La Georgia ci dà una mano


A Tiblisi la Georgia ha frenato bruscamente la marcia scozzese verso Euro 2008 regalando un finale più tranquillo alla rincorsa europea della Nazionale di Donadoni. A Glasgow adesso basta il pareggio, dando per assodata una vittoria con le Isole Far Oer, per staccare il biglietto per l'Austria e la Svizzera. Il cittì si gode il 'regalo' georgiano e la sua personale rivincita: nonostante le critiche e qualche stento di troppo, l'obiettivo fissato è tornato ad un passo.
Subissato di critiche a volte ingenerose, schiacciato dal peso di un'eredità pesante come può essere l'avventura di una nazionale campione del mondo che cerca nuovi uomini a cui affidare la maglia azzurra e nuovi stimoli, Roberto Donadoni ha imparato a convivere con la pressione, costruendosi la corazza contro gli attacchi e fidandosi del suo lavoro. E' arrivato in azzurro subito dopo il momento più felice del nostro pallone da 20 anni a questa parte, e per questo in una fase difficilissima.
Bisognava ricominciare da capo, lui l'ha fatto. All'inizio maluccio ma via via sempre migliorando scelte e risultati.

Tenuto sempre sulla graticola, condannato per la voglia di provare ed innovare un gruppo che inevitabilmente (almeno a livello nostrano) aveva perso l' appetito dopo la scorpacciata del Mondiale. Il regalo della Georgia che batte (2-0) la Scozia capolista del girone, arriva concentrato sul futuro e sulla schiera di esordienti di Siena, ma appena appresa la notizia il suo volto si e' disteso rivelando soddisfazione e felicità fin qui mai assaporate tanto. La rivincita di Donadoni e' lì, a pochi passi.