Blanc:"Lippi alla Juve se viene subito"
Cinquanta milioni per la Juve di Lippi. Ma deve arrivare subito, prendere in mano la situazione e partire con la squadra per il ritiro di Pinzolo a metà luglio. Se così non fosse, la società si orienterebbe verso altre soluzioni. Questa l’indicazione emersa dopo un incontro con l’amministratore delegato Jean Claude Blanc che ha parlato a lungo della successione di Deschamps. Il nome nuovo è sempre quello vecchio: Lippi rimane in cima ai pensieri bianconeri.
Ma Blanc ha spiegato in modo molto chiaro che alla nuova squadra “ serve subito un allenatore leader a capo di un progetto che continua”. Quindi la decisione spetta adesso a Marcello: o viene subito o perde l’autobus. Non è tutto: l’amministratore delegato ha parlato anche di altre soluzioni per la panchina (senza fare nomi) e ha annunciato pure che la metà dei 105 milioni che arriveranno dall’aumento di capitale (sottoscrizione cominciata ieri) la società li destinerà al mercato di quest’anno. Una precisazione: i cinquanta milioni a disposizione verranno spesi soltanto per i cartellini dei giocatori. Stipendi e benefit sono esclusi. Blanc ha fatto anche alcune precisazioni sulla vicenda Deschamps affrontando ( ma con un pizzico di imbarazzo) l’argomento degli uomini della vecchia Juventus che sono rimasti in sella: Secco e Bettega in particolare.
PRESSIONI - Molto chiaro il pensiero di Blanc: « Sappiamo che la prossima stagione sarà difficile, quindi la Juventus ha bisogno di un allenatore che sia in grado di sopportare la grande pressione che ci sarà attorno alla squadra e all’ambiente tecnico. Chiunque arriverà dovrà convivere con queste pressioni. Il cammino è bello perchè è difficile, la nostra è una sfida importante, ma dobbiamo trovare l’uomo giusto ». E’ saltato fuori il nome di Lippi e Blanc non ha fatto una piega lasciando chiaramente capire che Marcello è il candidato numero uno: « Lippi ha una sala coppe personale e una grande storia juventina » . Confermato. Ma la domanda è stata ovvia: se la Juve ha avuto problemi per il contratto di Deschamps che guadagnava seicento mila euro, sarà in grado di soddisfare le richieste di un ct campione del mondo? Risposta secca: « Abbiamo la capacità di pagare il giusto. Ogni professionista ha un valore e una storia. Un giovane calciatore costa meno di un grande campione. Noi siamo in grado di riconoscere capacità, esperienza, competenza, valore a un uomo di prestigio, chiunque sia, che viene a lavorare con noi » .
IN FRETTA - Dunque è Lippi l’uomo del destino. Ma ci sono problemi. Abbiamo chiesto a Blanc se la Juve sia disposta ad aspettare Lippi per qualche mese mettendo in panchina un tecnico gradito al viareggino. La porta è rimasta chiusa: « Noi dobbiamo avere subito un allenatore leader in panchina. Chiunque egli sia » . Non è dunque più praticabile l’idea di aspettare Marcello che ha la Juve in mano ma deve decidersi. Diverso invece l’atteggiamento sulla eventuale qualifica dell’ct campione del mondo: « La Juve è aperta a tutto, è una società moderna. Se per il bene della società è necessario staccarsi dall’idea di avere un allenatore tradizionale per arrivare a un’altra figura tecnico-dirigenziale, facciamo volentieri anche questo passo. L’importante però è andare avanti con il progetto a grande velocità. Gli orientamenti non cambiano: il mercato porterà alla Juve tre grandi giocatori. Nell’ordine di priorità: un centrocampista, un difensore e un attaccante » .
ALTRE SOLUZIONI - Blanc ha parlato a lungo anche delle altre soluzioni in cantiere e questo, unitamente alle dichiarazioni che Marcello ha reso a Napoli, ci ha fatto anche pensare che l’ipotesi Lippi ieri si fosse un po’ raffreddata. L’ex ct ha detto chiaramente che non ha intenzione di tornare a lavorare prima di qualche mese e il concetto stride con la fretta della Juventus messa in bella evidenza da Blanc. Il quale ha pure aggiunto: « Ci sono altre soluzioni che stiamo valutando anche se gli allenatori campioni del mondo non sono tanti. Insomma, ci sono due strade: la prima porta a tecnici di livello molto giovani e intriganti. Una scelta che presenterebbe dei rischi che potremmo anche correre visto che ormai ai rischi siamo abituati. La seconda strada porta a tecnici con esperienze meno importanti di quelle di Lippi ma di assoluta qualità ». La fretta però è sovrana: « Nel corso di questa settimana ho in calendario alcuni incontri, nel corso della prossima o subito dopo la Juve annuncerà l’allenatore. Dobbiamo far tutto il più presto possibile » .
DESCHAMPS - Le dichiarazioni di Deschamps sono state un altro tema che Blanc ha voluto cavalcare. Il francese ha detto: « Ho sentito le dichiarazioni di Didier e ho apprezzato quello che ha detto perchè in linea con quello che è successo. Voglio però precisare i tre motivi che lo hanno portato alle dimissioni: 1) il ruolo dell’allenatore nell’ambito delle strategie di mercato: Deschamps è stato sempre coinvolto nel progetto ha avuto la possibilità di dire la sua. Ma è la società che decide gli investimenti naturalmente dopo aver ascoltato tutti. In altri termini: sì al dialogo ma nel rispetto dei ruoli. Non ci siamo trovati. 2) revisione del contratto in scadenza nel 2008: la Juve pensa che i contratti si rispettino, ma per dare un riconoscimento al tecnico gli abbiamo proposto un aumento del contratto attuale, ma non è stato in linea con le aspettative di Didier 3) rinnovo contrattuale dal 2008 al 2010: Abbiamo proposto a Didier anche un prolungamento sino al 2010 in linea con la sua esperienza e i risultati raggiunti, ma ancora una volta non ci siamo trovati » .
VECCHIA JUVE - Secco, Bettega, Agricola, Pezzotti, l’idea Lippi. Dall’esterno la Juve sembra molto simile a quella dei dodici anni di triade. Blanc ne ha parlato: « Non esiste la vecchia Juve e non esiste la nuova Juve. Esiste la Juve e basta. Secco non può pagare il fatto di aver lavorato con Moggi perchè non sarebbe giusto. Bettega non è stato implicato nello scandalo ed è un consulente esterno che ha il contratto in scandenza alla fine di giugno. Vedremo cosa fare, ma non credo che Moggi dia consigli a Secco e Bettega. Su questo sono pronto a mettere la mano sul fuoco. Del resto nessuno in società può avere rapporti con Moggi. Questa è la regola e mi risulta che tutti la rispettino » .
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