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  02/06/2007 - SOLO FANTAMERCATO?


Gila chiama anche l'Inter. Il Milan: dateci Adriano


Il disagio di Gilardino può portare a uno scambio con Adriano. E’ questo il clamoroso epilogo che si staglia sullo sfondo di un percorso umano e professionale a dir poco tormentato: Alberto, dopo aver strizzato l’occhio alla Juve, ha lanciato dei precisi segnali anche in direzione di Palazzo Durini. Il Milan è al corrente di tutto, il giocatore in queste ore ha avuto un franco colloquio telefonico con Ancelotti, che ha fatto seguito ad un primo abboccamento con Galliani. Cercava, il Gila, parole tranquillizzanti, ha ricevuto invece parole schiette: "Se rimani ne siamo lieti, però non possiamo garantirti il ruolo di titolare". Se lo era sentito dire dall’amministratore delegato del club, glielo ha ripetuto l’allenatore: non ci sono appigli. Il Milan prosegue nella sua caccia a un altro attaccante di altissimo livello, se questa situazione non sta bene alla punta campione del Mondo, il club cercherà di facilitarne la sistemazione altrove, anche se si trattasse di una società rivale per lo scudetto. Ma, attenzione, Ancelotti pretende un’adeguata contropartita tecnica, in ciò assecondato da Galliani. Quindi se Gilardino desiderasse andare all’Inter e Moratti volesse accoglierlo, il Milan tratterebbe l’affare soltanto se venisse inserito Adriano. Perché Ancelotti è convinto che accanto a Ronaldo, l’Imperatore tornerebbe tale.

DESIDERIO - Va subito detto che non siamo di certo entrati in una trattativa. Al momento l’Inter non può che prendere atto di un desiderio espresso da un bravo giocatore in difficoltà. Quindi ha registrato gli attendibili segnali lanciati da Gilardino agli uomini mercato con l’attenzione e la serietà che meritano, nel rispetto del valore dell’atleta in questione. Ma il club campione d’Italia non intende muovere un dito per disturbare i rivali cittadini: il Milan sul Gila aveva puntato tanti soldi, è giusto che il segnale di via libera a una trattativa giunga eventualmente da via Turati.

SUAZO - Perciò la società nerazzurra adesso è concentrata sull’operazione Suazo e altri movimenti di contorno. Il Cagliari attende una risposta decisa da parte di Andreolli (deve accettare il prestito), mentre l’Inter deve riscattare Acquafresca dal Treviso (dove girerebbe il terzino sinistro Fautario) e girarlo ai sardi per poi rilevare la comproprietà di Piovaccari, attualmente alla Triestina, e trasferirla a Cellino. Probabile un nuovo incontro tra presidenti entro mercoledì.

SHEVA - Il giro dei big, cioè i vari Eto’o, Henry, Cassano (che però non interessa a Moratti) eccetera si metterà in moto a metà mese, quando la Liga avrà avuto il suo vincitore e Real e Barcellona dovranno far capire obbiettivi e strategie. Per quel tempo si presume che la vicenda Suazo sia giunta a conclusione ed ecco quindi che Branca e Oriali si potranno concentrare sulle manovre delle grandi d’Europa. E in questa prospettiva viene fuori un altro affare altisonante: Sheva in nerazzurro. Anche qui occorre sgombrare il campo da fraintendimenti: l’Inter non chiederà Andriy al Chelsea. Però se il giocatore volesse tornare a tutti i costi in Italia e per un motivo qualsiasi non dovesse essere riaccolto dal suo vecchio club, ecco che l’interesse della società di Palazzo Durini si farebbe concreto, a determinate condizioni economiche. Ma in questo momento si ritiene che il Chelsea non venderà l’attaccante ucraino.

Nicola Cecere
Andrea Schianchi
(gazzetta.it)