Il Milan, con un comunicato in quattro punti ha voluto precisare le notizie apparse su vari quotidiani tra ieri e oggi.
"Nessun incontro - si legge nella nota - ha avuto luogo fra il suo amministratore delegato Adriano Galliani e l'ex arbitro Pierluigi Collina". Inoltre - prosegue la società di via Turati - "il proprio amministratore delegato Adriano Galliani non ha mai intrattenuto conversazioni con i designatori arbitrali o con i dirigenti dell'A.I.A. o della C.A.N. aventi ad oggetto designazioni di assistenti o di arbitri".
"Il dossier Paparesta - prosegue il Milan al terzo punto della nota diffusa - è cosa del tutto estranea al ruolo del Signor Paparesta quale arbitro, del Signor Galliani quale amministratore delegato dell'A.C. Milan e dello stesso A.C. Milan. Come peraltro il signor Paparesta ha già dichiarato, il signor Galliani, a richiesta di quest'ultimo, si limitò a far trasmettere dalla sua segretaria al dott. Letta un documento relativo ad attività connesse al Consorzio Asso Bio Diesel, del quale il Signor Paparesta era revisore contabile". "Le conversazioni telefoniche riferite al Signor Leonardo Meani - conclude il comunicato - dimostrano con sempre maggiore incisività che il sistema organizzato da terzi, oltre che esclusivo, era di tale solidità da non conoscere possibili contrasti. Dimostrano inoltre che l'A.C. Milan non ha mai inteso utilizzare, né mai ha utilizzato, quei sistemi, ma ha viceversa solo richiesto, talora con forza, di essere trattato con giustizia ed equità".
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