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  02/08/2007 - I NERAZZURRI BATTONO IL MANCHESTER 3-2


Suazo-Ibra: che spettacolo!
L'Inter strega l'Old Trafford


Colpita a sangue freddo da Rooney, la squadra di Mancini ribalta la situazione contro il Manchester United realizzando tre reti in 13' (doppietta dell'ex cagliaritano e grande rete dello svedese). Adriano entra nella ripresa e realizza un incredibile autogol di testa

MANCHESTER (Inghilterra), 1 agosto 2007 - Mancini lo aveva detto. E così è stato: il Trofeo Pirelli ha fatto vedere un'Inter già "vera" all'Old Trafford, e a dire il vero anche bellissima, che ha superato 3-2 un avversario di grande spessore come il Manchester United (che manca di qualche titolare, come l'Inter del resto, che ancora aspetta i reduci della coppa America). La squadra di Ferguson aprirà la sua stagione domenica, giocandosi la Community Shield contro il Chelsea, primo trofeo messo in palio dalla stagione inglese. Per proseguire poi il 12 agosto nell'esordio in Premiership contro il Reading. Ma anche contro un avversario già pronto ad affrontare gli imminenti impegni l'Inter si è mostrata più che in palla, brillante nella condizione e ben rodata negli schemi.

PRIMO TEMPO - Con Julio Cesar in porta, Maxwell ha giocato a destra, Samuel e Materazzi in centro e Chivu a sinistra; a centrocampo Dacourt ha coperto, Solari e Stankovic hanno spinto, con Figo proiettato in avanti a supportare Ibrahimovic e Suazo. Un'orchestra che dimostra di dominare lo spartito: fin dall'inizio è l'Inter a fare la gara, dimostrando personalità e grande spirito di iniziativa. La prima conclusione è di Cristiano Ronaldo, ma il suo destro dal limite va fuori. Poi è Chivu, schierato a sinistra, che chiarisce ad Eagles che ha tutta l'intenzione di non far pentire Moratti dell'ingente investimento fatto. All'8' Vidic ferma in extremis un vivace Suazo, e poco dopo è Van der Sar a gettarsi sui suoi piedi al momento del tiro. Al 17' arriva il gol, e sorprendentemente porta una firma inglese: Evra taglia il campo con un rasoterra, Chivu è in ritardo, Rooney, tutto solo, non sbaglia, sull'inutile tentativo di recupero di Samuel. Ma l'Inter non accusa e procede sullo spartito: al 21' cross di Figo, Ibra riesce a toccare, Vidic ed Evra pasticciano, Suazo sigla l'1-1 da due passi. Dopo un timido tentativo di Rooney al 24', al 27' Ibrahimovic realizza il 2-1 su assit di Solari, dopo che Stankovic aveva strappato fallosamente il pallone a Evra. Il Manchester non riesce più a tenere il pressing alto, l'Inter è straripante. Al 34' Suazo firma la sua doppietta: assist di Figo e destro fulminante, è il 3-1 per i nerazzurri. Un ultimo brivido firmato Rooney e finisce il primo tempo.

SECONDO TEMPO - Dopo i tre gol in 13 minuti, rientra in campo un'Inter vogliosa di riprendere da dove si era interrotta. Con due novità: fuori Materazzi, dentro Cesar, con Chivu spostato al centro. In avanti non c'è più Ibrahimovic, uno dei più in palla, e al suo posto gioca Adriano. I nerazzurri ricominciano col piglio giusto, ma al 12' un "incidente" porta il risultato sul 3-2: punizione di Cristiano Ronaldo, Adriano schiaccia di testa ma trova l'angolino basso alla destra di Julio Cesar. Poi Mancini cambia ancora: fuori anche Figo e Suazo, dentro Jumenez e Cruz. E dell'Inter da favola del primo tempo resta poco più che il ricordo. Affiora un po' di stanchezza, la velocità cala, non c'è più la fluidità vista nei primi 45'. Ora è un'Inter più ruvida, ma comunque efficace. Come quando al 17' Eagles viene "murato" in area al momento del tiro, o un minuto dopo Julio Cesar respinge un sinsitro velenosissimo di Cristiano Ronaldo. L'Inter fatica a trovare varchi in avanti, ma dimostra nel contempo una buona aggressività difensiva. Entrano in campo anche l'esordiente Desenclos (un francese classe '89 acquistato in comproprietà con la Triestina), Toldo, Filkor e Bolzoni. Adriano (in evidente ritardo) ha una palla per farsi perdonare l'autorete ma viene anticipato, il portiere si fa notare per una gran parata sul solito Ronaldo. Poi Rio Ferdinand si mangia un gol fatto, ma un secondo tempo da squadra "normale" non annacqua certo un primo tempo nerazzurro da incorniciare.

Livia Taglioli
GASPORT