Gli azzurri in ritardo di condizione
Il ko azzurro con l'Ungheria, maturato per il ritardo di condizione, ha riaperto la polemica sulla partenza del campionato. E' Fabio Cannavaro, che tuttavia gioca in Spagna e quindi avrebbe comunque iniziato il 26, a sollevare il caso: "Avevamo chiesto di giocare il 19 agosto, ma noi non contiamo nulla". Gli fa eco il ct Roberto Donadoni: "La richiesta di far partire prima il campionato era motivata".
Era piuttosto prevedibile che, nel caso le cose fossero andate male, la polemica sarebbe scoppiata nuovamente e così puntualmente è stato. Gli azzurri hanno preso tre gol nell'ultima mezz'ora di gioco, mostrando una condizione atletica rivedibile e aprendo grossi punti interrogativi su quanto potrà migliorare per la decisiva sfida con la Francia del prossimo 8 settembre.
Ecco, allora, che si riparla dell'inizio del campionato ritardato al 26 agosto. "Noi giocatori non veniamo presi in considerazione - ha detto il capitano Fabio Cannavaro - E' inutile cercare alibi, ma l'avevamo detto, chiedendo di partire prima per farci trovare più pronti". Gli fa eco anche il ct Roberto Donadoni: "Avevamo chiesto di partire il 19 e avevamo i nostri motivi, come si è visto".
La polemica era scoppiata alla fine dello scorso campionato, quando erano arrivate le prime decisioni sulla partenza il 26 agosto, e si era protratta fino ai giorni precedenti la compilazione dei calendari con gli azzurri che avevano chiesto, invano, l'anticipo di una settimana e la risposta negativa da parte della Lega Calcio e dei presidenti.
L'amichevole di Budapest ha fatto capire che la richiesta poteva essere pertinente, speriamo che le due settimane che ci separano dalla gara di San Siro siano sufficienti per giocare ad armi pari contro una Nazionale il cui campionato è addirittura iniziato il 4 agosto.
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