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  05/10/2007 - PARLA IL PRESIDENTE ROSSONERO


Berlusconi: "La serie più nera da quando sono al Milan"


Il presidente rossonero sottolinea il momento della squadra, ma sfodera il suo ottimismo: "Ronaldo e Pato daranno il loro contributo. E poi siamo sempre i campioni d'Europa, i supercampioni". Intanto Kakà, premiato dalla Fifpro come miglior calciatore della stagione 2006-07, difende Dida, ma ammette: "A Glasgow non ha fatto una bellissima figura"

MILANELLO (Va), 5 ottobre 2007 - Il presidente del Milan, Silvio Berlusconi, riconosce la crisi dei rossoneri, definendola la più nera da quando lui è al comando della società. Conversando con i cronisti al suo rientro a Palazzo Grazioli, la sua residenza romana, il patron del Milan ha sottolineato il momento no della squadra. "Siamo in una serie nera; è la prima volta da quando sono presidente, anzi è la serie più nera della storia della mia presidenza", ha sottolineato il Cavaliere. Evidenziando però che "ci sono stati errori arbitrali e sfortuna". Ma Berlusconi ha allo stesso modo sfoderato ottimismo e orgoglio, confidando sul contributo di Ronaldo e Pato, "di cui i compagni di squadra mi raccontano mirabilie", ha aggiunto. Per poi spazzare i nuvoloni neri con una constatazione: "Siamo sempre i campioni d'Europa, i supercampioni".
KAKA' E DIDA - Intanto a Milanello tiene banco il caso Dida. "La squadra è sempre vicina a lui perchè ci ha dato grandi soddisfazioni. Ci ha sempre aiutato ed è un giocatore vincente". Stavolta Kakà gioca in difesa, in difesa di Dida. Premiato a Milanello dalla Fifpro (Federazione internazionale dei calciatori professionisti) come miglior calciatore della stagione 2006/07, il brasiliano ha cercato di giustificare il comportamento del portiere rossonero che, dopo aver ricevuto un leggero colpo da un tifoso del Celtic dopo la rete di McDonald mercoledì in Champions, ha prima abbozzato una reazione, poi si è accasciato al suolo e quindi è uscito in barella. "È vero - ha spiegato Kakà - Dida forse non ha fatto una bellissima figura, ma era un momento difficile. Aveva appena preso un gol e la persona è entrata in campo dandogli uno schiaffo".
LA SPAGNA - Sulla voglia di Spagna dichiarata in chat attraverso il sito del quotidiano spagnolo El Pais, il fuoriclasse brasiliano ha spiegato: "Quella chat è vera, l'ho fatta di ritorno da Glasgow. Alla domanda 'se un giorno andassi via dal Milan, in quale squadra ti piacerebbe giocare?' ho risposto che ora gioco in un grandissima squadra che punta sempre a vincere e così proverei a fare la stessa cosa in Spagna, nel Real Madrid o nel Barcellona. La discussione con Ancelotti? Quello che è successo domenica è una cosa normale, solo uno scambio di opinioni. Con Ancelotti ho un rapporto molto buono, abbiamo chiarito e non c'e nessun problema". Finale sul prossimo Mondiale per club: "È un premio che mi manca da quando sono al Milan, abbiamo già perso una finale con il Boca. Ora cerchiamo di lavorare per vincere".

Da 'Gazzetta dello Sport'