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  22/10/2007 - IL MILAN PERDE IN CASA CON L'EMPOLI


Ancelotti: "Milan a due facce".
Oggi incontro coi giocatori


Il tecnico rossonero non cerca scuse dopo il k.o. con l'Empoli: "In casa siamo lenti e mettiamo poca pressione. Kakà è determinante, ma anche senza di lui dobbiamo fare meglio"

Crisi. Questa è crisi. Troppo evidente. Troppi i segnali. L'Empoli, che oggi sembrava il Real Madrid, ha messo in fila tutti i problemi della squadra che non più tardi di cinque mesi fa trionfava ad Atene. Cancellando con un sol colpo il grande risveglio dell'Olimpico, dove aveva annichilito la Lazio. "Il Milan in questo momento ha due facce", ha detto Carlo Ancelotti al termine della partita con i toscani. Resta da capire quali sono i due volti, anche perché in Europa i rossoneri sono reduci dal tonfo di Glasgow e mercoledì sera al Meazza dovranno affrontare il temibile Shakhtar di Cristiano Lucarelli.

QUALITA' - "Dobbiamo fare meglio - ha aggiunto il tecnico -, in casa abbiamo fatto solo 3 punti in 4 partite. È troppo diverso il rendimento tra le partite in casa e quelle in trasferta, anche come gioco, non solo come risultati". L'analisi di Ancelotti si riferisce ovviamente alla goleada ai danni della Lazio e al dietrofront di oggi. "Il problema è che negli spazi stretti non abbiamo qualità - ha analizzato Ancelotti -, ci manca il movimento necessario per creare oppportunità in più, le punte sono condizionate dalla lentezza della squadra, è una lentezza esagerata nelle gare casalinghe, mettiamo poca pressione".

FATTORE K - Quindi il fattore Kakà, tenuto a riposo; errore grossolano del tecnico che forse oggi ha davvero sbagliato tutto: dalla formazione ai cambi. "È un giocatore molto importante, per una squadra come la nostra è determinante - ha sottolineato -, ma anche senza di lui dobbiamo fare meglio. La sua assenza non può giustificare una partita come quella di oggi. Dobbiamo vedere un Milan diverso".

FACCIA A FACCIA - E torna alla ribalta la resa dei conti, così come accadde dopo il pareggio contro il Catania. "Domani avremo un confronto con la squadra - ha dichiarato Ancelotti -. Ora abbiamo parlato della partita con lo staff. Comunque il campionato è ancora lungo", per poi escludere limiti di tenuta fisica: "La squadra si è allenata bene in settimana, a volte l'andamento delle gare condiziona anche l'aspetto fisico, ma dal punto di vista fisico stiamo bene". Considerazioni che ai tifosi interessano poco: i fischi di San Siro si sono sentiti fino a piazza Duomo. Oltre a ritrovare il gioco, il Milan deve ricucire anche lo strappo con il popolo rossonero. Ormai spazientito e sfiduciato.

gasport