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  02/06/2007 - LA SQUADRA DI MORATTI PESCA NELLA CAPITALE


Inter vicinissima a Chivu

Per Cristian, valutato sui 15 milioni, contratto di 5 anni per circa 4 milioni a stagione Nella trattativa per il cileno inseriti Samuel e Grosso Mercoledì comunque il ds Pradè volerà in Romania per il rinnovo, ma Chivu è molto freddo con la Roma per la priorità data a Mexes .

Cristian Chivu è sempre più vicino all’In­ter. Un passo o poco più, con grande gioia di Rober­to Mancini, primo sponsor del romeno da almeno due stagioni. Inutile girare intorno al problema: or­mai da diversi giorni, le più svariate fonti di merca­to, comprese quelle vicinissime al difensore, danno per trovato l’accordo tra Moratti e giocatore, contratto di cinque anni per un ingaggio netto di circa quat­tro milioni di euro a stagione. In que­sti ultimi giorni gli indizi si sono an­dati sommando e se è vero come è vero che un indizio resta un indizio, due restano due, ma tre fanno una prova, figuratevi se si perde il conto degli indizi.

INDIZI - Il primo è la certezza che l’Inter lo ha richiesto nella trattativa con la Roma per la seconda metà del cartellino di Pizarro, attualmente in comproprietà tra le due società. Il secondo è lo stato d’animo perlome­no amareggiato del giocatore, parti­to da Roma lunedì scorso senza aver incontrato nessuno della società.

Proprio nelle ore in cui il procuratore di Mexes, a Villa Pacelli, si metteva seduto al tavolo della trat­tativa con la dottoressa Sensi e il direttore sportivo Daniele Pradè per chiudere un prolungamento con­trattuale sino al 2011, ingaggio da due milioni e mezzo netti a stagione che, con premi a rendimen­to e obiettivo, possono diventare tre e mezzo. Chi­vu, in qualche maniera, si è sentito messo da parte della società, considerato una seconda scelta, in­trappolato, per certi versi, dalla firma del suo com­pagno francese, messo all’angolo, nel senso o firmi questo contratto con la Roma, oppure sei tu, Chivu, a lasciare la capitale. Così come ha trovato strano che dopo essere stato un anno a Roma, ha scoperto che Pradè vuole partire per la Romania la prossima settimana per offrirgli il nuovo contratto (e Pradè partirà mercoledì prossimo).

Ma non era più sem­plice vedersi a Roma? sostengono le persone che curano gli interessi del giocatore. Terzo indizio: quando una persona vicinissima al giocatore, ti di­ce che manca soltanto l’accordo tra le due società, poi è tutto fatto, questo vuole dire che tra Inter e Chivu non esistono ostacoli personalizzati alla con­clusione della trattativa, anche se il giocatore con­tinua a dire che la sua priorità resta la Roma. Quar­to indizio: la Roma nelle sue strategie di mercato ha sempre continuato a guardare con interesse ai di­fensori centrali, non è un caso che la stampa tede­sca abbia già dato per certo il trasfe­rimento del brasiliano Juan dal Ba­yer Leverkusen alla Roma, non è al­trettanto un caso la voglia di Spallet­ti di tornare ad avere alle sue dipen­denze il brasiliano Felipe dell’Udinese e non è neppure un ca­so che per lo svincolato Dainelli si sia fatto a più riprese il nome del club giallorosso.

TRATTATIVA - A questo punto, pare assai improbabile che quando Pradè si presenterà in Romania la prossi­ma settimana ottenga la firma del giocatore. Come, peraltro, ha ripetu­to più volte il procuratore del gioca­tore, Becali, dicendo che due milio­ni e mezzo (quelli che offre la Roma) sono pochi. Come dire: non firmia­mo, vendete il giocatore. E la Roma, in questo sen­so, ha un compratore obbligato o quasi, l’Inter cam­pione d’Italia. Sulla quotazione del giocatore è già stato trovato un accordo di massima (15 milioni), da definire invece il cash da mettere sul piatto, visto che l’Inter valuta non meno di sei milioni la metà di Pizarro e in più vuole inserire un altro giocatore (Grosso o Samuel) per limitare a quattro-cinque mi­lioni l’esborso economico. La Roma, invece, ha qualche dubbio su Grosso, considera Samuel un ca­vallo di ritorno e per giunta con un ingaggio ben al di sopra dei due milioni e mezzo, tetto massimo fis­sato dalla società. I giocatori, a Trigoria, vogliono sceglierseli e, allora, chiede nove-dieci milioni li­quidi più la metà del cartellino di Pizarro. La di­stanza tutto è meno che incolmabile. C’è un solo mo­do perché l’affare non vada in porto. Ovvero che la prossima settimana quando Pradè incontrerà Be­cali e Chivu, il romeno firmi. Allora cambierebbe tutto, comproprietà di Pizarro compresa.

corrieredellosport