Home Calciatori e Club Notizie calcio Allenatori Arbitri Campioni Marcatori Albo d'oro Contatti
 ITALIA
  Serie A
  Serie B
  Serie C - A
  Serie C - B
  Serie C - C
  Serie D
  Primavera 1
  Primavera 2A
  Primavera 2B
  Eccellenza Emilia Romagna A
  Eccellenza Emilia Romagna B
  Eccellenza Liguria
  Eccellenza Lombardia A
  Eccellenza Lombardia B
  Eccellenza Lombardia C
  Eccellenza Marche
  Eccellenza Abruzzo
  Eccellenza Puglia
  Eccellenza Calabria
  Eccellenza Toscana A
  Eccellenza Toscana B
  17/07/2007 - NON SOLO ETO'O PER IL MILAN


Drogba: "Attendo offerte"
E il Milan prepara l'assalto


L'attaccante ivoriano medita di lasciare il Chelsea: "Se mi offrissero un contratto importante, valuterei attentamente". Oltre ai rossoneri, lo seguono Porto e Barcellona. Intanto Robben è a un passo dal Real Madrid: ai Blues andranno circa 24 milioni di euro

Didier Drogba gela il Chelsea: "Se arrivasse una grossa offerta, potrei lasciare il club". L’ivoriano piace a Barcellona, Porto e Milan e il messaggio sembra destinato proprio ai rossoneri, in questi giorni alla stretta finale nella corsa al "grande colpo" dell’estate. "Per ora è ancora tutto incerto – ha detto l’attaccante al Sun – e so solo che sono arrivate delle offerte, ma non ci penso. Del resto, non c’è ragione perché io non abbia tante richieste. Finora, ho guardato alla mia carriera, che è la cosa più importante, e alla mia famiglia: mi piacerebbe restare in Inghilterra per migliorare quanto fatto la scorsa stagione e vincere altri titoli, ma davanti a un’offerta economica importante, potrei cambiare idea". Ovviamente, in questo caso Mourinho potrebbe avere qualcosa da ridire, visto che il suo giocatore ha rinnovato il contratto lo scorso novembre per quattro anni, a 90mila sterline (133mila euro) alla settimana. Ma di certo, l’ultima uscita dell’ivoriano è musica per le orecchie milaniste, perché i rossoneri hanno messo da tempo il bomber dei Blues nell’elenco dei possibili acquisti. "Ho sempre dato il 100% alla mia squadra – ha concluso Drogba –, ma se mi accorgessi di non riuscire più a fare la stessa cosa, me ne andrei".

ROBBEN, TERRY E LAMPARD – Il Chelsea ha fissato il prezzo per Arjen Robben: se il Real Madrid vuole l’olandese, deve sborsare 17 milioni di sterline (25 milioni di euro). Finora, la massima offerta spagnola era stata di 13,5 milioni (20 milioni di euro), ma vista la volontà del giocatore di andarsene e quella di Mourinho di non fare nulla per trattenerlo, Blues e Real dovrebbero trovare un accordo sulla base di 16 milioni di sterline (23,7 milioni di euro) entro le prossime 24 ore. Attualmente, Robben è negli Usa con il Chelsea, ma ha le valigie pronte da giorni e non appena arriverà la luce verde volerà in Spagna per aggregarsi alla nuova squadra. "L’accordo è praticamente fatto", ha confidato un amico dell’olandese al Sun. Per Robben che se ne va, Lampard e Terry che restano, invece, ai Blues. Anche se per il rinnovo dei loro contratti non c’è alcuna fretta, come sostiene il presidente del club, Bruce Buck: "Non c’è un termine entro cui trattare, perché entrambi hanno ancora due anni di contratto. Possiamo prenderci tutto il tempo che vogliamo". Una frase che non farà felici i due giocatori, che vogliono uno stipendio pari a quelli di Ballack e Shevchenko, ma nemmeno Mourinho, che da maggio sta chiedendo al direttivo del Chelsea di chiudere la questione una volta per tutte.

ARSENAL – Arsene Wenger avrebbe iniziato a parlare con i dirigenti dei Gunners per il rinnovo del contratto. Lo sostiene il presidente del club londinese, Peter Hill-Wood: "Abbiamo concrete speranze che resti – ha detto – e per noi sarebbe davvero una cosa importante. Lui ha fatto un lavoro meraviglioso in questi dieci anni e la nostra ultima conversazione è andata molto bene: questo mi fa ragionevolmente sperare di poter fare presto un grande annuncio". Quanto al trasferimento di Henry al Barcellona, Hill-Wood è convinto che l’Arsenal potrà fare benissimo anche senza di lui: "E’ stato un duro colpo, ma abbiamo già sopportato le partenza di Ian Wright, Tony Adams e di altri grandi giocatori, quindi vivremo anche senza Henry. Sono sicuro che non sentiremo la sua mancanza, perché la squadra è competitiva".

GASPORT