Cassano dal Real alla Samp via Uefa
Per Cassano alla Samp dipenderà molto dalla Uefa, per Recoba al Toro dall'ultima parola di Cairo. Queste le novità sui due fuoriclasse con la valigia, in cammino verso la provincia.
La trattativa tra il club ligure e il Real Madrid è vicina a una svolta. L'agente del giocatore, Beppe Bozzo, ha smentito l'interessamento del Manchester City per il barese. Non quello di West Ham e Bolton, che avrebbero offerto fino a 8 milioni. Ma l'impressione è che alla fine deciderà il giocatore. E lui vuole l'Italia. La Samp, disposta ad accollarsi solo un terzo dell'ingaggio (un milione e 400mila euro), lo prenderebbe in prestito, con diritto di riscatto fissato a 5 milioni. "Cassano è un campione, ma in attacco siamo a posto", aveva detto Mazzarri. Che però nelle ultime ore ha un po' ammorbidito la sua posizione. Marotta invece non ha mai avuto dubbi: "Si tratta di valutare un giovane talento secondo me ancora incompreso e inesploso. E' quindi chiaro che davanti a tale nome e a tale risorsa tecnica la società ha il suo interesse. Il ragazzo è diventato uomo e come tale deve considerare che la prossima sarà una stagione chiave per lui”. A Genova, Cassano indosserebbe la maglia numero 10, lasciata libera da Flachi. Uno scenario che diventerebbe probabilmente realtà se la Samp dovesse accedere al tabellone principale della Coppa Uefa.
Anche Recoba sta per cambiare maglia. L'autostrada A4 per Torino - nonostante i tanti lavori in corso - sembrerebbe la direzione ideale. Il giocatore non vede l'ora di ricominciare con un progetto importante e di ritrovare l'allenatore che più di tutti lo ha valorizzato: Walter Alfredo Novellino. Esistono però due problemi, uno tecnico e uno economico. "Rosina - ha ribadito ieri l'allenatore granata - è il pilastro del mio Toro". Su questo punto, è d'accordo anche la triade dirigenziale Cairo-Antonelli-Lupo. Si teme insomma che l'arrivo di un altro mancino di fantasia possa complicare la vita del talento azzurrino e gli schemi di Monzon. I due milioni di ingaggio del Chino, poi, non aiutano. Ma alla fine sarà proprio il presidente a decidere.
Fonte: tgcom.it
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