Inter e Chelsea per Pato
Entusiasta della 17enne stella dell’Internacional, Mancini ha convinto anche Moratti Presto in Brasile un emissario dell’Inter. Rescissione fissata a 20 milioni ma 15 potrebbero bastare. Cartellino a metà tra il club e il padre del giocatore.
Ipotesi di scambio, semplici richieste di informazioni, trattative abbozzate e proposte varie. Gli intrecci di mercato che sembrano legare Inter e Chelsea assumono nuovi risvolti ogni giorno che passa. L'ultimo riguarda la possibilità che i due club possano di ritrovarsi come rivali nella corsa al giovane gioiello brasiliano Alexandre Pato. In queste ultime settimane, nella massima cordialità, le due società hanno risolto prima la questione di Hernan Crespo, rimasto in nerazzurro, poi hanno cominciato a parlare di Adriano ed è sbocciata l'idea di un clamoroso scambio con Shevchenko. Idea che non è stata assolutamente accantonata e che, invece, potrebbe prendere piede nel momento in cui scenderanno in campo Massimo Moratti e Roman Abramovich.
Da Palazzo Durini, inoltre, sono partite richieste di informazioni su Frank Lampard e Mikael Essien, particolarmente gradito a Roberto Mancini, ma sul quale Peter Kenyon, chief executive dei Blues, ha chiuso immediatamente ogni discorso.
VANTAGGIO - Ora, però, c'è un nuovo fronte che rischia di trasformare le due società da amiche in rivali. Al centro di tutto c'è Alexandre Rodrigues da Silva, detto Pato, ossia « l'anatra » , soprannome nato dalla città, Pato Branco, in cui è nato colui che, a diciotto anni non ancora compiuti (lo farà il prossimo 2 settembre), viene considerato il nuovo fenomeno del calcio brasiliano. L'Inter, per il momento, sembra avere un piccolo vantaggio rispetto al Chelsea, almeno dal punto di vista temporale, visto che si è messa per tempo sulle tracce del gioiello sudamericano, tanto che nei prossimi giorni un emissario dei nerazzurri volerà in Brasile per trattare direttamente con Vitório Piffero, presidente dell'Internacional di Porto Alegre, il club dove gioca attualmente Pato e che detiene metà del suo cartellino. L'altra, invece, è in mano al padre del baby-fenomeno Geraldo. Presto ci sarà anche un contatto con il suo procuratore, Gilmar Veloz, che è già in Europa per affari.
DECISIONE - E' ovvio che il vantaggio dovrà essere confermato da mosse concrete, altrimenti, nel caso in cui i Blues si mostrassero più decisi, non avrebbero difficoltà a scavalcare l’Inter. E bisognerà fare attenzione anche alle mosse di Real Madrid, Arsenal e Liverpool. Nel contratto di Pato, peraltro, esisterebbe già una clausola di rescissione di 20 milioni di euro, ma, in ambienti vicini all'Internacional, si dice che potrebbero esserne sufficienti 15 per convincere Piffero a privarsi del suo gioiello. Come detto, serve decisione: quella che l'Inter non ha avuto, ad esempio, nell'ottobre di due anni fa quando non volle spendere 8 milioni per un altro giovanissimo brasiliano, Anderson. Con quella cifra, infatti, il fantasista, poi acquistato dal Porto e appena rivenduto al Manchester United per 30 milioni, avrebbe potuto essere ingaggiato dal Gremio.
«GRANDE FUTURO» - All'Inter, il più grande sostenitore di Pato è Roberto Mancini, definitivamente convintosi delle qualità del gioiellino dopo aver spedito un suo personale osservatore in Brasile. «E' ancora molto giovane, ma ha un grande futuro davanti » , sono state le parole del tecnico nerazzurro, che, sembra avere convinto anche Massimo Moratti. Da parte sua Pato, pare davvero un predestinato: per talento, fisico (è alto poco meno di 180 centimetri ma può ancora crescere) e movenze assomiglia alle migliori stelle emerse in Brasile negli ultimi anni. Il suo primo gol in campionato l'ha segnato contro il Palmeiras solo 94' dopo il suo debutto. Il mondo l'ha scoperto nel Mondiale per club, nel quale lui ha segnato un gol e l’Internacional ha trionfato superando il Barcellona. Anche i paragoni importanti sul suo conto si sprecano: c'è chi avvicina Pato addirittura a Kakà o Ronaldinho, mentre il patria parlano di un misto fra Bebeto e Romario con il tocco di palla di Cristiano Ronaldo.
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