Pratali abbandona il ritiro dell'Empoli, vuole svincolarsi

Dopo la vicenda De Sanctis, un altro caso spinoso coinvolge un giocatore italiano di serie A. Protagonista, suo malgrado, è Francesco Pratali, difensore ventottenne dell’Empoli. Situazione diversa da quella del portiere che ha rescisso unilateralmente il contratto con l’Udinese approdando al Siviglia, ma l’epilogo potrebbe essere il medesimo.

"L'Empoli mi ha cacciato dal ritiro portandomi addirittura la macchina per andare via. Se la situazione non cambia rescinderò il contratto unilateralmente", ha spiegato Pratali all'emittente locale Radio Spazio Aperto. "Non è assolutamente vero che ho abbandonato il ritiro - ha proseguito il difensore di Pontedera – e non è vero neanche che ho litigato con Cagni, con lui ho un ottimo rapporto e gli ho spiegato la mia situazione fin dal primo giorno di ritiro".

La “situazione” a cui si riferisce Pratali deriva da una promessa che la società toscana gli avrebbe fatto la stagione scorsa al momento del suo rinnovo contrattuale: "Un anno fa – ha aggiunto il giocatore - ho rinnovato fino al 2010 un contratto in scadenza nel 2008 in cambio della promessa di essere ceduto nel caso fosse arrivata un'offerta da un grande club". L’offerta è arrivata, dalla Lazio.
"So che mi ha cercato e sarei onorato di approdare in una squadra del genere - ha proseguito - ma l'Empoli gioca al rialzo e non vuole vendermi. Mi sono fidato, ma la promessa è stata disattesa – ha ribadito Pratali - mi sento tradito, ma non mi arrendo e fino al 31 agosto proverò a far valere le mie ragioni".

L’affaire Pratali ha così tre diverse soluzioni: l‘Empoli può decidere di vendere il giocatore ai biancazzurri prima di rischiare di perderlo. Sì perché la seconda ipotesi è la rescissione unilaterale del contratto da parte del giocatore per “giusta causa”, vista anche la cacciata dal ritiro. Una via non facile, ma che potrebbe liberare Pratali subito e a costo zero. Infine c’è la scappatoia “De Sanctis”: Pratali, da sei anni all’Empoli, minaccia di svincolarsi il prossimo anno grazie all’ormai famigerato articolo 17. In quel caso però il giocatore potrebbe solo cercare sistemazione all’estero perché la nostra federazione non ha ancora recepito la norma FIFA.