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  05/10/2007 - INTERVISTA AL TECNICO AZZURRO SULLA SFIDA DI SAN SIRO


Reja: "Contro l'Inter serve personalità"


"Serenità, tranquillità, consapevolezza e grande personalità". Edy Reja recita i suoi comandamenti per San Siro. Il Napoli dovrà mettere il vestito elegante per il sabato sera alla Scala del calcio. Il tecnico azzurro si prepara al Gran Gala.

Teme un po' soggezione?

"Beh l'emozione e la tensione fanno parte del gioco. Potrà esserci un po' di soggezione in avvio ma poi giocando passa tutto. Il tappeto verde è uguale per tutti. Ovvio che San Siro crea un'atmosfera unica. Ma le partite vanno giocate e non c'è mai un verdetto scritto prima dei 90 minuti. Inutile ribadire che l'Inter è una grande squadra, ha valori individuali straordinari e che bisognerà raddoppiare l'attenzione. Ma guai ad avere paura. Sarebbe la cosa più negativa che possa esistere. Io vorrei che la squadra facesse quello che sa fare. Dovremo proseguire nella nostra proposta di gioco, cercando di mantenere la filosofia che sinora ci ha animato. Voglio una squadra propositiva ed allo stesso tempo attenta e concentrata in fase di contenimento".

Ha studiato strategie per bloccare il super attacco dell'Inter?

"Ma con tutto il rispetto per i grandi campioni che ci ritroveremo di fronte, anche noi abbiamo individualità di valore. Siamo tra le difese meno battute del campionato e questo non è certo un caso. Non ho studiato particolari accorgimenti difensivi anche perché andare a San Siro chiudendosi e facendo barricate sarebbe come perdere prima di cominciare. Cercheremo di togliere l'iniziativa a loro provando a tenere la squadra alta, senza snaturare la nostra natura propositiva".

Mister sinceramente: è un esame di maturità per il giovane Napoli?

"Di certo affrontare squadre così forti è sempre un confronto stimolante. E' una bella sfida anche sotto il profilo dei singoli. Ma io mi aspetto che la squadra tiri fuori tutta la sua personalità, ai massimi livelli. Parliamoci chiaro, questo è un gruppo che ne ha viste di tutti colori. Siamo partiti anni fa andando su campi di provincia. Ed oggi arrivare alla Scala del calcio è un premio ed una gratificazione per tutti. Compreso me...".

SSCNAPOLI.IT