienze meno importanti di quelle di Lippi ma di asso­luta qualità ». La fretta pe­rò è sovrana: « Nel corso di questa settimana ho in ca­lendario alcuni incontri, nel corso della prossima o subito dopo la Juve an­nuncerà l’allenatore. Dob­biamo far tutto il più pre­sto possibile » .

DESCHAMPS - Le dichia­razioni di Deschamps so­no state un altro tema che Blanc ha voluto cavalcare. Il francese ha detto: « Ho sentito le dichiarazioni di Didier e ho apprezzato quello che ha detto perchè in linea con quello che è successo. Voglio però pre­cisare i tre motivi che lo hanno portato alle dimis­sioni: 1) il ruolo dell’alle­natore nell’ambito delle strategie di mercato: De­schamps è stato sempre coinvolto nel progetto ha avuto la possibilità di dire la sua. Ma è la società che decide gli investimenti na­turalmente dopo aver ascoltato tutti. In altri ter­mini: sì al dialogo ma nel rispetto dei ruoli. Non ci siamo trovati. 2) revisione del contratto in scadenza nel 2008: la Juve pensa che i contratti si rispetti­no, ma per dare un ricono­scimento al tecnico gli ab­biamo proposto un aumen­to del contratto attuale, ma non è stato in linea con le aspettative di Didier 3) rinnovo contrattuale dal 2008 al 2010: Abbiamo proposto a Didier anche un prolungamento sino al 2010 in linea con la sua esperienza e i risultati raggiunti, ma ancora una volta non ci siamo trovati » .

VECCHIA JUVE - Secco, Bettega, Agricola, Pezzot­ti, l’idea Lippi. Dall’ester­no la Juve sembra molto simile a quella dei dodici anni di triade. Blanc ne ha parlato: « Non esiste la vecchia Juve e non esiste la nuova Juve. Esiste la Juve e basta. Secco non può pagare il fatto di aver lavorato con Moggi perchè non sarebbe giusto. Bette­ga non è stato implicato nello scandalo ed è un consulente esterno che ha il contratto in scandenza alla fine di giugno. Vedre­mo cosa fare, ma non cre­do che Moggi dia consigli a Secco e Bettega. Su que­sto sono pronto a mettere la mano sul fuoco. Del re­sto nessuno in società può avere rapporti con Moggi. Questa è la regola e mi ri­sulta che tutti la rispettino » .