Soldi in faccia all'arbitro:
Valderrama squalificato

Sanzione esemplare per l'ex stella del calcio colombiano, ora allenatore dell'Atletico Junior de Barraquilla: dieci giornate di stop e una multa. Mentre protestava contro le decisioni del direttore di gara, il "Gullit biondo" gli ha sventolato sotto il naso delle banconote

BOGOTA' (Colombia), 9 novembre 2007 - Dieci giornate di squalifica e 4.000 euro di multa. La commissione disciplinare della federcalcio colombiana non ha fatto sconti a Carlos Valderrama, uno dei miti del calcio sudamericano. In effetti stavolta El Pibe, che dopo aver lasciato il calcio giocato nel 2004 ha intrapreso la carriera di allenatore, l’ha combinata davvero grossa.

ACCUSE - Durante l’incontro casalingo perso dalla sua squadra, l’Atletico Junior di Barraquilla, contro l’America di Calì (3-1) l’ex capitano della Colombia ha avuto uno scontro verbale durissimo con l’arbitro Oscar Julian Ruiz. In seguito ad alcune decisioni del direttore di gara non gradite, Valderrama ha cominciato a insultarlo ripetutamente. Non soddisfatto, dopo essere stato espulso in seguito alle nuove proteste per l’assegnazione di un calcio di rigore contro l’Atletico, gli ha sventolato sotto il naso alcune banconote dandogli del corrotto. Pur riconoscendo la sua precedente condotta irreprensibile, il giudice sportivo non ha potuto fa altro che applicare il regolamento, costringendo quindi il tecnico in seconda della formazione di Barraquilla a un lungo stop. Non è finita: per gli incidenti scoppiati sugli spalti dopo la lite nel corso del secondo tempo il campo dell’Atletico è stato squalificato per una giornata.

IL GULLIT BIONDO - Carlo Valderrama è stato uno dei giocatori più famosi del calcio colombiano e sudamericano. Soprannominato il "Gullit Biondo" per l’inconfondibile capigliatura e per l’indiscusso talento, ha guidato la nazionale del suo Paese, insieme al c.t. Maturana e a Faustino Asprilla, a traguardi memorabili: ad esempio la qualificazione a Usa ’94, ottenuta battendo a sorpresa 5-0 l’Argentina a Buenos Aires. Dopo aver giocato per alcuni anni nella Major League Soccer, ha ufficialmente dato l’addio al calcio nel 2004 con una partita a cui hanno preso parte amici come Enzo Francescoli e Josè Luis Chilavert (con Maradona, alle prese con problemi fisici, in tribuna).
Andrea Schiappapietra

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