Italia, vincere e sperare
Crederci perché è ancora tutto possibile. Questo il messaggio che parte dal ritiro azzurro di Wolfheze alla vigilia della sfida con la Repubblica Ceca da cui l'Italia può uscire con tre verdetti. Se vinciamo e l'Inghilterra non batte la Serbia andiamo in semifinale, quasi certamente contro l'Olanda che ci eliminò l'anno scorso in Portogallo. Un pari ci garantirebbe lo spareggio di giovedì a Nijmegen per un posto alle Olimpiadi. Una sconfitta ci manderebbe giustamente a casa.
CASIRAGHI - "Io ci credo e anche tanto - esordisce Casiraghi -. Pensiamo solo a vincere, sicuri che Inghilterra-Serbia sarà una gara normalissima. Voglio rivedere sin da inizio gara la stessa Italia del secondo tempo contro gli inglesi. Con la medesima determinazione che ha mostrato sotto di due gol". Nell'aria c'è qualche cambiamento nell'undici iniziale, con l'inserimento di Criscito a sinistra e l'accentramento di Chiellini a danno di Mantovani. In attacco, Rossi potrebbe prendere il posto di Palladino, con passaggio al 4-3-2-1.
VETERANI - Ben determinati anche i due veterali Chiellini e Rosina. "Siamo carichi, venerdì c'era ancora la delusione per il pari con gli inglesi, ma ora pensiamo solo a riscattarci, a battere i cechi per andare in semifinale e centrare l'Olimpiade, traguardo cui teniamo anche noi della vecchia guardia, anche se non saremo in età per giocare a Pechino. Io ho già fatto un’Olimpiade e so quanto è bello parteciparvi". Rosina non ci gira intorno. "Non battere i cechi e poi scoprire che l’Inghilterra non ha sconfitto la Serbia sarebbe da spararsi. Il mio compagno Lazetic mi ha confermato che i panchinari serbi possono sfruttare solo la gara di domenica per mettersi in mostra e strappare un ingaggio in qualche club straniero. Un problema attaccanti? Certo, con qualche gol in più avremmo un'altra classifica, ma ora è inutile guardarsi indietro. Contro gli inglesi abbiamo tirato 34 volte, ci è mancata solo la precisione. Confido nell'organizzazione della nostra squadra che sa sempre creare occasioni da rete. Prima o poi ci sbloccheremo".
dal nostro inviatoLuca Taidelli (gazzetta.it)
|