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  08/06/2007 - CALCIO-MERCATO: SERIE A e B


Il Catania vuole Vannucchi, il Toro Barusso

Lillo Foti aspetta a mettere i suoi gioielli sul mercato. Ma lavora moltissimo per arrivare pronto al momento in cui ci sa­rà da fare cassa. Un faccia a fac­cia lungo almeno un paio d’ore con Tullio Tinti mercoledì a Mi­lano: oggetto della discussione, tra le altre cose, la strategia per definire il futuro di Rolando Bianchi (24).

La Juve c’è, forse in altri momenti c’è stata con maggiore forza, forse ora deve definire cosa vuole Ranieri e quali sono le sue priorità: ma la verità è che i bianconeri hanno capito che Bianchi si può fare, perché su Bianchi la società bianconera è andata avanti, ha fatto cifre. Più che con Fabio
Quagliarella ( 24), sondato ma non così a fondo. Ora, per chiu­dere, deve capire cosa vuole fa­re David Trezeguet (29). La so­stanza è questa: se il francese resta è Bianchi il giocatore da prendere dopo Vincenzo Iaquin­ta (27). Con la variabile Quaglia­rella da tenere presente. Se il francese parte probabilmente bisogna fare uno sforzo in più e provare a prendere Alberto Gi­lardino ( 24). In questo calcolo che ancora non è arrivato a tira­re la somma finale si inserisce il Milan. Dove? Nella corsa a Ro­lando Bianchi. Non c’è fretta, nel senso che anche a Milanello i loro conti devono farli.

Gilardi­no è il grande rebus. Ricardo Oliveira (27) e Marco Borriello (25), invece, dovrebbero andare via. E allora con Samuel Eto’o (26) ecco che potrebbe arrivare anche Bianchi. Anche qui, oc­chio, con la variabile Quaglia­rella, che però di pretendenti ne ha un’altra decina tra Italia, In­ghilterra e Spagna. La verità è che Bianchi piace tanto al Mi­lan, Braida era un suo estimato­re ai tempi in cui giocava nella Primavera dell’Atalanta. Il testa a testa con la Juve per uno degli attaccanti-rivelazione di questo campionato è assolutamente in atto. E il Milan sembra essere tornato alla carica anche per Giandomenico Mesto (25), trat­tato e praticamente preso a gen­naio, quando Lotito tergiversa­va su Massimo Oddo (30).

Lo vogliono tutti. Zola lo pro­muove, i dirigenti del Parma lo hanno letteralmente circondato nel ritiro di Coverciano per strappargli un sì, il Manchester lo tiene strettissimo, i club più importanti di mezza Europa lo tentano e lui, Giuseppe Rossi
( 20), aspetta ricordando a tutti che: « Io voglio giocare, voglio dare continuità a questi miei mesi in serie A. Mercato? No, Olanda. Penso solo a quella. Ra­nieri? La Juve? Al tecnico ho mandato un messaggio, di rin­graziamento e l’augurio di un buon lavoro alla Juve. Io in bianconero? Vedete io ho un ap­puntamento con Ferguson, ci parleremo e verrà presa una de­cisione... » .

Meglio l’Italia o l’In­ghilterra?
« Due mondi diversi ed è bello sapere di potersi mi­surare con due realtà tanto im­portanti. Guardate quello che è successo in Champions? Tre in­glesi e il Milan. » Si difende dal­la pioggia di domande, glissa, ri­pete:
«L’obiettivo è giocare, ave­re continuità come a Parma. Se non hai spazio non giochi e quindi non puoi migliorarti, che è il mio obiettivo più importan­te, il mio obiettivo principale» .

Il Catania si sta muovendo se­condo le indicazioni di Silvio Baldini che ha chiesto un obiet­tivo non semplice da raggiunge­re: parliamo di Ighli Vannucchi
(27), sempre molto radicato nel­la sua Toscana. E’ il primo nome della lista e accanto a lui ce ne sta un altro, risponde a quel Cic­cio Cozza (33) che ha soluzioni offensive preziose. I siciliani in porta hanno due idee: Gianluca Berti ( 40) - che ha un passato palermitano da far dimenticare - e Alexander Manninger ( 30). Si muove anche il Livorno: il presidente Spinelli sa di dover rifare l’attacco e ha puntato i due attaccanti che sicuramente lasceranno Messina: parliamo di Christian Riganò ( 33) e di Sergio Floccari (25). A proposi­to di Messina sembrano destina­ti all’estero Ibrahima Bakayoko (30) e Ivica Iliev (27): Qatar per il primo, Grecia per il secondo. Stefano Colantuono ha fir­mato un biennale a Palermo. Mario Beretta ( 47) ha rescisso con il Siena che ora aspetta An­drea Mandorlini (46).

Il Parma sembra aver deciso: il tecnico prescelto è Domenico Di Carlo
( 43) ma bisognerà aspettare l’ultima di B domenica per poi parlarci e capire soprattutto se accetterà, dal momento che su Di Carlo c’era anche il Bologna. Ghirardi comunque ha fatto la sua scelta, a meno di sorprese Di Carlo dovrebbe essere il nuo­vo tecnico del Parma. A Berga­mo si parla sempre più spesso di Emiliano Mondonico ( 60), tant’è che all’Albinoleffe spunta la candidatura di Claudio Fosca­rini
(48). Mantova aspetta Atti­lio Tesser (48) che però ha an­che la possibilità di tornare ad Ascoli, dove è circolato anche il nome di Ivo Iaconi (51), che la­scerà Frosinone: i ciociari spe­rano ancora in Daniele Arrigoni (47) - che è anche nella lista del Mantova come Leo Acori (52) ­ma in questo momento sembra Salvatore Campilongo ( 45) quello più vicino alla panchina laziale. E’ ufficiale Giorgio Ro­selli (49) a Grosseto.

A Torino intanto sta per arri­vare il nuovo direttore sportivo, Fabio Lupo, giovane e prepara­to. E il Torino sta pensando a Ahmed Barusso ( 22) e a Piero
Pinzi ( 24) per il centrocampo. Alessandro Lucarelli ( 29) vor­rebbe raggiungere Mazzarri al­la Sampdoria. Marco Andreolli (20) è il nodo su cui si è frenata un po’ la questione David Suazo (27) tra Inter e Cagliari. Alla fi­ne si farà, il problema è che su Andreolli si è mossa anche la Fiorentina.