Corini lascia Palermo
Eugenio Corini ha detto addio al Palermo tra le lacrime: `Volevo diventare un uomo della societa``. Era arrivato nell`estate del 2003, proveniente dal Chievo. E subito era divenuto il regista, in tutti i sensi, della riscossa rosanero, guidando il Palermo alla promozione in Serie A prima e alla doppia conquista della Coppa Uefa poi. Ora, pero`, per il 36enne centrocampista (Corini e` nato il 30 luglio del 1970) e` giunto il momento dell`addio. Il suo contratto in scadenza non e` stato rinnovato. E l`ormai ex capitano rosanero ha voluto salutare tutti con una conferenza stampa convocata per il pomeriggio di venerdi`.
Corini ha dovuto pero` interrompere il suo discorso. Troppa era la commozione, talmente tanta da portarlo alle lacrime. Il suo discorso, nonostante tutto, e` stato pero` semplice, come riporta `Stadionews`: `Non voglio che il mio nome sia sfruttato per coprire qualcosa. Io pensavo di essere un punto di riferimento, speravo che la societa` mi offrisse qualcosa in piu` oltre al semplice rinnovo da giocatore, ma purtroppo non me ne e` stata data la possibilita`. Speravo si potesse creare un senso d’appartenenza, ma cosi` mi hanno fatto capire che non puntavano su di me. Mi sarebbe piaciuto diventare qualcosa di importante per la societa``.
Dopo qualche lacrima, Corini ha ripreso il discorso e ha conlcuso l`incontro con la stampa raccontando quello che era il suo sogno: `Volevo diventare un uomo della societa`. Per quest’anno volevo andare in campo e dal prossimo mi sarebbe piaciuto occupare una posizione a livello societario. Mi immaginavo la mia ultima partita a Palermo come una festa con il pubblico del Barbera che, in questi quattro anni, mi e` sempre stato vicino e mi ha amato. Ci tenevo tantissimo a continuare a costruire qualcosa d’importante con questa societa`, ma purtroppo non e` stato cosi``. Non sara` cosi` a Palermo. Intanto, pero`, Corini potrebbe trasferirsi a giorni in una nuova squadra. Il Napoli e` in pole position in caso di promozione, ma Parma e Torino lo aspettano a braccia aperte.
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