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  26/09/2007 - I NERAZZURRI BATTONO LA SAMPDORIA CON UN ROTONDO 3-0


L'Inter aggancia la Roma
Ibra segna un gol pazzesco


I nerazzurri superano 3-0 la Sampdoria e salgono in vetta con i giallorossi a 11 punti. Sabato alle 18 c'è il big-match dell'Olimpico. Doppietta per lo svedese, che nella ripresa fa un gol incredibile. A segno anche Figo

Parte bruttina e a corto di idee. Poi i solisti, Ibrahimovic e Figo su tutti, iniziano a produrre pregevoli acuti e a trascinare il crescendo: così alla fine si vede l'orchestra Inter cercare il gol e divertire anche in vantaggio di 3 gol.

I nerazzurri prova a prendere in mano la partita. Con una coppia centrale più "muscolare" (Cambiasso-Dacourt), è a Figo che tutti chiedono di inventare qualcosa, e il portoghese sembra ispirato. Sull'altro fronte, la Samp pare inizialmente controllare con discreta facilità grazie a una buona disposizione tattica e alla complicità del terreno non facile; quando può, risponde con lanci su Caracciolo, che prova a gestire palla facendo salire la squadra.

IBRA SVOGLIATO? - Ibrahimovic appare svogliato e impreciso, tanto che viene da chiedersi se ci è o ci fa. Ma la risposta arriva ben presto: a metà tempo lo svedese riceve sulla trequarti grazie a un velo di Crespo, guizzo rapidissimo e gran rasoterra di sinistro, angolatissimo alla destra di Mirante, che non può arrivarci. Ibrahimovic ci faceva, insomma.

SAMP SENZA REGIA - La Samp prova a reagire, ma l'assenza dello sfortunato Volpi e di Montella le danno un gioco prevedibile, tutto improntato su Caracciolo, isolato nella morsa della difesa interista. Così i veri pericoli li creano ancora i nerazzurri soprattutto sulla sinistra, dove imperversano Cesar e Ibra, tornato lui dopo il gol.

LA RIPRESA - La Samp rientra in campo con una generosa voglia di inseguire il pari, ma Ibrahimovic ormai si è acceso, e già al 4' inventa un gol strepitoso, beffando tre difensori al limite dell'area e andando a segnare indisturbato. A quel punto Mazzarri gioca la carta Cassano, ma ormai l'Inter è in carrozza: i solisti Figo e Ibra fanno numeri deliziosi, Crespo li supporta da par suo. Come quando, verso il quarto d'ora, serve il portoghese e poi gli apre la difesa, consentendogli di segnare dal limite.

ADRIANO - Ma Mancini non si accontenta. Il crescendo lo vuole anche da singoli come Adriano, che fa entrare al posto di Ibra, al quale concede la standing ovation del pubblico. Dall'altra parte, Cassano prova qualche numero dei suoi, ma le assenze e la familiarità ancora scarsa col gioco blucerchiato non lo aiutano. Così l'Inter può divertirsi e sperimentare, dando spazio anche a Suazo e Pelè, e godendosi la notizia del pari della Fiorentina, che le regala l'aggancio in vetta alla Roma: con la quale ha appuntamento sabato prossimo all'Olimpico.