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  18/09/2007 - CHAMPIONS LEAGUE


Lazio, pari d'oro al Pireo

La Lazio continua l'abbonamento al pareggio. Dopo i tre di campionato in altrettante giornate, arriva quello in Champions. Positivo. Perchè ottenuto fuori casa, e in rimonta, ad Atene con l'Olympiacos, e perchè nel girone C il Real Madrid, grande favorito, ha battuto i tedeschi del Werder Brema. E così i biancocelesti si propongono subito avanti di un'incollatura sulle rivali nella lotta per il presumibile secondo posto.
La Lazio torna in Champions dopo 4 anni. Con 9 esordienti (tra i titolari con precedenti di coppa ci sono soltanto Ballotta e Zauri). Grazie al successo nel preliminare: Dinamo Bucarest battuta 3-1 fuori casa. E al termine di una gara poco brillante, complice la cornice di Atene, può comunque essere soddisfatta per l'1-1 (Galletti, Zauri), perchè ottenuto in rimonta, dimostrando carattere, tenuta atletica, e sfiorando anche il colpaccio negli ultimi minuti. Che si poteva anche fare, con un po' di convinzione in più, non concentrando tutti gli sforzi offensivi nell'ultima mezzora. Di fronte gli uomini di Rossi non avevano certo uno squadrone. Meglio così, in ottica qualificazione.

INIZIO DELUDENTE - Primi 45' a ritmo basso. Lo stadio Karaiskakis di Atene - a porte chiuse - è come una discoteca senza gente: difficile divertirsi. E divertire. L'atmosfera di Champions è attutita, le squadre sembrano viaggiare al rallentatore e non rendersi conto dell'importanza della gara. I greci provano a fare la partita, ma di qualità ne hanno pochina: Il "vecchio" Djordjevic a sinistra e l'ex Napoli Galletti a destra da trequartisti provano a cambiare passo: senza riuscirci. La Lazio all'inizio è timorosa, poi si scioglie, ma in attacco è poco "cattiva" anche nei casi di superiorità numerica in contropiede. Di occasioni solo qualche parvenza. Ci prova Torosidis con un cross da destra, Djordjevic trova la deviazione a centroarea, ma mette alto. La Lazio replica subito con una punizione angolata di Ledesma, Nikopolidis si salva rifugiandosi in angolo. Poi un bel destro di Galletti, Ballotta si salva d'istinto in angolo e festeggia al meglio il record i giocatore più vecchio a giocare in Champions: a 43 anni e 168 giorni. Il futuro sarà anche Muslera, il presente è ancora lui. Al riposo è 0-0, risultato quasi inevitabile per il volume di gioco espresso dalle due squadre.

GALLETTI GOL - L'Olympiacos accelera a inizio ripresa. E la Lazio, sorpresa, soffre subito. Su angolo dalla destra colpo di testa pericoloso di Antzas, ottimo riflesso di Ballotta, che para in due tempi. Poi il gol. Lo segna Galletti, ex Parma e Napoli, che raccoglie un suggerimento di Djordjevic (spostatosi da sinistra in mezzo, da fantasista centrale) e trafigge Ballotta dopo averlo saltato eludendone l'uscita. Lazio sotto 1-0. Poi tiro maligno dalla destra di Patsatzoglu, Ballotta para, seppure in maniera scomposta. La Lazio accusa il colpo, e ci mette un po' a carburare. Rossi prova a effettuare una revisione del motore: dentro Mutarelli (tenuto fuori a sorpresa, non era al meglio) e Del Nero. Fuori Mauri e Manfredini, entrambi sottotono.

RISCOSSA ZAURI - La Lazio comincia a spingere, ma continua a essere poco efficace, con i due attaccanti non molto brillanti (Rocchi è poco coinvolto e meno mobile del solito). Però il gol arriva lo stesso. Preziosissimo. Lo segna Zauri, non certo un cannoniere. Ma il terzino sinistro, in probabile fuorigioco, raccoglie un passaggio filtrante, e di destro dal centrosinistra trova l'angolino sul primo palo per l'1-1. Dopo il pareggio il ritmo cala di nuovo. Ma la Lazio ha ancora un'ultima grande occasione per fare il colpaccio. Pandev, che se ne va sul filo del fuorigioco, il suo destro è parato con i piedi da Nikopolidis. La Lazio finisce in crescendo, si fa vivo anche Rocchi, Nikopolidis è attento. Finisce 1-1. Alla Lazio può andar bene anche così.

Riccardo Pratesi (gazzetta.it)