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  24/10/2007 - MILAN: DOMANI LO SHAKTAR AL MEAZZA


Ancelotti: "Dubbio-Kakà ma nessun stravolgimento


Carlo Ancelotti prova a dimenticare il ko casalingo contro l'Empoli e cerca una nuova rinascita europea, in una competizione che ha riservato tante soddisfazioni all'ultimo Milan. "Contro lo Shakhtar non stravolgerò la squadra - spiega il tecnico di Reggiolo -. A San Siro, quando non segnamo, ci sbilanciamo troppo: dobbiamo recuperare più palloni e rischiare meno. Kakà sarà in campo? E' un grosso punto di domanda".

L'ostacolo non è da tremarella alle gambe, certo, ma dopo la batosta di San Siro contro l'Empoli anche lo Shakhtar assume un profilo sinistro. Ancelotti ha studiato l'avversario e non si fida. "Rispetto agli anni scorsi, gli ucraini hanno cambiato molto - spiega il tecnico rossonero -: ha messo giocatori di qualità a centrocampo, gioca un calcio vario, tecnico, basato su un possesso palla di stampo brasiliano. Loro vengono per giocare la loro partita, come è giusto che sia. Sarà una gara equilibrata e Lucescu, con la sua conoscenza del calcio italiano e del Milan, ce la renderà dura. Comunque non sarà la nostra solita partita in casa". I fantasmi di stagione sono sempre presenti e ormai hanno trasformato il 'Meazza' in una sorta di casa degli spiriti, da luna park sgangherato. Doppo il rovescio di domenica, Ancelotti guarda avanti e non rinnega le scelte fatte, tanto meno la filosofia. "Il Milan comunque ha la sua identità e la mantiene anche nel periodo di difficoltà - assicura l'allenatore rossonero -. Non stravolgerò niente. In casa ci sbilanciamo troppo se non passiamo in vantaggio e questa è una pecca. Dobbiamo recuperare più palloni e rischiare di meno".

La ricetta è semplice, lineare; nulla a che vedere con proclami nostalgici o liste per la spesa di gennaio. Galliani rimpiange il Bierhoff della situazione? Ancelotti sprona i suoi e ricorda come un'ariete manchi da tempo a Milanello. "Siamo alla vigilia di una partita importante e la affrontiamo con i nostri due attaccanti - afferma -, che stanno attraversando un momento più o meno in linea con quello della squadra, ma abbiamo fiducia in loro. Negli ultimi anni non abbiamo mai avuto un colpitore di testa puro, eppure i risultati sono arrivati lo stesso e con una certa frequenza...". L'unica smorfia, la sola ruga a 'sporcare' il volto apparentemente sereno del tecnico milanista è legata alle condizioni dui Kakà. "In questo momento è un grosso punto interrogativo - confessa Ancelotti -. Da quando è rientrato è fermo per un fastidio al ginocchio. Abbiamo ancora un giorno di tempo, vediamo se riesce a recuperare o meno". Per la rinascita il Milan non può prescindere dal campione brasiliano.