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  31/10/2007 - ALL'OLIMPIO IL DERBY FINISCE 3-2 PER I GIALLOROSSI


Roma, rimonta vincente
Lazio k.o. nel derby


Sotto di un gol (Rocchi al 12') la squadra di Spalletti trova il pareggio con Vucinic e il vantaggio con Mancini. Nella ripresa Perrotta realizza il tris, Ledesma accorcia: all'Olimpico finisce 3-2

ROMA-LAZIO 3-2 (2-1)

MARCATORI: Rocchi (L) all'12' pt, Vucinic (R) al 18' pt, Mancini (R) al 42' pt; Perrotta (R) all'11' st, Ledesma (L) al 25' st
ROMA (4-2-3-1): Doni, Panucci, Mexes, Juan, Cassetti, De Rossi, Pizarro (Brighi al 42' st), Mancini (Giuly al 29' st), Perrotta, Tonetto, Vucinic (Cicinho al 44'st). (1 Curci, 21 Ferrari, 29 Barusso, 18 Esposito). All. Spalletti
LAZIO (4-3-1-2): Ballotta, De Silvestri, Stendardo (Makinwa al 39' st), Cribari, Zauri, Mudingayi (Firmani al 23' st), Ledesma, Mutarelli, Manfredini (Meghni dal 1' st), Pandev, Rocchi. (1 Muslera, 6 Scaloni, 10 Baronio, 21 Vignaroli). All. Rossi
ARBITRO: Rocchi di Firenze
NOTE: angoli: 7-6 per la Lazio. Recupero: 1' e 3'. Ammoniti: Vucinic per comportamento antiregolamentare, Cassetti, De Rossi, Mutarelli, Pizarro e Pandev per gioco scorretto. Spettatori: 65 mila

La storia si ripete. Totti, capitano infortunato, deve seguire il derby n. 161 dalla tribuna, ma come il 26 febbraio del 2006, la Roma obbliga la Lazio alla resa, stavolta per 3-2. Cinque gol uno più bello dell'altro, perle in una gara spettacolare e mai scontata. Perché la Roma è partita da uno 0-1 al 12', salvo ribaltare il risultato già alla fine del primo tempo. Ma nella ripresa tutto sarebbe potuto succedere: Roma e Lazio hanno segnato ancora un gol per parte, ma entrambe hanno sfiorato altre reti. Insomma, una gara al cardiopalmo fino al 90' e tre minuti di recupero.

VUCINIC-MANCINI, GOL E ASSIST - Nella Roma c’è Panucci e non Cicinho, nella Lazio torna Ledesma e De Silvestri sostituisce Behrami, ancora influenzato. Parte omericamente sonnecchiante la Roma, la Lazio ha fretta di scrollarsi di dosso le scorie della sconfitta con l'Udinese. E una Roma che gioca a scartamento ridotto diventa una squadra "normale", soprattutto se deve forzatamente rinunciare a Totti, Taddei e Aquilani. Alla Lazio non par vero, e comincia a guerreggiar calcio offensivo in fascia e aggressivo in mezzo, dove il rientro di Ledesma (ancora indisponibili Behrami, Del Nero, Mauri, Siviglia e Diakite) non passa inosservato. E così Rocchi al 12' firma l'1-0, nonchè il suo terzo gol in un derby: lancia lungo Pandev, l'attaccante brucia Mexes e di sinistro infila Doni. Roma sferzata, partita impennata. Ballotta, dopo lo show contro l'Udinese, conferma il suo stato di grazia e ferma una doppia conclusione di Vucinic al 16'. Il montenegrino ha però la meglio tre minuti dopo: triangolo basso con Mancini e tocco di destro a superare il portiere laziale. Si riparte dall'1-1, con la Roma che dimostra di aver imparato la lezione e non rinuncia a spingere, pur rallentando il ritmo, con Mancini che ribalta il risultato al 42'. Assist di Mexes e tocco felpato di destro del brasiliano, è il 2-1.

TRIS PERROTTA - Nella ripresa la Lazio riparte con Meghni al posto di Manfredini, e soprattutto una carica adrenalinica che squassa la Roma. Vacilla la retroguardia giallorossa, più volte impreparata o imprecisa nei primi minuti, ma la furia della Lazio non si trasforma in limpide occasioni da gol. Anzi, è la Roma a sfiorare la rete al 9', con Ballotta che dice di no a Perrotta, e a centrare poi il tris con lo stesso Perrotta all'11', su un tocco delizioso di Vucinic, migliore in campo senza rivali. Ma non è finita qui. Perché la Roma rallenta, la Lazio si ingobbisce e soffia, con poca lucidità ma molta veemenza. E trova ancora la via del gol, al 25' con una punizione-capolavoro di Ledesma. La gara si innervosisce, si abbassa il tasso tecnico ma non quello agonistico, in un finale infuocato in cui entrambe le squadre sfiorano ancora il gol, in verità più la Roma della Lazio. Intanto però nelle zone nobili hanno vinto tutte, e dunque la Roma resta a -3 rispetto all'Inter capolista.


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