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  09/06/2006 - BORRELLI CONTRO UN MURO!



9.58 - "Si è creato un muro difensivo concordato probabilmente da più persone". Francesco Saverio Borrelli ha reagito così ancora una volta alla reticenza di quanti hanno finora sfilato davanti all'ufficio indagini nell'ambito dell'inchiesta su Calciopoli. Alla fine della prima settimana di interrogatori Borrelli comunque non si dice sorpreso. "Non mi aspettavo nulla di diverso dopo le pubblicazioni delle intercettazioni sui giornali". Alla domanda se sono stati raccolti elementi importanti: "Direi di no, stiamo completando il quadro". Sull'assenza di Luciano Moggi, il capo dell'ufficio indagini ha semplicemente detto: "Cosa potevo avere da Moggi? Solo la sua interpretazione, ma è un suo diritto non presentarsi".

11.00 -Claudio Lotito è arrivato nella sede di via Po per essere interrogato dall'Ufficio indagini. Il presidente della Lazio è giunto negli uffici della Federazione in auto e si è subito infilato nella porta senza rilasciare dichiarazioni. Continua invece a via Allegri l'audizione di Franco Carraro, mentre l'ex presidente dell'Ancona, Ermanno Pieroni, atteso dagli inquirenti federali per questa mattina, ancora non sarebbe arrivato.

12.04 - Finito l'interrogatorio di Franco Carraro, il capo dell'ufficio indagini, Francesco Saverio Borrelli, è uscito dalla sede della Figc in via Allegri, per dirigersi verso via Po, dove sono stati convocati Claudio Lotito e Leonardo Meani.

11.53 - Quasi tre ore di interrogatorio per Franco Carraro. L'ex presidente della Federcalcio è appena uscito dalla sede di via Allegri dove è stato ascoltato dal pool guidato da Francesco Saverio Borrelli. Carraro ha più volte detto di non voler parlare e alla fine si è limitato a dire: "Mi sono dimesso e ho fatto bene. Di queste cose non voglio più parlare, nè oggi, nè domani, nè mai più".

12.16 - "I processi non si possono fare in mezzo alla strada . Ricordatevi poi che i giudici tra venti giorni o un mese dovranno giudicare senza la pressione della piazza". Così Francesco Saverio Borrelli ha risposto ad alcuni tifosi della Lazio presentatisi questa mattina davanti alla sede della Federazione di via Po per contestare il presidente Claudio Lotito, ascoltato dagli inquirenti dell'Ufficio indagini. Borrelli aveva lasciato la sede di via Allegri dove per poco meno di tre ore aveva ascoltato Franco Carraro e mentre raggiungeva a piedi gli uffici di via Po è stato circondato da una decina di tifosi biancocelesti che gli chiedevano di fare piazza pulita. Borrelli con molto garbo ha risposto, e ha spiegato che l'Ufficio indagini rappresenta "il primissimo gradino e che le decisioni saranno di competenza dei giudici. Noi siamo solo degli inquirenti, non siamo nemmeno dei pubblici ministeri. Stiamo raccogliendo tutto il materiale necessario".

14.15 - Continua l'interrogatorio di Leonardo Meani. L'addetto agli arbitri del Milan viene ascoltato dalla prima mattina di oggi dagli inquirenti federali, in merito allo scandalo delle intercettazioni telefoniche. Nella sede di via Po è appena arrivato l'ex-presidente dell'Ancona, Ermanno Pieroni, che viene sentito come persona informata dei fatti

15.06 - "Siamo soddisfatti dell'interrogatorio e direi proprio che ci diamo un bel nove e mezzo...". E' quanto ha detto l'avvocato del presidente della Lazio Claudio Lotito, Gianmichele Gentile, intervenendo in una trasmissione radio appena conclusasi l'audizione del patron biancoceleste. "Tutto molto bene, tant'è vero che l'atmosfera era serena e distesa - ha affermato l'avvocato -. Conoscendo i tempi non è stato nemmeno tanto lungo, visto che siamo entrati alle 11.15 e, tenendo conto delle pause per verbalizzare, siamo usciti poco prima delle 14. Noi, comunque, siamo molto contenti di quello che è venuto fuori quest'oggi. Non ci ha interrogato Borrelli, bensì il suo collega D'Andrea, più altri tre commissari. Fermo restando che abbiamo risposto a tutte le loro domande che, tra l'altro, vertevano un po' tutte sulla seconda parte di Napoli, tanto il filone è quello, lo stesso materiale".