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  25/08/2007 - IL NERAZZURRO POTREBBE ESSERE DATO IN PRESTITO


Adriano non convocato
La cessione si avvicina


L'attaccante interista potrebbe essere dato in prestito. Il presidente Moratti dà l'ok: "Se è la soluzione migliore per averlo al massimo...". Mancini conferma: "Non escludo la sua partenza". Il Parma ci spera, ma c'è una pista estera

Come previsto, il Parma si è presentato a Milano ieri mattina con l’intenzione di dare l’"assalto" ad Adriano Leite Ribeiro, non convocato per la partita di domani con l'Udinese. Il presidente Ghirardi - assieme ai suoi collaboratori dell’area tecnica, Berta e Zamagna - si era messo in viaggio con tante speranze nella valigia: nell’ordine Adriano, Recoba e Obinna, il nigeriano che è del Chievo sotto il profilo federale, ma su cui l’Inter vanta molto più di una prelazione.

PRANZO DI LAVORO - Giunti in città, prima un blitz all’Hilton per definire la cessione di Bocchetti al Frosinone, poi l’incontro con Marco Branca, d.t. interista che nel frattempo aveva prenotato per pranzo al "Pontaccio", in zona Brera. Alle 13.30 tutti a tavola, dopo un’ora Ghirardi ha fatto muro davanti ai cronisti parlando di "accordo di collaborazione per la prossima stagione", ma in realtà aveva appena ottenuto un confortante "se ne può parlare", anche se a sua volta Branca recitava la parte: "Non sono stati nemmeno toccati gli argomenti Adriano e Recoba". E Obinna? Da Parma fanno capire che sarà molto difficile avere l’okay del Chievo. Decide Campedelli, forte della parole di Moratti, che alla fine dello scorso campionato gli aveva garantito la disponibilità nerazzurra a lasciare il nigeriano a Verona. E per il numero uno di Palazzo Durini una stretta di mano vale più di una firma. Domani è il giorno della verità, considerando il fatto, però, che fino a ieri sera il ragazzo non aveva raggiunto i veneti a Cesena per la gara di campionato e, forse, lo farà solo stamattina.

"SCEGLIE ADRI" - Ma torniamo al talento di Rio de Janeiro: raggiunto telefonicamente, Massimo Moratti spiega come l’Inter sia "convinta di avere in mano l’attaccante potenzialmente più forte del mondo. Non è un caso che in questi ultimi giorni ce lo abbiamo chiesto un po’ da tutte le parti". Le piste emerse sono quelle di Valencia e appunto Parma, "ma noi siamo assolutamente sereni sul fronte Adriano — continua il presidente —. La nostra intenzione è quella di riportarlo il più velocemente possibile ai suoi livelli naturali, che sono altissimi. Seguiremo la via migliore, d’accordo con lui e con tutte le componenti della squadra. Credo che possa restare, ma se la strada migliore si rivelasse quella di un prestito la prenderemo in considerazione". Insomma, decide Adriano. Che al momento sembra intenzionato a continuare la sua "rincorsa" senza muoversi dalla Pinetina.

ARRIVA GILMAR - Ma oggi arriva in Italia Gilmar Rinaldi, il procuratore dell’Imperatore. Un viaggio già previsto, non legato alle ultime voci che riguardano il suo assistito, "vengo con mia moglie, e dovrei assistere a Palermo-Roma — ci ha detto Gilmar —. Adriano? Non l’ho sentito ultimamente, sono fermo alla sua intenzione di non muoversi da Milano, perché è convinto di riguadagnare presto un ruolo da protagonista". Di certo, però, tra oggi e domani i due brasiliani si parleranno, e valuteranno con più calma una situazione tecnica che al momento vede Adriano decisamente ai margini dei piani di Roberto Mancini.

SEGNALI - E i segnali lanciati dall’allenatore nerazzurro non sono per nulla confortanti nemmeno in prospettiva futura. Insomma, il rischio è quello di collezionare tribune e panchine a raffica, con un inevitabile aumento delle difficoltà, sia a livello tecnico-fisico, sia a livello psicologico. Ecco, quindi, che la soluzione Parma potrebbe tornare utile per ritrovare gamba, continuità e antiche sensazioni. E seppur in assenza di dichiarazioni ufficiali, Palazzo Durini spinge proprio per l’ipotesi prestito, a Parma o anche all’estero: Manchester City e Valencia ci sperano. E non si tratterebbe di una bocciatura, ma appunto del tentativo di ritrovare al più presto il "fenomeno del 2004". A Gilmar — che su Adriano ha parecchio ascendente — il compito di fare tutte le valutazioni del caso.

MANCINI - Roberto Mancini ha confermato l'ipotesi cessione: "Adriano è un campione che, da qualche tempo, ha qualche problema. No, non escludo la sua partenza, perché se risolve i suoi problemi giocando con continuità senza dover lottare per il posto, può essere meglio per lui e per noi". "La cosa più importante - ha proseguito Mancini - è che Adriano recuperi e torni in fretta alla forma migliore, però è da tanto tempo che diciamo le stesse cose. Vediamo la prossima settimana cosa sarà meglio fare per lui".

RECOBA RINNOVA - Potrebbe quindi essere "bloccata" la partenza di Alvaro Recoba, che ieri sera ha tra l’altro fatto visita a Massimo Moratti, a Milano. Il solito incontro tra amici, anzi tra "padre" e "figlio" a dire il vero, con una sorpresa per certi versi inaspettata: pronto, infatti, un nuovo contratto fino al 2009 per il Chino. Il futuro immediato del 31enne uruguaiano è comunque legato ad Adriano: se il brasiliano resta, probabile la cessione in prestito per un anno al Torino di Novellino. Sembra quindi tramontare l’ipotesi Al Sadd, il club del Qatar che era pronto a garantire a Recoba otto milioni di euro in due anni.

LA CHAMPIONS PRIMA DI TUTTO - Intanto, Moratti ha parlato anche ai microfoni Sky, ribadendo una certa gerarchia a livello di obiettivi: "Io credo di dover rappresentare anche il pubblico interista. E i tifosi vogliono far bella figura in Champions League. Quindi, quest’anno chiedo almeno la finale. Un altro grande colpo di mercato? No, no: non voglio illudere nessuno e non voglio neanche deludere i miei giocatori. Credo che questa squadra sia attrezzata per fare bene e che abbia già tanti grandi campioni". Infine, il capitolo Ibra: "Credo proprio che abbia trovato un accordo con noi fino al 2012".