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  05/07/2007 - CONTINUA L'ATTESA PER CHIVU AL REAL, LUCARELLI VERSO L'INTER


Il "si" di Chivu al Real non è ancora arrivato

Si preannuncia un'altra giornata intensa per l'Inter. C'è il caso Chivu da risolvere e la starda che porta a Lucarelli da percorrere.

Capitolo Chivu:
Alle 15,53 di ieri il comunicato dell'Inter: "Abbiamo deciso di ritirarci dalla trattativa per Chivu". Alle 19,32, il comunicato della Roma: "Abbiamo accettato la proposta del Real Madrid per Chivu, la riteniamo congrua. E preso atto della scelta dell'Inter, la scelta di ritirarsi, la positiva conclusione della trattativa e il futuro mercato della Roma saranno condizionati dalla volontà del giocatore".
Dichiarazione importante, decisa quella dell'Inter. Conseguente e attesa, quella della Roma che lascia l'onere (e l'onore) della scelta al difensore romeno. Ma forse anche un po' strategiche le due dichiarazioni.

Perché?
Vediamolo dal punto di osservazione interista. E' slittato l'incontro previsto tra il Real Madrid e i fratelli Becali, rappresentanti del giocatore. Doveva essere in mattinata, invece tutto è slittato al tardo pomeriggio, forse addirittura alla sera. Cosa è successo nel frattempo? Niente di decisivo, ma c'è qualche dubbio da parte di Chivu. Primo dubbio: pare che i 5 milioni a stagione offerti dal Real siano lordi, che con la tassazione spagnola sono pari a 3,8 milioni netti. Secondo dubbio: nel Real Madrid i difensori soffrono parecchio e Chivu ci sta pensando. Terzo dubbio: qualche amico romeno non ha parlato benissimo di Schuster al romanista. Sul lato opposto, lo stesso Schuster ha ottimi rapporti con la famiglia Becali e potrebbe intervenire in prima persona per chiudere.

Vediamo ora l'affare da casa romanista. Recepita l'offerta del Real (18-19 milioni) è logico sfruttarla fino in fondo. E la ritirata dell'Inter, sia o no strategica, è per la Roma la stessa cosa: non cade nella tentazione di chiedere lumi a Moratti. Il problema ora è tutto di Chivu, secondo il club giallorosso. L'Inter conta sul no di Chivu al Real per mettere la Roma spalle al muro e accettare le condizioni poste da Moratti. La Roma si appoggia a Madrid.

Roberto Mancini aspetta, e forse interviene. Anzi: si dice che il tecnico nerazzurro sia pronto a compiwere un tragitto analogo a quello fatto per Suazo, quando era stato lui, il Mancio, a convincere l'honduregno a dire sì all'Inter e no al Milan. Altrimenti dovrà scegliere un altro difensore tra il potoghese Jorge Andrade del Deportivo La Coruna e Barzagli del Palermo. Non è il massimo, per lui.

Capitolo attaccante:
Suazo non basta. Torna l'emergenza attaccanti nell'Inter di Mancini. Che pensa al difensore, tiene d'occhio diversi centrocampisti di fama mondiale (Diarra in primis), ma non dimentica che un altro colpo per il reparto offensivo potrebbe essere necessario.

Dopo l'arrivo dell'honduregno dal Cagliari, Moratti credeva di aver chiuso almeno il mercato delle punte. Ma Crespo si è fatto male (stiramento in Argentina-Colombia di Coppa America), Recoba ha da tempo le valigie in mano (resta in piedi la pista straniera, ma anche quella verso il Torino) e ad Adriano non dispiacerebbe giocare altrove (sempre possibile lo scambio col Real per avere Diarra).

E allora ecco che potrebbe tornare di moda il nome di un vecchio pallino di Moratti: Cristiano Lucarelli. Il presidente nerazzurro lo aveva elogiato apertamente tempo fa ("E' uno che fa sempre gol") e a Mancini il super bomber del Livorno è sempre piaciuto. Poco importa se il presidente del Livorno Spinelli, dopo i ripetuti "me ne vado" dell'attaccante durante la scorsa stagione, ha dichiarato di averlo convinto a restare e di non essere più disposto a venderlo. L'Inter non ha fretta, attende di conoscere il destino di Adriano prima di prendere una decisione. Se il brasiliano dovesse essere ceduto, allora l'assalto al livornese scatterebbe all'istante, magari ad agosto inoltrato. Lucarelli potrebbe essere l'ultimo colpo di un mercato, quello nerazzurro, cominciato e concluso allo stresso modo: con un bomber in più in rosa.