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  09/09/2007 - QUALIFICAZIONI EUROPPE, MERCOLEDI' IN CAMPO


Donadoni: "Vincere a Kiev"


Il c.t. azzurro il giorno dopo lo 0-0 di Italia-Francia: "I ragazzi hanno dato il massimo. Ora andiamo in Ucraina per fare risultato". Gattuso squalificato, Pirlo in forse, Toni a casa: "Ho tanti uomini a disposizione"

MILANELLO (Varese), 9 settembre 2007 - Quarantaquattro anni oggi. Roberto Donadoni li festeggia con il "pareggino" di San Siro. Frutto di una prestazione deludente, perché la condizione fisica non poteva permettere di più. Il regalo migliore? Probabilmente il pareggio all'ultimo minuto della Georgia con l'Ucraina.
TUTTO DA DECIDERE - Il giorno dopo, il commissario tecnico della Nazionale ribadisce concetti già espressi a Coverciano, ed evitando abilmente le critiche, azzera il passato e guarda avanti. Frasi a metà: "Nulla è deciso"..."I ragazzi hanno espresso il massimo"..."Non ho rimpianti". Adesso bisogna pensare solo a Kiev, perché "è inutile fare discorsi a ritroso". Analisi da interpretare; anzi, da tradurre. "Non cambia nulla nella misura in cui dobbiamo affrontare altre partite",
PREPARAZIONE E CAMPIONATO - "L'Ucraina? Partita difficile", sottolinea Donadoni. Il problema è sempre lo stesso: "Tutto è dettato da una preparazione che non è al meglio". Ecco quindi tornare alla ribalta la decisione della Lega di far partire il campionato il 26 agosto; un po' in ritardo rispetto alle aspettative del tecnico azzurro. Ma lui preferisce chiudere il discorso.
VALUTAZIONI - Pesa semmai il bollettino medico che non promette nulla di buono. "Gattuso è squalificato. Pirlo ha riportato una botta a un polpaccio; De Rossi non è al meglio; Zambrotta deve smaltire qualche crampo di troppo". Ma è ottimista il c.t.: "Sono problemi che si possono risolvere in un paio di giorni; tra l'altro ho tanti uomini a disposizione che mi garantiscono validi ricambi".
VINCERE A KIEV - Torna sulla partita del Meazza: "Quando abbiamo alzato il baricentro abbiamo fatto bene, ma di fronte avevamo un grande avversario. E' stato un match fra due squadre che si temevano; in certi casi si cerca di rischiare il meno possibile. Ma siamo riusciti a tenere testa alla Francia. Ora dobbiamo pensare di andare a Kiev e fare risultato, perché abbiamo la qualità per farlo".
DEL PIERO - Si compiace quando viene apprezzato l'atteggiamento della difesa: "E pensare che era considerato il reparto più penalizzato", sottolinea. Fa muro attorno ai suoi ragazzi. Il fischiatissimo Del Piero? Per Donadoni non è si può mettere in discussione la prestazione del bianconero: "Sì, ha fatto qualche errore; ci può stare, come gli altri, d'altronde. Da lui ci si aspettano dribbling e grandi gol, ma non è sempre possibile. Ha cercato di dare il meglio e il massimo che poteva". E, con il consueto orgoglio, minimizza il distacco dai Bleus in classifica: "Se noi valutiamo l'andamento dell'Italia, ci mancano solo i due punti persi nell'esordio di Napoli contro la Lituania; meritavamo di vincere. Beh, ora saremmo a pari punti con la squadra di Domenech".
TONI - Tabella punti per raggiungere l'obiettivo? "Sono troppo pigro per fare questi ragionamenti". E, come di consueto, non lascia trapelare nulla sulle sue intenzioni a tre giorni dalla trasferta di Kiev, dove il gol potrebbe cambiare nuovamente l'orizzonte azzurro. E' rammaricato per Luca Toni: "Sentiva sempre dolore; credo che salterà anche la prossima partita in Bundesliga". E tal proposito non accetta di rispondere a chi gli chiede se l'assenza del bomber abbia pesato: "Ma perché devo fare queste valutazioni? Non è corretto nei confronti di chi è sceso in campo". Si congeda sui fischi alla "Marsigliese": "Non è stato un bell'esempio; neo da cancellare". E si tuffa nell'allenamento. Una seduta per chi non ha giocato ieri sera; in attesa di conoscere le valutazioni dello staff medico.

Gazzetta.it