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  27/07/2007 - UFFICIALE: IL RUMENO E' DELL'INTER, ANDREOLLI ALLA ROMA


Chivu: "Ho scelto l'Inter"

Il romeno: "Ringrazio la Roma per 4 anni splendidi, ma ho deciso di inseguire un treno che non sarebbe ripassato. L'influenza dei Becali? Sono persone che si sono prese cura di me quando non ero nessuno. Il rifiuto al Real Madrid? Volevo restare in Italia"

Christian Chivu è un giocatore dell'Inter, lo ha reso noto il sito della Roma nel pomeriggio. Ai giallorossi andrà, oltre ad una cospicua somma di denaro, il giovane difensore Andreolli. Nel tardo pomeriggio Chivu ha tenuto una conferenza stampa: "Voglio trasmettere un messaggio a chi negli ultimi 4 anni mi ha regalato emozioni e soddisfazioni. Voglio salutare la società, i giocatori, lo staff, la famiglia Sensi. Ho avuto il piacere di vivere qui un'esperienza meravigliosa che non dimenticherò mai. Ma ho fatto una scelta di lavoro e di vita. Sono orgoglioso di aver vestito la maglia della Roma e del mio contributo dato in questi 4 anni. Voglio essere ricordato come un bravo ragazzo".

Perchè l'Inter e non il Real Madrid?
"Una scelta di vita e di lavoro. Ci ho pensato tanto. Volevo rimanere in Italia".

Qual è stato il momento più sofferto di questi giorni di trattative?
"Non ho vissuto momenti brutti. Qui mi sono sempre sentito amato. Non ho rimpianti. Certo, sono un po' amareggiato perchè non è facile andarsene dopo 4 anni durante i quali sono stato benissimo. Però ho colto questa nuova opportunità che mi si è presentata e che ho sempre sognato. Riesco a capire i fischi dei tifosi, perchè sono stato amato, e magari qualche tifoso si è sentito tradito. Ma la Roma e i suoi tifosi saranno sempre nel mio cuore".

L'ambiente della Roma si chiede come sia stato possibile dire no al Real Madrid?
"Si può rifiutare, io non ero d'accordo. Non credo di dover dare spiegazioni, con tutto il rispetto per una società tra le migliori al mondo. Ma è stata una mia scelta. Sono contento che la Roma abbia trovato un accordo con l'Inter a cifre simili, così non ho arrecato danno alla società giallorossa. Ho giocato anche con le stampelle per la Roma. Ho la coscienza a posto, ho dato tutto per questa maglia".

Quando hai scelto l'Inter?
"Ho riflettuto tanto. Mi sono convinto da solo. Ho avuto accanto a me persone che mi sono state vicine senza influenzare le mie decisioni"

Cosa hanno detto i tuoi compagni?
"Mi sono sempre stati vicini. Con una parola, un abbraccio. Più che compagni si sono comportati da amici. Li ringrazio. Mi hanno capito".

Cosa significa per te l'Inter? Quando sarai presentato?
"Non penso sia giusto parlare della mia futura squadra".

La scelta è stata fatta per opportunità? Per la carriera e per guadagnare tanti soldi in più?
"So quello che rappresenta la maglia della Roma. Ho la coscienza a posto. Sarò magari fischiato e insultato. Nella mia vita mi sono sempre preso le mie responsabilità. L'oppurtunità è importante: anche per guadagnare di più. Devi pensare anche alla tua età, alla tua carriera, al tuo futuro, alla tua famiglia. Ci sono treni nella vita che magari passano una volta sola".

La prima partita dell'anno sarà Inter-Roma (la Supercoppa), cosa ti aspetti?
"Aspettiamo quel giorno".

Perchè non sei andato alla festa degli 80 anni della Roma, magari sfidando persino i fischi dei tifosi?
"È giusto che una festa rimanga una festa. Non sono andato per rispetto di tutti i campioni che ieri hanno giocato all'Olimpico. Non volevo rovinare la festa. Mi spiace non esserci stato, l'ho guardato davanti alla televisione. È stato un evento meraviglioso".

Che ruolo hanno avuto i fratelli Becali in questa trattativa?
"È stata una scelta mia. Poi è chiaro che il riconoscimento nei confronti di chi mi ha dato una mano nella vita c'è stato. Loro mi hanno aiutato quando non ero ancora Cristian Chivu. Qualche volta ci siamo confrontati, ma sono persone per bene, che si sono prese cura di me per 10 anni".

Non sarebbe più semplice dire che sei andato all'Inter perchè ti garantisce più opportunità di successo e soldi? È vero che un anno fa era cominciata una trattativa per il rinnovo, ma poi non è decollata?
"Sì, e l'ho appena detto. Sul rinnovo: abbiamo iniziato a parlarne due anni fa, poi alla fine ci siamo incontrati solo due volte senza trovare l'accordo".

gasport