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  16/10/2007 - INTERVISTA DELLA GAZZETTA AL CAMPIONE NERAZZURRO


Ibra: "Non sono il migliore? Lavorerò di più per esserlo"

Lo svedese è fra gli illustri esclusi dal Fifa World Player: "Né io né gli altri rimasti fuori dalla lista stiamo piangendo". Domani la Svezia potrebbe qualificarsi a Euro 2008: "Calma, prima bisogna battere l'Irlanda del Nord. Ma io sono contento solo quando vinco"

STOCCOLMA (Svezia), 16 ottobre 2007 - Giornata grigia a Stoccolma, ma Zlatan Ibrahimovic continua a brillare. In allenamento, con la nazionale svedese, dove ha regalato i soliti numeri di gran classe, forse “aiutato” anche dalle sue scarpe dedicate al figlio (“Maximilian 22 settembre 2006”). E pure in conferenza stampa, dove da un po’ di tempo sfoggia un umore assolutamente positivo. “Io fuori dalla lista del Fifa World Player? Non sto a pensare più di tanto a questa cosa. Voglio vincere per la mia squadra, il resto viene dopo”.

Vuol dire che non le dispiace essere fuori dalla lista?
“No, questo non è vero. Voglio vincere tutto, sempre. La cosa più importante, però, è vincere con l’Inter e la Svezia. Se vinciamo sono contento. Il resto è qualcosa in più, un bonus, che sicuramente mi fa piacere”.

E’ comunque una lista un po’ strana.
“Sono loro (la Fifa, ndr) che decidono. Vuol dire che devo lavorare ancora di più per essere il migliore. Poi, però, bisogna ricordarsi che ci sono tantissimi giocatori bravi nel mondo. Vedi uno come David Villa che non c’è sulla lista. E poi non c’è Totti, il giocatore che ha fatto più gol di tutti in Europa... Non c’è nulla da fare però. E non credo che questi giocatori stiano a piangere perché sono fuori dal Fifa World Player”.

Qual è il trofeo più importante per lei, il Pallone d’oro?
“Sono tutti belli, ogni riconoscimento è importante, lo vivo come un onore. Poco tempo fa ne ho ricevuto uno dal canale tv per i bambini Nickolodeon. Anche quello mi ha reso molto felice”.

Lei era squalificato contro il Liechtenstein e non ha giocato sabato scorso. Cosa ha fatto in questi giorni di “libertà”?
“Sono stato con la famiglia a Malmoe e mi sono riposato. Stiamo lavorando molto sulla nuova casa (bellissima, vicino al mare, di quasi 500 metri quadri, ndr)”.

Ci lavora lei con il martello?
“No (ride), ho i miei operai, ci pensano loro. Se voi non li disturbate troppo...”.

Se la Svezia domani batte l’Irlanda del Nord guadagna l’accesso all’Europeo. Sulla carta, una sfida abborbabile.
“Calma, prima giochiamola. È una partita che comunque dobbiamo vincere, anche per cancellare la brutta prestazione dello scorso marzo a Belfast, quando perdemmo 2-1. Siamo superiori agli irlandesi, non mi nascondo di certo, però l’esperienza insegna che ogni avversario va rispettato”.

Chiuso il digiuno in Champions, ora ci si aspetta che lei torni a segnare anche in nazionale...
“Beh, magari inizio a buttarla dentro in allenamento (oggi, ndr). No, scherzi a parte, è ora di interrompere questo digiuno e spero finalmente di segnare anche con la maglia della Svezia. Però, contano solo i tre punti. Sarà una bellissima partita, con la nostra gente che colorerà lo stadio di giallo e blu. Vogliamo l’Europeo anche per loro. Se poi faccio pure gol...”.

GASPORT