Lazio, è il giorno di Diego
E’ il giorno di Diego Alves Carreira, 22 anni da compiere alla fine di giugno, convocato dal ct Dunga nella lista dei papabili per la Coppa America. Oggi il portiere dell’Atletico Mineiro potrebbe diventare l’erede di Peruzzi. Lotito aveva aperto la trattativa giovedì scorso, incontrando all’hotel Parco dei Principi Alexandre Faria, responsabile degli affari internazionali del club di Belo Horizonte. Ed era scattata la proposta d’acquisto: 2,5 milioni di euro rateizzati in quattro anni per il cartellino del portiere brasiliano che appartiene alla stessa scuderia del romanista Doni. L’Atletico Mineiro ieri pomeriggio ha inviato una controproposta via fax nella sede di Formello. Più soldi e una formula diversa di pagamento, di sicuro una dilazione inferiore ai quattro anni. «Non divulghiamo le cifre e le modalità della controproposta» ci ha confermato in serata Faria dal suo telefono cellulare. Ma l’accordo è vicino, quasi fatto. Non c’è tanta differenza, l’operazione è quasi in porto. Per chiuderlo dipende soltanto dalla volontà della Lazio, che questa mattina prenderà una decisione e darà una risposta al club brasiliano.
INCONTRO - In mattinata a Formello è previsto un vertice con Delio Rossi. Si farà il punto della situazione, un summit di mercato in piena regola e dove l’argomento principale verterà sul portiere. Lo staff della Lazio ha studiato i dvd di Diego Alves Carreira: le relazioni e le impressioni sono positive. Bravo tra i pali, grande prontezza di riflessi, in Brasile lo hanno paragonato a Dasaev, mito russo di fine anni Ottanta. La società biancoceleste dovrà valutare se affidargli subito la responsabilità del posto lasciato da Peruzzi o se girarlo in prestito per una stagione: in questo caso si tratterebbe di un investimento per accrescere il potenziale tecnico di proprietà.
Anche l’Inter, quando acquistò Julio Cesar, per una stagione lo fece crescere e maturare al Chievo. L’impressione è che, se Rossi esprimerà il gradimento pieno all’operazione, la Lazio consegnerà a Diego Alves il numero uno che era stato di Peruzzi. E’ atteso a Formello anche Marco Ballotta, vicinissimo al rinnovo del contratto che la Lazio gli ha proposto già dall’inizio di aprile, quando ha compiuto 43 anni. La società biancoceleste e lo staff tecnico lo considerano una certezza, una garanzia, pienamente affidabile a dispetto dell’età. E’ ovvio, poi, che si debba anche guardare avanti. Ballotta incontrerà Lotito, con cui vanta uno splendido rapporto, e definirà gli ultimi dettagli. I dirigenti biancocelesti sono convinti che resterà ancora per un anno e gli hanno garantito un posto da secondo portiere. Era l’assicurazione richiesta da Ballotta, che si diverte ancora a giocare e aveva diverse richieste per continuare ad alto livello: in prima fila l’Atalanta del diesse Carlo Osti, che lo aveva conosciuto nella fortunatissima stagione di Treviso ( promozione in A) e poi riportato alla Lazio nel settembre 2005.
SVOLTA - La Lazio punterà su Diego, che preferisce rispetto a De Sanctis (ancora nessun contatto con l’Udinese) e ad altre soluzioni italiane tipo Amelia ( costa troppo) e Toldo (troppo vecchio), perché in fatto di esperienza e in previsione dei preliminari di Champions si sente coperta in caso di necessità - da Ballotta. Tutte riflessioni che verranno sviluppate nel vertice di questa mattina: la società, dopo aver valutato tante piste, appare intenzionata a stringere i tempi e intanto mettere a segno il primo colpo, catturando Diego. Il brasiliano è stato bloccato sino al week-end, poi l’Atletico Mineiro si metterà a trattare con altri club italiani già dietro la porta. Giro vorticoso di voci infondate nel pomeriggio: il Cagliari chiede Foggia, la Lazio non è interessata a nessun giocatore del Cagliari.
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