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  13/10/2007 - ITALIA-GEORGIA 2-0


L'Italia vince senza brillare


ITALIA-GEORGIA 2-0
Marcatori: 44' Pirlo, 84' Grosso
ITALIA: 1 Buffon, 6 Barzagli, 3 Grosso, 22 Oddo, 2 Panucci, 13 Ambrosini (87' Mauri), 8 Gattuso, 21 Pirlo, 11 Di Natale, 18 Quagliarella (70' Foggia), 9 Toni. All. Donadoni.
GEORGIA: 1 Lomaia, 5 Khizaneishvili, 23 Salukvadze, 30 Asatiani, 8 Kankava, 11 Kvirkvelia, 7 Menteshashvili, 14 Shashiashvili (61' Kenia), 6 Tskitishvili, 30 Demetradze, 9 Mchedlidze (61' Siradze). All. Toppmoller.
ARBITRO: Davila
Ammoniti: Demetradze, Kvirkvelia (G), Oddo

L’Italia doveva vincere con la Georgia per rimanere in corsa per le qualificazioni ad Euro 2008, e non ha fallito. A Marassi gli azzurri, parsi più concreti che brillanti, vincono per 2-0 grazie alle reti di Pirlo al 44’, su calcio di punizione dalla distanza, e di Grosso all’84’ con un preciso sinistro in area. Decisiva sarà ora la gara con la Scozia, il 17 novembre prossimo, c'è un solo risultato possibile: la vittoria.

L’Italia vista a Marassi non è certo quella dei giorni migliori, ma serviva una vittoria per rimanere in corsa per la qualificazione ad Euro 2008 e i 3 punti sono arrivati. Certo che il 17 novembre a Glasgow contro la Scozia, unico risultato possibile la vittoria, l’Italia di Donadoni dovrà essere più incisiva. Contro la Georgia, assente Iaquinta a causa dell’influenza, in attacco si vede il tridente Toni-Quagliarella-Di Natale: tanto impegno ma gli azzurri non pungono. E la dimostrazione che i gol partita arrivano su un calcio piazzato di Pirlo e su conclusione di un difensore come Grosso, tornato titolare dopo i fasti del Mondiale di Germania, mentre le tre punte, dopo una buona partenza, sono andate spegnendosi con Luca Toni che spreca a ripetizione il gol del raddoppio. La Georgia è poca cosa in fase offensiva, Buffon viene impegnato solo in un paio di occasioni e la retroguardia non soffre, mentre si difende con ordine, senza lesinare interventi duri, chiedere a Toni che ne sa qualcosa. Tra un mese gli azzurri non potranno sbagliare, contro la capoclassifica, se vorranno centrare la qualificazione agli Europei del prossimo anno, dovranno dare il meglio di sé.