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  30/05/2007 - CASSANO VUOLE L'ITALIA


Il Real lo scambierebbe volentieri con Adriano

Il Real Madrid che punta dopo tre anni di di­giuno a vincere la Liga pensa già al futuro e guarda al­l’Italia in generale (ed all’Inter in particolare) per rinfor­zare una squadra che nella prima parte della stagione ha avuto molte difficoltà. Fermo restando che sarà fatto un nuovo tentativo per portare in Spagna il milanista Kakà, vero e proprio oggetto dei desideri del presidente Calde­ron, ai primi posti nella lista degli acquisti c’è anche Adriano Leite Ribeiro, l’attaccante nerazzurro che il Re­al vorrebbe “ riciclare” dopo due stagioni difficili. La conferma è arrivata dalle parole di Pedrag Mijatovic, direttore sportivo della Casa Blanca, lunedì a Novi Sad per l’addio al calcio di Sinisa Mihajlovic. L’uomo merca­to madridista ha speso per Adri parole di grande stima, ha aperto ad un’operazione che preve­drebbe ( come contropartita tecnica) l’approdo a Milano di Antonio Cassano, ma ha anche annunciato la conferma di Capello e lodato il Milan e Ronaldo per il grande finale di stagione.

Mijatovic, che impressione le ha fat­to l’Adriano che lunedì si è trovato di fronte da avversario nell’amichevole organizzata da Mihajlovic?

«Una buona impressione perché Adri è un grande giocatore. Lo conosco bene visto che siamo stati insieme alla Fio­rentina. Ha un potenziale incredibile e lo stimo molto. Può segnare da ogni po­sizione e quando sta bene è difficile da marcare per chiunque».

Adriano al Real Madrid è un’ipotesi possibile?

(sorriso) «Per parlare di mercato ci sarà tempo in fu­turo. Adesso noi vogliamo vincere il campionato e non è nostra intenzione distrarci».

In Italia si dice che potreste utilizzare Cassano come pedina di scambio per arrivare al brasiliano. E’ vero?

«Sappiamo che Antonio vorrebbe tornare nel vostro campionato e vedremo se sarà possibile accontentarlo. Sinceramente però non abbiamo ancora affrontato l’ar­gomento perché è nostra intenzione prima di tutto con­cludere nel migliore dei modi questa stagione. I bilanci li faremo dopo le ultime due gare».

Non temete che facendo tornare Cassano in Italia pos­sa rifiorire come è successo a Ronaldo al Milan e dun­que essere investiti da una marea di critiche?

«Ronaldo è un grande attaccante ed in questa secon­da parte di stagione in rossonero ha fatto benissimo. Set­te gol non sono pochi e merita i nostri complimenti per il suo rendimento. A Madrid aveva avuto dei problemi, ma li ha superati alla grande dimostrando ancora una volta tutto il suo valore. Sono contento per lui».

Nonostante Ronie in Europa non potesse giocare, il Milan ha vinto la Champions League. Giusto il verdet­to del campo?

«Il Milan ha meritato di vincere la coppa, nessun dub­bio. La finale contro il Liverpool non è stata bellissima, ma i rossoneri hanno fatto pesare la loro esperienza. Un calcio spettacolare lo avevano messo in mostra nei tur­ni precedenti soprattutto contro il Bayern Monaco ed il Manchester United: sono state due gare fantastiche».

Il Milan è la squadra che gioca il miglior calcio d’Eu­ropa?

«Difficile esprimersi in termini assoluti su questo ar­gomento. Il Milan è andato bene in Europa, ma non in campionato dove l’Inter ha dominato. La formazione di Ancelotti si è fatta trovare pronta nel momento decisivo della stagione».

Merito di Kakà, capocannoniere del­la Champions con i suoi 10 gol.

«Kakà è un grande campione, un gio­catore fantastico».
Sia sincero, il Real Madrid pensa an­cora ad acquistare il brasiliano nono­stante Galliani continui a ritenerlo ince­dibile?

«Uno come Kakà interessa a tutte le grandi società ed il Real non fa eccezio­ne. Parlarne ancora, però, è inutile visto che l’affare è difficile e lui ora è felice al Milan. Noi però non ci arrendiamo: ve­diamo quello che succederà in futuro».

Mijatovic ha un sogno nel cassetto per la prossima campagna acquisti?

«Sì, ma non lo dico».
E’ Ibrahimovic?
«Lasciamo stare... Prima dobbiamo vincere la Liga. Dipende solo da noi visto che, conquistando sei punti nelle prossime due gare, saremmo campioni. Abbiamo intenzione di chiudere alla grande la stagione senza far­ci sorpassare dal Barcellona».

Quanto merito ha Capello per l’incredibile rimonta del Real?

«Tanto. Obiettivamente lui ha svolto davvero un gran­de lavoro. Avevamo iniziato male e ad un certo punto sembravamo fuori dalla lotta per il titolo, spacciati, ma Capello non ha mai mollato, resistendo alla pressione della piazza e guidando la squadra all’aggancio al Bar­ca ».

Don Fabio rimarrà anche la prossima stagione?
«Credo proprio di sì perché ha altri due anni di con­tratto. Ha lavorato alla grande e merita il titolo».