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  06/07/2007 - I BIANCONERI SONO STUFI DI ATTENDERE MILITO


La Juve da l'ultimatum a Milito e chiede Burdisso

La Juve non intende aspettare ancora. E fa scattare l'ultimatum per Milito. La novità del giorno nel mercato bianconero arriva dal fronte spagnolo. Il ds Secco ha riparlato col Saragozza: "Entro domani una risposta concreta e definitiva, o ci ritiriamo". L'offerta resta ferma a 15 milioni (più uno legato ai risultati: l'eventuale raggiungimento della zona Champions), a fronte di una richiesta, quella del club spagnolo, di 18 milioni (più due). Il Saragozza deve decidere in fretta se andare ulteriormente incontro alla Juve, oppure no. In questo caso, spezzerebbe il filo italiano e sarebbe poi costretto a rivolgersi al Barcellona, che però al momento offre un ingaggio molto più basso al giocatore.

Mercoledì prossimo inizierà il ritiro, la marcia verso l'alta classifica non può cominciare ad handicap. Ecco perché nel quartier generale di Torino si è deciso di stringere i tempi. Partendo dal tassello più importante, perché è la difesa, al momento, il mosaico più fragile della nuova macchina di Ranieri. Se dovesse chiudersi la porta per Milito, la Juve punterebbe sull'argentino dell'Inter Burdisso, offrendo 10 milioni a Moratti. Questo il piano B programmato con l'allenatore. Che attende risposte importanti anche dal fronte interno. “Camoranesi e Nedved sono due campioni, spero di averli con me già da mercoledì per l’inizio del ritiro”, le parole di Ranieri dalle vacanze.

In queste ore il ds Secco sta trattando con il procuratore del centrocampista italo-argentino, Sergio Fortunato, il prolungamento del contratto. Alla fine si farà. Perché il giocatore ha un legame di altri due anni e perché grosse richieste per lui non sono ancora arrivate. L’impressione è che l’azzurro stia per accettare l’offerta della Juve: contratto fino al 2010 a 2,7 milioni netti a stagione (300 mila euro in meno della sua richiesta, 500 mila in più del suo ingaggio attuale).

Il secondo tavolo interno su cui Secco e soci stanno giocando è quello per Nedved. Fino a ieri, a Torino, tutti erano sicuri che il “no” del ceco a un altro anno da calciatore fosse una specie di capriccio passeggero. Non è così. Dopo l’incontro con il suo agente, Mino Raiola, i dirigenti juventini hanno cominciato a temere seriamente un clamoroso addio da parte dell’ex Pallone d’oro, con un anno di anticipo rispetto alla scadenza del contratto. A inizio settimana il prossimo incontro, quello decisivo. Nonostante i suoi 35 anni, Nedved è troppo importante, in campo e fuori, per la nuova Juve di Ranieri. Ma bisogna convincerlo.

Roberto Ciarapica