Inter vicinissima a Chivu
Per Cristian, valutato sui 15 milioni, contratto di 5 anni per circa 4 milioni a stagione Nella trattativa per il cileno inseriti Samuel e Grosso Mercoledì comunque il ds Pradè volerà in Romania per il rinnovo, ma Chivu è molto freddo con la Roma per la priorità data a Mexes .
Cristian Chivu è sempre più vicino all’Inter. Un passo o poco più, con grande gioia di Roberto Mancini, primo sponsor del romeno da almeno due stagioni. Inutile girare intorno al problema: ormai da diversi giorni, le più svariate fonti di mercato, comprese quelle vicinissime al difensore, danno per trovato l’accordo tra Moratti e giocatore, contratto di cinque anni per un ingaggio netto di circa quattro milioni di euro a stagione. In questi ultimi giorni gli indizi si sono andati sommando e se è vero come è vero che un indizio resta un indizio, due restano due, ma tre fanno una prova, figuratevi se si perde il conto degli indizi.
INDIZI - Il primo è la certezza che l’Inter lo ha richiesto nella trattativa con la Roma per la seconda metà del cartellino di Pizarro, attualmente in comproprietà tra le due società. Il secondo è lo stato d’animo perlomeno amareggiato del giocatore, partito da Roma lunedì scorso senza aver incontrato nessuno della società.
Proprio nelle ore in cui il procuratore di Mexes, a Villa Pacelli, si metteva seduto al tavolo della trattativa con la dottoressa Sensi e il direttore sportivo Daniele Pradè per chiudere un prolungamento contrattuale sino al 2011, ingaggio da due milioni e mezzo netti a stagione che, con premi a rendimento e obiettivo, possono diventare tre e mezzo. Chivu, in qualche maniera, si è sentito messo da parte della società, considerato una seconda scelta, intrappolato, per certi versi, dalla firma del suo compagno francese, messo all’angolo, nel senso o firmi questo contratto con la Roma, oppure sei tu, Chivu, a lasciare la capitale. Così come ha trovato strano che dopo essere stato un anno a Roma, ha scoperto che Pradè vuole partire per la Romania la prossima settimana per offrirgli il nuovo contratto (e Pradè partirà mercoledì prossimo).
Ma non era più semplice vedersi a Roma? sostengono le persone che curano gli interessi del giocatore. Terzo indizio: quando una persona vicinissima al giocatore, ti dice che manca soltanto l’accordo tra le due società, poi è tutto fatto, questo vuole dire che tra Inter e Chivu non esistono ostacoli personalizzati alla conclusione della trattativa, anche se il giocatore continua a dire che la sua priorità resta la Roma. Quarto indizio: la Roma nelle sue strategie di mercato ha sempre continuato a guardare con interesse ai difensori centrali, non è un caso che la stampa tedesca abbia già dato per certo il trasferimento del brasiliano Juan dal Bayer Leverkusen alla Roma, non è altrettanto un caso la voglia di Spalletti di tornare ad avere alle sue dipendenze il brasiliano Felipe dell’Udinese e non è neppure un caso che per lo svincolato Dainelli si sia fatto a più riprese il nome del club giallorosso.
TRATTATIVA - A questo punto, pare assai improbabile che quando Pradè si presenterà in Romania la prossima settimana ottenga la firma del giocatore. Come, peraltro, ha ripetuto più volte il procuratore del giocatore, Becali, dicendo che due milioni e mezzo (quelli che offre la Roma) sono pochi. Come dire: non firmiamo, vendete il giocatore. E la Roma, in questo senso, ha un compratore obbligato o quasi, l’Inter campione d’Italia. Sulla quotazione del giocatore è già stato trovato un accordo di massima (15 milioni), da definire invece il cash da mettere sul piatto, visto che l’Inter valuta non meno di sei milioni la metà di Pizarro e in più vuole inserire un altro giocatore (Grosso o Samuel) per limitare a quattro-cinque milioni l’esborso economico. La Roma, invece, ha qualche dubbio su Grosso, considera Samuel un cavallo di ritorno e per giunta con un ingaggio ben al di sopra dei due milioni e mezzo, tetto massimo fissato dalla società. I giocatori, a Trigoria, vogliono sceglierseli e, allora, chiede nove-dieci milioni liquidi più la metà del cartellino di Pizarro. La distanza tutto è meno che incolmabile. C’è un solo modo perché l’affare non vada in porto. Ovvero che la prossima settimana quando Pradè incontrerà Becali e Chivu, il romeno firmi. Allora cambierebbe tutto, comproprietà di Pizarro compresa.
corrieredellosport
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