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  31/10/2007 - LA MARCIA INARRESTABILE


L'Inter strapazza anche il Genoa

INTER-GENOA 4-1
(primo tempo 1-0)

RETI: Cordoba (I) all'8' p.t.; Cambiasso (I) al 5', Konko (G) al 28', Suazo (I) al 29', Cruz (I) al 43' s.t. (rig.)
INTER (4-4-2): Orlandoni; Maicon, Cordoba, Chivu, Maxwell; Figo (dal 40' s.t. Solari), Cambiasso, Zanetti, Cesar (dal 33' s.t. Burdisso); Cruz, Crespo (dal 26' s.t. Suazo). (Alfonso, Ibrahimovic, Dacourt, Burdisso, Solari, Samuel, Suazo). All.: Mancini.
GENOA (3-4-3): Rubinho; Konko, Lucarelli (dal 36' s.t. Masiello), Bega, De Rosa; Rossi (dal 9' s.t. Figueroa), Danilo, Fabiano, Milanetto; Leon, Borriello (dal 9' s.t. Juric). (Scarpi, Bovo, Figueroa, Sculli, Ghinassi, Masiello. All.: Gasperini.
ARBITRO: Tagliavento.
NOTE: spettatori 47.230; ammoniti Milanetto, Figo, Rubinho; angoli 11-4 per l'Inter, recuperi 0' p.t. 3' s.t.

La notte di Suazo, di un'Inter sempre più in testa e dell'ennesimo caso Adriano. Il 3-1 dei nerazzurri sul Genoa offre diversi spunti e qualche spina ai nerazzurri, alla vigilia della partita di Torino contro la Juventus.

SUBITO CORDOBA - Si comincia senza l'Imperatore, per la seconda volta consecutiva fuori dai 18 e polemicamente assente dalla tribuna (è andato subito via dallo stadio dopo aver saputo di non essere nemmeno in panchina). In campo si pensa ad altro. E' partita vera per merito del Genoa, che gioca con coraggio anche dopo il vantaggio nerazzurro firmato da Cordoba all'8'. Alla squadra di Gasperini manca però un pizzico di profondità in attacco: Borriello è troppo solo, e Danilo, pur avanzato rispetto alla linea dei centrocampisti, ha compiti di copertura piuttosto evidenti. Nel conto delle occasioni da rete l'Inter resta comunque in largo vantaggio: al gol dell'1-0 va aggiunto il numero di Maicon, un colpo di testa di Crespo e un'altra mischia risolta da uno splendido Rubinho. Dalla parte opposta Orlandoni fa il suo (palla gol annullata a Danilo), ma dà meno garanzie in uscita, al punto che Figo deve improvvisarsi difensore al 41' per salvare la sua porta.

ERRORI - I destini dei portieri si incrociano a inizio ripresa. L'italiano se ne sta tranquillo (risponderà presente alla deviazione di Figueroa sul 2-0). Su Rubinho continuano a piovere tiri, compreso quello di Chivu che il brasiliano non trattiene, agevolando Cambiasso per il raddoppio interista. Il primo quarto d'ora della ripresa è una fioritura di gol mancati: inizia Crespo (errore clamoroso dopo uno slalom degno del grande Diego), continua De Rosa (zuccata di poco alta), poi Cesar (tocco facile facile dopo un regalo della difesa, fuori), chiude ancora Crespo con altre due occasioni buttate in aria.

SUAZO GOL - Il turn over delle punte nerazzurre, che ha finito per scavare il fossato tra Mancini e Adriano, fa scoccare l'ora di Suazo a 20 minuti dalla fine. Ma prima di assistere al primo gol in campionato dell'honduregno, si fa in tempo ad apprezzare la combinazione Figueroa-Konko chiusa dall'ex Crotone con un tocco preciso. Il 2-1 è però un'illusione, perché De Rosa provoca con un tocco maldestro il 3-1 di Suazo. Il resto degli applausi va distribuito equamente a Leon, che a 7 minuti dalla fine salta Maxwell e scheggia il palo con un tiro violento, a Suazo, devastante in progressione e steso da Rubinho in area, e a Cruz, che senza gol (seppur su rigore) proprio non riesce a stare. Meglio di così i nerazzurri non potevano arrivare alla sfida con la Juve.

gasport